Arrivò il fatidico giorno del compleanno di felix. Il biondino si svegliò raggiante, non vedeva l'ora di passare tutto il pomeriggio assieme a Hyunjin. Invece il moro si era svegliato con la luna davvero storta quel giorno. Era il suo anniversario di morte e si trovava in un posto dal quale voleva andarsene il prima possibile, ma avrebbe sopportato quella giornata e i giorni seguenti per Felix. Se il suo compito era quello di renderlo felice, passare una giornata assieme al biondo, soprattutto se era il giorno del suo compleanno, era il minimo che poteva fare. I tagli ai fianchi facevano sempre più male e non sapeva come avrebbe fatto a nascondere il dolore che provava a Felix, ma si sarebbe inventato una soluzione come sempre per fargli passare una giornata magnifica e non pensare a nulla di negativo. Si vestì in modo impeccabile e si presentò al parco dieci minuti prima dell'orario stabilito per essere sicuro di non essere in ritardo. Quando anche felix arrivò al parcò diventò visibile e lo abbracciò da dietro, sorridendo e facendo sorridere anche biondino. Passarono un magnifico pomeriggio, anche se Felix aveva notato un paio di volte le smorfie di dolore di Hyunjin, ma non aveva d'mai detto nulla per evitare di mettere a disagio il suo amico. A fine giornata felix aveva un sorriso stampato in faccia, e Hyunjin era felice di quello. Non aveva mai conosciuto quel ragazzo prima di allora e non ci aveva mai avuto a che fare, ma vederlo così sorridente, con la consapevolezza che fosse suo fratello e che quel sorriso fosse merito suo, lo metteva di magnifico umore, nonostante la giornata e il luogo. Quel pomeriggio si concluse nel migliore dei modi, con i due ragazzi che ridevano e parlavano del più e del meno, sdraiati su una panchina, sotto un albero, che avevano in precedenza pulito da tutta la neve che si era depositata su di essa.
Si separarono verso le cinque e mezza del pomeriggio e Felix rincasò più felice che mai, pronto anche ad affrontare i suoi parenti quella sera e tutte le domande che avrebbero potuto fargli. Si vestì con una camicia bianca semplice infilata in dei pantaloni neri a palazzo, che lo facevano semprare un po' più alto di quello che era, e sopra si mise una felpa verde, lasciando sbucare il colletto della camicia, e un cappotto nero. Poi, assieme ai suoi genitori, si diresse verso la casa dei nonni, dove avrebbe festeggiato assieme agli zii e ai cugini.
Una volta dentro alla sala da pranzo, il quale tavolo era stato apparecchiato appositamente con posti per tutti e bibite di ogni razza per i bambini, Hyunjin era già lì. Voleva capire se il suo piano aveva funzionato e, appena gli zii di Felix lo salutarono con un semplice saluto e un gesto della mano, facendo sorridere Felix per l'assenza di contatti indesiderati, pensò di esserci davvero riuscito e ne ebbe la prova concreta quando sentì una fitta farsi sempre più forte all'altro fianco. Decisamente, stava finendo il suo tempo sulla terra, Felix era più felice e lui sarebbe potuto andare in paradiso senza nessun problema. Era felice, entrambi i ragazzi sorridevano, felix mentre apriva i regali dei suoi parenti ringraziandoli, Hyunjin mentre faceva una leggera smorfia di dolore, ma non vedeva l'ora di non sentire più quel dolore lancinante. Ora cosa mancava a felix? Aveva amici, aveva un buon rapporto con i parenti, che cosa poteva aver bisogno? Hyunjin si spostò a casa sua, cominciando a pensare a che cosa potesse rendere totalmente felice Felix. Una ragazza? No, Felix non sembrava un ragazzo che si sarebbe fidanzato, non in quel periodo almeno. Allora un migliore amico. Ma chi? Erano cose che dovevano essere spontanee, non indotte da un fantasma che se ne sarebbe andato dopo qualche giorno. O forse Felix aveva già tutto ciò di cui aveva bisogno e per lui era arrivato il momento di attendere la sua dolce ascesa. Sperava davvero che fosse così, quindi decise che il giorno dopo sarebbe andato a salutare felix per l'ultima volta per poi attendere con ansia la sua ora.Felix si era appena svegiato dopo una serata davvero sfiancante, ma molto bella. Nessuna domanda scomoda da parte dei suoi parenti, nessun contatto indesiderato e, soprattutto, nessun regalo inutile. Era davvero felice e, quando vide fuori dalla sua finestra Hyunjin, il suo sorriso si allargò. Si vestì in fretta e scese le scale, uscendo di casa felice del fatto che la scuola fosse finita e che i suoi genitori lavoravano ancora un giorno. Andò verso Hyunjin, senza fare più caso al fatto che il ragazzo non venisse visto da nessuno se non da lui, ma semplicemente andandolo ad abbracciarlo felice di poterlo rivedere. Dopo qualche secondo passato abbracciati si staccarono e Felix rivolse un sorriso luminoso a Hyunjin che ricambiò, anche se un po' più insicuro.
"Grazie Hyunjin. Non so perché, ma sento che tutte le cose belle che mi sono successe nell'ultimo periodo sono grazie a te. Sono felice di averti incontrato, anche se ancora non capisco il motivo per il quale ti veda solamente io, sono felice che tu sei entrato nella mia vita." Disse Felix, con ancora un sorriso ad illuminargli il viso. Hyunjin ricambiò il sorriso, cercando di ignorare le agonianti fitte di dolore ai suoi fianchi. Chiese però a Felix se potessero andare al parco, visto che era un posto più tranquillo dove potevano parlare più apertamente. Una volta arrivati al posto, però, Hyunjin si sedette su una panchina piegandosi per il dolore ai fianchi, facendo preoccupare Felix, il quale si avvicinò al ragazzo per cercare di aiutarlo e capire che cosa gli stava succedendo. Capendo che fosse qualcosa a che fare con i fianchi il biondo gli alzò di poco la maglia, ma abbastanza per notare i profondi tagli ai fianchi dell'altro ragazzo, che si stava ancora contorcendo dal dolore. Hyunjin stava aspettando quel momento da tempo ormai, era quasi un mese che si trovava in quella situazione ed era effettivamente felice di potersene andare, ma sperava che sarebbe successo a casa sua, lontano dagli occhi curiosi e innocenti del biondino che stava al suo fianco, cercando ancora di capire da dove provenissero quei tagli e come avesse fatto il moro a ridursi in quelle condizioni.
"Felix... Mi dispiace non poterti spiegare questa storia con calma come avrei voluto fare... - Comiciò a parlare Hyunjin, con un filo di voce - ma non ho molto tempo prima che io debba adarmene per sempre, nonostante io aspetti questo momento da quando sono arrivato quì, quindi... T-tua madre ha le risposte che ti servono per capire la mia storia... Chiedi a lei di me... - Disse il moro, alzando lo sguardo sul viso completamente confuso di Felix, riservandogli un sorriso sincero, cominciando a sentire le sue forze farsi meno e le palpebre farsi sempre più pesanti - Per quel poco che ti ho conosciuto sei una persona magnifica, continua ad essere il ragazzo dolce che sei, non cambiare mai... Ti voglio bene..." Concluse Hyunjin, sparendo dal luogo il secondo dopo, senza lasciare al biondo il tempo di rispondere. Felix era confuso al massimo, non aveva capito nulla di ciò che il moro aveva provato a spiegargli con quelle parole e se prima era confuso dal fatto che il ragazzo fosse visibile solamente a lui, ora si poneva altri mille quesiti su che cosa fosse in realtà il moro, come avesse fatto a scomparire nel nulla e che cosa potesse saperne sua madre di quella questione. Notando però l'ora, decise di dirigersi verso casa, sicuro di trovare già sua madre nella residenza una volta che sarebbe arrivato, potendo così provare a dare una risposta almeno ad alcuni dei suoi infiniti quesiti sul ragazzo che gli aveva ribaltato la vita.Hyunjin aprì gli occhi, venendo accecato dal bianco che lo circondava. Finalmente si trovava in paradiso, il posto da lui bramato per diciassette anni. Finalmente si trovava lì, due ali gli sbucavano dalla schiena, grandi e maestose, di un bianco maglifico con alcune venature azzurre ed oro, i capelli ora di un grigio chiaro, con alcuni ciuffi rossi, ad indicare la sua passione per le cose che amava ed infine i vestiti, bianchi e fatti su misura per lui, facendo risaltare ogni curva del suo corpo perfettamente curato senza però risultare eccessivo o provocante. Finalmente ci era riuscito, aveva completato il suo compito ed ora si trovava in paradiso. Sperava che Felix sarebbe stato felice anche senza di lui, ma se si trovava lì significava che il biondo stava bene anche senza di lui. Un po' gli era dispiaciuto lasciare suo fratello così, ma ora che si trovava in paradiso non pensava ad altro. Si alzò in piedi e cominciò a girare per il posto, studiando ogni casa o palazzo che trovava e cercando qualcuno che avrebbe potuto mostrargli dove avrebbe vissuto da quel momento in poi.
Felix stava osservando sua madre scioccato, gli occhi spalancati, la bocca socchiusa e la mente occupata ad elaborare le informazioni appena ricevute dalla donna seduta di fronte a lui, che lo osservava con sguardo triste e comprensivo. Il biondo abbassò leggermente lo sguardo, puntandolo sul tavolo, in un punto indefinito che gli permetteva di focalizzarsi su ciò che aveva appena udito. Lui avrebbe dovuto avere un fratello, avrebbe dovuto avere un gemello che però morì appena prima di nascere. Lui, Lee Felix, avrebbe dovuto avere un fratello che era morto, e che, a quanto pare, era sceso sulla terra per aiutarlo a guarire dalle sue paure, per poi sparire di nuovo nel nulla, esattamente come era comparso. Hyunjin era suo fratello, lo aveva avuto vicino per un mese ed ora non c'era più. Era apparso in una giornata di neve fuori casa sua, lo aveva attirato, lo aveva studiato, lo aveva aiutato a risolvere i suoi problemi, gli aveva portato via tutto ciò che gli portava tristezza, poi era scomparso, sopraffatto dal dolore, senza ormai più forze, cadendo in un nuovo sonno eterno, il suo corpo di nuovo inesistente, la sua anima in paradiso e il suo ricordo solamente nella mente di Felix. Suo fratello, di nuovo perso nel vento, le sue parole spezzate per sempre, la sua voce lasciata sospesa nel vuoto, rimbombante ancora nelle orecchie di Felix. Un fantasma, questo è quello che era Hyunjin. I tagli probabilmente ad indicare che aveva completato una qualche missione che gli era stata affidata, probabilmente l'aiutare Felix. Il biondo, dopo qualche minuto di silenzio, si alzò dalla sedia sulla quale sedeva andando a prendere un bicchiere d'acqua e bevendolo con calma, guardando poi sua madre neglio occhi. La donna lo stava osservando preoccupata, non voleva che suo figlio soffrisse ma era giusto che sapesse la verità, era abbastanza grande e maturo ora da capirla. Nessuno dei due parlò per qualche minuto ed il primo a rompere il silenzio fu proprio Felix, dopo aver appoggiato il suo bicchiere sul piano della cucina.
"Questa storia sembra molto la trama di un libro fantasy... È tutto così irreale, ma tutto ciò che mi hai detto da un senso, se può esserci, a questa storia e... Davvero è mio fratello? Non capisco, perché è stato mandato quì, perché lui e perché da me...?" Disse il ragazzo sospirando confuso da tutta quella storia. La madre si alzò e andò ad abbracciarlo.
"Sì, è davvero tuo fratello e credo che sia apparso proprio a te appunto perché siete fratelli... Ti ho visto molto più felice in questo mese, sembri molto più aperto e ho saputo dai tuoi professori che in classe va molto meglio... Lui doveva aiutarti a stare meglio e ci è riuscito, ora tocca a te continuare a stare bene, per te e per lui." Disse sua madre accarezzandogli i biondi capelli fini che gli ricadevano sugli occhi, mentre Felix si lasciava stringere tra le braccia della donna.Quella sera, una volta che il padre di Felix rincasò, raccontarono anche a lui la storia di Hyunjin e assieme cercarono di dare delle motivazioni più o meno plausibili alla comparsa del moro. Felix era ancora incredulo, ma ora capiva il perché di molte cose che accadevano quando si trovava assieme al moro.
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Il ragazzo dell'inverno - Hyunlix
RomanceQuell'inverno, un misterioso ragazzo viene avvistato per le vie della città a girovagare senza meta da Felix. Questo ragazzo, però, lo vede solo lui. Nessun altro abitante della città vede questo ragazzo misterioso. Che cosa nasconderà?