Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREA

14.

Hazel stava rientrando dalla passeggiata che aveva fatto con l'intento di cogliere dei fiori per abbellire la tavola in sala da pranzo a Tremorvoren House: sua suocera non ne aveva usati, ma lei pensava che tutto risultasse più caldo e allegro con dei colori accesi. Stringeva tra le mani un mazzolino variopinto di fiori di campo e camminava con passo spedito perché non voleva rischiare di fare tardi per aiutare con la preparazione della cena.

Ripensò agli eventi di quella mattinata, quando Aileas, Ava, Eleanor e Caoimhe avevano preso possesso del cucinotto di Tremorvoren House, relegandola, con i loro modi di fare non sgarbati ma fermi e diretti, alla mansione di tagliare le verdure o mescolare di tanto in tanto la zuppa. Le era dispiaciuto vedere quello che nei giorni precedenti era stato il suo piccolo regno essere preso d'assalto, ma si era mostrata accondiscendente, anche perché alla fine era per quello che il Capitano Lockhart le aveva assunte. Al momento di apparecchiare Aileas aveva messo un posto per Ross nel cucinotto, così si era aggregata anche lei ai MacLeod, dato che volevano celebrare il loro primo pranzo insieme dopo tanto tempo.

Aveva guardato intenerita il marito mangiare con gusto la zuppa di verdure preparata da Aileas e aveva pensato che le pietanze cucinate dalle madri hanno sempre qualcosa di magico, capace di riportarci indietro ai tempi dell'infanzia solo con il loro semplice e adorato aroma.

Notando che la carne da arrostire non era ancora pronta, ma sarebbe stata ultimata in tempo per il pranzo del Capitano con Dee e O'Leary, si era alzata ed era andata a recuperare un bel pezzo di prosciutto, prima di portarlo in tavola e cominciarne a tagliare delle generose fette, distribuendo la prima razione al suocero, poi a Ross, Kenneth e infine era sul punto di tagliare la porzione destinata alle cognate e alla suocera, quando aveva sentito un tonfo sordo sul legno del tavolone e Ian MacLeod che imprecava prima di prorompere: «Non mangerò di certo la carne destinata ai padroni, dietro le loro spalle, per giunta! È proprio tipico di voi sassenach, prendervi quello che non vi spetta.»

Hazel era rimasta congelata nell'atto di posare un pezzo di prosciutto nel piatto davanti a Eleanor e aveva lanciato un'occhiata al suocero, valutando se forse la sua reazione non fosse un po' esagerata dalla birra che si era scolato. Una punta di meschinità le fece notare che per quella non aveva ragionato che spettasse tutta al padrone e non ai servitori.

«Il Capitano Lockhart non fa distinzioni di rango. Il cibo qui a Tremorvoren è a disposizione di tutti, come sulla Wicked Mary» aveva ribattuto Hazel, alzando il mento ma modulando la voce in modo da non suonare irrispettosa. «Ho pensato che vi andasse un po' di prosciutto dopo la deliziosa zuppa.»

«Aye, avete pensato bene, cognata, questo prosciutto è delizioso» aveva osservato Kenneth alleggerendo l'atmosfera, gli occhi verdi spalancati mentre si leccava le dita pulendole dai residui lasciati dal grasso della carne che aveva divorato a una velocità provvidenziale.

Anche Ross aveva preso a mangiare la propria parte, osservando, con il tono di chi dava quella discussione per chiusa: «Dovete tenere presente che non siete più a Sionnachill e adeguarvi alle usanze di questa casa.»

Il resto del pranzo si era svolto più o meno in silenzio, di tanto in tanto Caoimhe e Ava si davano di gomito e ridacchiavano, parlando sottovoce di questioni frivole di cui nessuno riusciva a cogliere nulla, non che la cosa interessasse ai presenti.

Finito di mangiare, Ross era uscito a fare due passi e Hazel gli aveva assicurato che l'avrebbe raggiunto non appena terminato di aiutare lì in cucina. Con l'arrivo dei parenti acquisiti, il suo ruolo a Tremorvoren si era ridimensionato di molto, quindi avrebbe avuto più tempo per badare al marito. Quest'ultimo le era sembrato felice di allontanarsi dal cucinotto: sapeva che soffriva l'inattività, ma in alcuni momenti lei stessa si chiedeva se facesse abbastanza per lui, per farlo sentire meglio.