Come promesso 🤞🏻
Buona lettura 👀💭
Mi ero comportato come un vero idiota...
L'avevo intravista, anche se per pochi minuti, la sua delusione ricoperta di rabbia. Non sapevo dare una vera spiegazione sul perché mi ero comportato come un imbecille arrapato... ma durante la festa avevo sentito come Edmond parlava di lei, avevo sentito anche le parole di Cassandra insultarla e per un breve istante mi ero lasciato convincere che infondo Joycelyn non era tanto diversa dalle altre ragazze. Si era concessa così facilmente a Sean... mi ero ubriacato tanto da chiedere ad Alec di tornare a casa.
Il punto era che anche quando la stavo trattando da stronzo, avrei voluto fare l'amore con lei, ed ero estremamente sincero. Non scapperei mai dalla sua vita ne vorrei mai che finisse. Volevo solo far stare entrambi bene.
Il giorno dopo Joycelyn mi evitò come la peste.
Quando il sole era sorto avevo sentito i suoi passi farsi strada nel corridoio, la porta del bagno chiudersi in un tonfo segno che era andata a farsi la doccia. Non l'avevo seguita e tanto meno non avevo fatto nessun'altra azione per chiederle scusa. Aveva chiarito che dovevo lasciarla stare.
Quel no, rintronava ancora nelle mie orecchie e anche se ero molto ubriaco mi aveva accompagnato fino a quando non ero crollato sul letto.
Rimasi a fissare il soffitto della mia camera diversi minuti, avevo le braccia dietro la testa, mentre continuavo a rimproverarmi sul mio atteggiamento. Avevo rovinato tutto. Avevo bevuto combinando un totale casino.
Per giunta anche Alec era furioso con me.
Da tempo, sia io che Sean avevamo intuito che tra i due scorreva qualcosa di inspiegabile. Si odiavano il più del tempo ma il modo in cui lui la proteggeva dal mondo e dai noi era fuori dal mondo e questa notte ne fu la conferma. Prima di ritirarsi nella sua stanza Alec mi aveva tirato un pugno nello stomaco preparandomi a quello che avrebbe fatto se non avessi riaggiustato le cose.
Per ciò, quando sentì la porta del bagno aprirsi, mandai giù il groppo che avevo in gola, chiusi gli occhi, mi sistemai l'erezione gonfia tra le mutande gemendo dal dolore e mi misi in piedi.
Dovevo parlarle.
Doveva essere qui e cavalcarmi.
Dovevamo baciarci.
Mi strinsi l'erezione soffrendo per la voglia e ritornai in me stesso.
Dovevo pararle.
Mi infilai dei pantaloni a caso senza preoccuparmi di indossare la maglia e mi avviai verso la porta.
La intravidi, era avvolta dal suo asciugamano, aveva i capelli bagnati che scendevano lungo le spalle. Era profumata e bellissima... stavo per chiamarla quando vidi qualcosa che mi scosse completamente.
Aveva pianto. Aveva la faccia completamente arrossata, proprio come se ci avesse strofinato a lungo le mani per scacciare via le lacrime. I singhiozzi che cercava di camuffare me ne diedero prova. Strinsi la mascella ed improvvisamente mi sentì perso ed incapace di proseguire.
Quando lei si accorse della mia presenza fu anche peggio. Mi fissava come se fosse il nemico, come se tutto quello che avevamo condiviso in questi mesi fosse sparito nell'aria. Feci un passo nella sua direzione, lei rimase ferma nello stesso punto poi ne feci un altro e ancor prima che capì, Joy corse verso la sua stanza sbattendomi in faccia la porta.
Rimasi lì come un coglione senza poter far nulla perché era stata chiara, dovevo lasciarle il suo tempo.
Per il resto della giornata cercai di tenermi impegnato.
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Loro
RomanceUn antico proverbio dice che nessun fiocco di neve cade mai nel posto sbagliato. Fox era l'inizio della mia grande storia. Loro hanno visto qualcosa in me. Io in loro.