"domani è il grande giorno per una persona"
domani mattina Jude firmerà per il real madrid e diventerà ufficialmente un membro della squadra più forte della storia. anche se non sembra, sono molto fiera. ho sempre creduto in lui e sapevo avesse molto potenziale.
anche Jobe è molto bravo, ma forse il fatto che lo paragonano al fratello ogni volta lo fa sentire inferiore e non riesce mai a dare il massimo. tra poco anche lui firmerà in un grande club, sicuro il primo di altri grandi passi."sei emozionato?" chiede Jobe al fratello che lo guarda sorridendo e risponde
"non lo so.. non fraintendetemi, parliamo sempre del real madrid eh, però adesso sono tranquillissimo. domani sarà diverso credo"
"sì che sarà tutto diverso. domani sarai a firmare per il real. ricordo ancora di quando eravamo piccoli e guardavamo le partite insieme sognando ad occhi aperti... domani non penso che sarai così tranquillo, credimi" continua poi Jobe ridacchiando.
"siete cresciuti troppo e troppo velocemente" dice malinconica Denise. beh se Jude non è emozionato lo sono io. potrei piangere da un secondo all'altro ascoltano la conversazione dei quattro, che stanno ricordando i momenti di infanzia."a che ora dovrete essere lì?" chiedo intromettendomi. domani andranno tutti con Jude, sarebbe troppo imbarazzante restare a casa loro da sola mentre tutti sono via.
"alle dieci del mattino, vorrei ci fossi anche tu ma purtroppo non è possibile... potrai restare qui a casa se vuoi" mi risponde un po' dispiaciuta Denise.
"se per voi non è un problema resto qui e vi aspetto, non conosco bene Madrid e ho paura di perdermi se dovessi uscire da sola..." dico io.
"macché tranquilla, certo che puoi. dopo le conferenze andiamo a pranzo fuori, veniamo a prenderti. per te va bene?" continua miss Bellingham.
"sì sì" dico poi continuando a mangiare.*
è tarda sera e tutti stiamo andando a dormire.
mentre mi dirigo nella camera che hanno riservato per me incontro Jude nel corridoio. ci guardiamo senza dire o fare nulla, uno avanti l'altro.
mi decido a parlare anche se un po' imbarazzata dal momento."sei pronto?" chiedo soltanto. non saprei di cos'altro parlare...
"sì diciamo, vorrei ci fossi però" mi guarda "sapevo che fossi una delle mie più grandi sostenitrici, anche da bambini" continua poi dopo pochi secondi di pausa.
"una? ce ne sono altre?" chiedo alzando un sopracciglio.
"perché, sei gelosa?" dice lui sorridendo.
"no" dico solamente, non sono gelosa.
"mhh" continua a guardarmi, quasi studiandomi.
"a dormire dai" dico io ormai troppo imbarazzata.
"sì dai, andiamo a dormire" dice continuando a sorridere, sa che sono in imbarazzo...
"buona fortuna" dico per poi abbracciarlo mettendogli le braccia in vita e baciandogli il petto. lui ricambia mettendomi le braccia sulla testa attaccandola al suo petto per poi baciarmi sui capelli.*
il giorno dopo mi sveglio e dei bellingham nessuna traccia. bene, sono sola, sono tutti con jude. non sono a casa mia e non so cosa fare, decido quindi di restare in camera ad aspettare il ritorno della famiglia del mio amico con in mano il mio cellulare.
dopo circa mezz'ora mi arriva una telefonata da parte di jobe che mi dice di vestirmi, non dice nient'altro.
come devo vestirmi? elegante, casual, sportiva. per andare dove poi?
gli scrivo qualche messaggio ma non gli arrivano. decido così di scrivere a jude.-jude b
puoi gentilmente dirmi dove dobbiamo andare? non so come devo vestirmi
ristorante
elegante?
sì