|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓|

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<Calmarmi?? Be' prima dovresti sapere che questi due stanno insieme!> Mi blocco seduta stante a quelle parole girandomi senza aprir bocca verso i due presi in causa che sembrano essersi avvicinati ancora di più. Insieme. Loro due... stanno insieme. Be' non... Oddio non sono malvagi insieme anzi...!
<Non ci credo, lo sapevi??> Mi riscuoto velocemente dai miei pensieri e torno a guardare Toni che è un mix tra sorpresa e rabbia.

<Non sapevo nulla, se non colpisco Crystal non significa che ero già a conoscenza di tutto.> Le rispondo in modo duro fulminandola mentre torno a guardare quei due e lei... oddio... Faccio un passo avanti verso Crystal preoccupata quando uno starnuto mi blocca. Tutti, indistintamente dalle emozioni da cui viene sommerso durante questa discussione, ci giriamo e vediamo Syria sul divano avvolta dalla coperta e un tovagliolo sopra al naso.

<Merda ma te li sei asciutta i capelli??> Toni si allontana andando verso di lei e smuovendole ciocche di capelli facendomi incazzare di più. Non solo quello che le ho detto da una parte le è entrata e dall'altra le è uscito, ma tutt'ora va da lei con noi tre qui. Tre... quel piccolo input mi fa notare quel angolo remoto del mio cervello che mi fa agire in modo diverso. Invece di calcolare quelle due e far distruggere questo posto mi volto alle mie spalle verso le altre due persone di cui una è in lacrime.

<Crys...> Dico in un sussurro facendola distogliere dalla figura di Toni piazzandomi davanti, ma lei scuote la testa non so se per rinnegare la situazione o per farmi capire di lasciarla stare, ma probabilmente è la seconda nel momento in cui scivola tra la la porta e Malachai che le sta dietro, andandosene via in un lampo.

<Dannaz... Crys!> Malachai la segue a ruota mosso dalla preoccupazione aumentata certamente dal posto e io mi ritrovo nuovamente sola con quelle due. So che con altissime probabilità mi pentirò della mia decisione di non seguire quei due, ma... senza dire nulla mi giro per vedere che stanno facendo e trovo Toni che attacca la spina del phon prima di passarlo a Syria che invece guarda me. Non so se è stato quel dettaglio o l'assenza di vociare che fa voltare Toni e in quel momento sono divisa in due: la mia questione con lei per Syria o la questione sua per Crystal e Malachai.

<Non guardarmi così.> E invece continuo a guardarla esattamente come voglio e come mi sento, perché se non le sto tirando qualcosa in testa è giusto che un miracolo.

<Pensi che mi importa qualcosa?> Le chiedo retorica senza mutare di un solo grammo il mio sguardo o la mia posizione.
<Ero venuta perché mi importava il tuo rapporto con tua sorella e perché avevi colpito mio fratello. Ma no tu hai meglio da fare no? Ogni cazzo di volta ti pianti qua dentro con lei, neanche fosse una droga.> Credo di essere arrivata a un nuovo step di incazzatura quella gelida e controllata, quella che non urla e non ti permette di avvicinarti.

<Ne abbiamo già parlato milioni di volte e...>

<Toni se ne è appena andata tua sorella piangendo e tu stai qui con lei!> Urlo alzando la mano che alla fine mi porto sui occhi per cercare di calmarmi, no la freddezza in questi casi non è da me o almeno non nel momento in cui è appena scoppiata.

<È da San Valentino che le chiedo di parlarmi! E mi ci gioco qualsiasi cosa che è con lui che è uscita.> Aggrotto le sopracciglia provando a nascondere altre reazioni di sorpresa, ma... aspetta San Valentino? Oddio non dirmi...

<Oh e andiamo era per una buona causa e poi ho veramente un impegno.>
<Cosa!? Davvero!? Con chi!?
<Non iniziare non te lo dirò. Non ora almeno...>
<Me lo dirai se le cose iniziano a farsi serie?>

L'impegno era Crystal!!! Ecco il perché di alcuni rifiuti di uscita da dopo quel giorno e i laccetti per i capelli che trovavo o in bagno o in camera erano di... Crystal...

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