Capitolo 55-Jess

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"Sarà davvero un grande piacere avervi qui dalla prossima settimana. Credo che questo sia il progetto più importante ed impegnativo al quale io abbia mai preso parte", Donna stringe la mano prima a me, poi a Dan. "Ci vediamo dalla prossima settimana, ogni mercoledì alle quattro. Non vedo l'ora che tutto questo diventi reale".
"E' un piacere per me, per noi, Donna. Siamo lieti di far parte di tutto questo e... di aiutare i ragazzi che saranno pronti a parlare con noi dei problemi che affrontano ogni giorno".
"Sono sicura che saranno in molti, oggi è più facile parlare con dei professionisti come voi che con le famiglie nelle quattro mura di casa". La rettrice Reynold ci saluta di nuovo mentre entra dentro il suo studio rispondendo all'ennesima telefonata della giornata.
"E così... Manca poco", Dan mi guarda sorridendomi ma sembra quasi imbarazzato. E' così da prima, non ne capisco il perché.
"Già... Nuovo semestre, nuovi progetti...". Ripenso a quelli che ho con Alex e gli impegni con Williams e... se ci penso ancora finirò per impazzire.
"Stai bene Jess? Sento che c'è qualcosa che non va, sai che con me troverai sempre un amico con cui parlare vero?". E, per la prima volta, Dan mi sembra davvero sincero. Come se quell'aura oscura e con secondi fini avesse fatto spazio alla tregua. Finalmente.
"E' solo che... Ho troppe cose per la testa, troppe cose da gestire. Il mio lavoro allo studio, adesso il lavoro qui, gli eventi dai Mendoza, i miei incontri con Williams, la storia con Chris...".
"Wow... Okay! Fa una pausa e respira! Anch'io al tuo posto starei impazzendo...", ride e fa ridere anche me. "Credo che... dovresti andarci piano, con tutte queste cose a cui badare finirai per non riuscire a controllarne nemmeno una!".
"E' quello che penso anch'io... E non sono riuscita nemmeno a rispondere alla segretaria di Williams, mi ha fissato l'incontro per lunedì e la cosa peggiore è che non sono nemmeno pronta".
"Cosa?! Jess! No! Non puoi concentrarti sul lavoro o... sugli altri e non pensare a te! Lotti contro quegli incubi da fin troppo tempo per mandare tutto al diavolo proprio adesso che hai una possibilità di andare a fondo a tutta questa storia. Guarda... Quello che dovresti fare è prenderti del tempo, con Chris, e riuscire a capire cos'è che vi lega o, per lo meno, aiutarvi a vicenda per risolvere una volta per tutte quella storia. Ci sono troppi interrogativi, troppi misteri", Dan si ferma a guardarmi, "Che c'è?".
"Niente... E' solo che... sembri così diverso".
"Che vuoi dire?".
"Insomma... Tu che dai consigli a me su Chris...".
Dan sorride annuendo, "Beh, nella vita non è mai troppo tardi per cambiare. Ero stanco di far del male a te e, soprattutto, a me. Andare dietro a qualcuno che non ricambierà mai l'amore che tu provi non ha senso, finisci per distruggerti non facendo restare più nessun pezzo di te". Non so perché ma, a quelle parole, penso a me e Chris. Ma ha così ragione, Dan sta dicendo una triste e amara verità e ammetto che mi sento in pace, è la prima volta che mi ritrovo a fare una conversazione normale con lui. "Scusa, io...".
"No", lo interrompo, "Hai detto quello che pensi e non fa una piega. Hai ragione, è solo che dovevamo capirlo prima. Ho sbagliato anch'io Dan, ti ho illuso per troppo tempo invece di dirti la verità e tu... Non lo meritavi".
"Adesso basta", prende le mie mani, "Voglio che tu sappia che ci sarò sempre per te, tutto questo non cambierà di una virgola il bene che ti voglio. Conta sempre su di me Jess, avrai sempre un posto importante nel mio cuore".
"Andiamo! Non vorrai mica farmi piangere! Ho impiegato un'ora a truccarmi...", mi svincolo dalla sua presa e iniziamo a passeggiare per i corridoi dell'università.
"Volevo dirtelo...", Dan ride mentre continua a guardarmi con lo stesso imbarazzo di prima.
"Cosa?".
"Sembri uscita da un centro estetico...".
"Non so se prenderlo come un complimento...".
"Sai che sei bellissima, solo che... Non hai mai amato quella roba lì".
"Hai ragione anche in questo ma, come dici tu, non è mai troppo tardi per cambiare".
"Siamo cresciuti tanto Jess, siamo così diversi adesso. Da non crederci...".
"Già... Io che mi trucco o che uso qualcosa che non siano i soliti jeans che metto a lavoro...".
Ridiamo all'unisono ma, poi, Dan si ferma a guardarmi. "Sei bellissima Jess, lo sei stasera con quel vestito e tutta messa in tiro allo stesso modo in cui lo sei appena alzata dal letto. L'unica cosa che non cambierà mai è il mio vederti così come sei, bellissima".
Adesso capisco il suo imbarazzo, è come se dentro il suo cuore provasse gli stessi sentimenti per me ma, per la prima volta, fosse andato avanti sul serio.
"Qual è il suo nome?".
Dan mi guarda interrogativo.
"Chi è la fortunata che ti ha fatto diventare così ragionevole?".
"Hannah", mi dice dopo una lunga pausa. Poi ride cambiando discorso.

OLTRE OGNI COSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora