Annie si svegliò di botto, jessi le aveva dato una piccola pacca sulla spalla, non si era resa conto di essersi addormentata lungo il tragitto.
" Annie dobbiamo scendere", disse jessi decisa, e alzandosi si stiro' tutta tendendo le braccia verso l'alto, Annie riemerse lamentandosi dal torpore di quella dormita, afferrò lo zaino da sotto il sedile, e segui Jessie verso l'uscita.
Appena scese si resero conto che ancora mancava un po' di strada prima del campus, così decisero di proseguire a piedi, ma dopo una ventina di minuti erano già stanche.
Il campus era in una zona periferica della città ed inoltre per arrivarci si doveva percorrere una salita, così Annie propose a jessi di fare una pausa e sedersi alla meglio per terra.
La speranza era quella di ottenere un passaggio da qualche passante.
Sembrava non esserci nessuno i minuti passavano lenti, c'era sempre più buio quando finalmente in lontananza notarono i fari di una macchina che saliva in quella direzione, subito jessi si alzò sbracciandosi, chiunque guidasse teneva la musica altissima.
L'auto le supero' per poi rallentare all'improvviso, un ragazzo si sporse dal finestrino facendo segno alle due ragazze di avvicinarsi, Annie era titubante, jessi invece prese la sua mano e la trascinò verso l'auto.
Il ragazzo nel frattempo era sceso dal veicolo, era alto e ben impostato, spalle larghe, i suoi occhi decisi guardavano le ragazze, " per caso vi siete perse?" , Esclamò con voce decisa, " no, dobbiamo solo raggiungere il Campus, " rispose Jessy tutta trafelata.
" Ok non manca molto posso darvi uno strappo, io lavoro proprio lì", disse ancora il ragazzo.
Annie e Jessie sorrisero e ringraziarono salendo sulla macchina, Jessie si butto sul sedile anteriore, e così Annie fu costretta a sedersi al lato del ragazzo.
" Mi chiamo Carl, e voi?", Poi mise in moto, Annie era intimidita dalla sua voce calda e decisa ad ogni modo esclamò " mi chiamo Annie e lei jessi", Carl le lanciò uno sguardo veloce, mordicchiandosi il labbro superiore, " hai detto che lavori al campus? , Chiese Jessi, " si lavoro come manutentore, voi immagino siate matricole?", Rispose , " si, siamo matricole, e abbiamo fatto un bel po' di strada siamo stanche", rispose Annie, " ok , capisco non manca molto all'arrivo tranquille, avrete modo di riposare", forse Annie dicendo che venivano da lontano aveva fatto capire al ragazzo che non avevano molta voglia di parlare, così disse " grazie veramente per il passaggio", il ragazzo si girò guardandola negli occhi, ad Annie sembro' che lui volesse dirle qualcosa, i suoi occhi grandi e castani erano incredibili, il suo volto perfetto e le labbra carnose, così diede un colpetto di tosse e volse lo sguardo sulla strada.
jessi era al contrario distratta giocherellava con il cellulare sembrava nervosa.
" Manca poco" , esclamò Carl e cominciò a rallentare, " vi posso portare fino all'accettazione", " ma se devi fare altro facciamo da sole", disse jessi, "io lavoro di mattina, ma ho dimenticato la cassetta degli attrezzi all'interno dei dormitori, quindi devo entrare pure io", rispose.
" Eccoci siamo arrivati, chiamo Marie è addetta al turno di notte per l'accettazione" , disse Carl afferrando il telefono per chiamare, le ragazze erano impressionate dalla sua gentilezza, poco dopo, il cancello automatico si aprì, vi era un lungo viale alla fine del quale vi era un enorme palazzo a due piani, Carl prosegui oltre il palazzo e si fermò vicino ad una palazzina più piccola, " "ecco siamo arrivati, ora potete farcela da sole, Marie è una bravissima ragazza vi darà tutte le informazioni, buona fortuna" , disse Carl salutandole.
Annie e Jessi scesero dall'auto ringraziando il ragazzo per poi entrare nella palazzina.
Annie era molto emozionata, ma anche molto stanca, " ragazze, ben arrivate, sarete esauste io mi chiamo Marie", disse la ragazza alla reception, Marie era una ragazza non molto alta ed esilissima, aveva capelli castani e occhi neri.
" Allora mi dovete solo dare i documenti per ora , l'orientamento per le matricole è fissato per le 10 del mattino al palazzo A, in quello all'entrata secondo piano, troverete assistenza", disse Marie guardandole decisa, Jessie e Annie fornirono i documenti, " bene, faccio le fotocopie, nel frattempo mi dovete compilare una scheda, so che siete stanche, ma devo inserire i vostri dati, poi vi porterò ai dormitori" , Chiari Marie.
Annie era veramente esausta, ma anche se a malincuore compilo ' la scheda.
" Bene, ho finito di inserire i vostri dati, ora vi scorto alla vostra stanza, siete fortunate posso farvi stare insieme", disse Marie.
Marie chiese loro di seguirla, uscendo dalla palazzina a pochi metri vi era un piccolo parcheggio auto, Marie disse loro che per raggiungere i dormitori doveva portarle con la sua macchina, " ragazze vi dico subito alcune cose in modo che possiate non impressionarvi, una parte di questa università è dislocata su una vecchia struttura carceraria degli anni 60, oh naturalmente è stato tutto ristrutturato, ovviamente girano voci e altre scemenze potete immaginare", disse Marie, a quelle parole Annie entrò in crisi, " voci di cosa, esattamente?" , Sbottò jessi curiosa, " beh....potete immaginare fenomeni paranormali, si insomma rumori ecc" , rispose Marie, "ma credetemi sono solo voci che girano, gli studenti amano fantasticare su queste cose" , aggiunse Marie.
Ma Annie già si era ammutolita e non aveva buone sensazioni.
" Eccoci siamo arrivate" , disse Marie, Annie e Jessi scesero dalla macchina lentamente, era freddo non vedevano l'ora di poter arrivare alla loro stanza e riposare.
" Venite" disse Marie, di fronte a loro vi era un grande edificio rettangolare, la facciata era bianca, era evidente la ristrutturazione, ma Annie notò subito che vi erano molte finestre ed erano in legno segno che non erano stati fatti nuovi infissi, Marie si diresse sicura al portone d'entrata, aprì con le chiavi ed entrarono.
Vi era una stanza enorme all'entrata , con divani e tavoli, le ragazze seguivano Marie, all'improvviso videro una scala che portava al piano superiore, poi arrivate un enorme corridoio, Annie non poté fare a meno di sentire strane sensazioni, mentre procedeva, " fate piano, non parliamo, le altre già dormono" , chiese loro Marie, "eccoci, siamo arrivate", disse ancora Marie infilando la chiave nella penultima stanza dell'enorme corridoio, " bene io ora vi lascio, troverete tutto, sui letti vi sono le coperte, se avete freddo basta che apriate gli armadi vi sono dei piumoncini, avete anche il bagno, noterete che vi è un terzo letto, appartiene a un altra matricola momentaneamente assente, giorni fa non è stata molto bene.", Marie a quel punto si congedo frettolosamente.
Jessie spinse per prima la porta e accese la luce, la stanza non era molto grande, ma per loro poteva andare, sulla destra vi era il primo letto, Jessie corse e vi si butto sopra, " finalmente, sono esausta", Annie si guardò in giro attonita sulla sinistra vi erano altri due letti, distanziati di due metri, scelse a caso quello posto sotto la finestra, notò subito che vi era una scrivania già occupata da libri, candele e porta foto, doveva appartenere alla misteriosa ragazza, le pareti erano di colore ceruleo, goffamente riempite di poster e altro, probabilmente per mascherare quel colore malamente scelto, il soffitto non era molto alto, vi erano dei faretti .
Jessi cominciò a sistemare i suoi vestiti occupando uno dei tre armadietti, Annie si trascinò in bagno, aveva trattenuto la pipì troppo allungo, il bagno era ancora peggio della stanza, il colore delle pareti era giallo, colore che Annie non amava particolarmente, vi era un lavello molto semplice e una doccia, Annie era oramai all'estremo, si sedette sul gabinetto di peso, poi si concentro' e finalmente partì una pipì lunga e liberatoria, poi raccogliendo le ultime forze si rialzo i jeans e torno'da Jessie per disfare anche lei le valige, le due ragazze sistemarono i letti velocemente, e si infilarono i pigiami, neanche la fame poteva distoglierle dalla stanchezza che provavano, Annie ebbe solo la forza di comporre il numero di cellulare della madre per avvertirla dell'arrivo, poi crollò nel sonno.
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ANNIE A NEW YORK
ParanormalE' passato un anno dagli avvenimenti che hanno scosso la tranquilla cittadina di Black Rose, Annie si è lasciata tutto alle spalle partendo alla volta di Washington per conseguire una laurea in criminologia e diventare profiler, i suoi inseparabili...