Capitolo 1

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"Quindi mi state dicendo che la vostra professoressa di letteratura è un druido oscuro che sacrifica le persone?" chiedo ai miei amici. "Esatto, e ha preso in nostri genitori" dice Scott indicando anche Stiles. Quest'ultimo è più silenzioso del solito, è molto legato al padre, soprattutto da quando sua mamma non c'è più. "Va bene, quindi ha solo due sacrifici su tre, e noi dobbiamo trovare dove li nasconda prima che sia troppo tardi" dico cercando di riassumere le idee, gli altri annuiscono. Per buona parte della pausa pranzo mi raccontano tutto quello che mi sono persa, in tre mesi su Beacon Hills è sceso l'inferno.

Prima della fine della pausa pranzo prendo un attimo Stiles da parte "Stiles, possiamo parlare un attimo?" il moro annuisce. Gli altri ormai sono già andati agli armadietti "Come stai?" gli chiedo preoccupata " Non lo so, se perdo lui non ho più nessuno Ryn, non posso permettere che accada" gli metto una mano sulla spalla "Faremo il possibile, insieme troveremo un modo, come abbiamo sempre fatto. Abbiamo sconfitto un alpha, ed eravamo noi tre." mi guarda accennando un sorriso "Grazie, lo sai...mi sei mancata in questi tre mesi, mi è mancata la mia migliore amica" sorrido "anche voi mi siete mancati, tantissimo. Una volta risolto vi parlerò di come è stato, ma ora dobbiamo andare, altrimenti facciamo tardi a lezione" prendiamo le nostre cose ed usciamo dalla mensa.

"Mi era mancato il coach e le sue lezioni pensate al momento" dico a Stiles mentre usciamo dall'aula "comunque, dopo scuola andiamo da Deaton giusto? Lui sapeva come trovare questo Nemeton" "esatto" il telefono di Stiles vibra, lo prende dalla tasca e sul suo volto compare un'espressione di puro terrore "Stiles? Cos'è successo? Chi ti ha scritto?" "e-era Isaac...Jennifer ha rapito il padre di Allison, ora li ha tutti e tre" impallidisco, com'è possibile? Stiles riemette in tasca il telefono, la mano gli trema; inizia a guardarsi in giro e il suo respiro si fa più veloce "Stiles? Tutto bene?" sta avendo un attacco di panico, cavolo non ne aveva uno da anni. "vieni con me" lo prendo per un braccio e lo porto negli spogliatoi, a quest'ora sono vuoti. Lui appena entra lancia lo zaino a terra e si siede per terra con la schiena appoggiata ad uno degli armadietti, il respiro sempre più veloce. Poso la borsa a terra e mi siedo davanti a lui "Stiles, devi respirare, fai dei respiri profondi, come faccio io" faccio dei respiri profondi ma lui continua a vagare con la sguardo "Stiles!" gli prendo il viso tra le mani, in modo che si concentri su di me "Ora conterò fino a dieci, ad ogni numero facciamo un bel respiro. Annuisce "Uno" alzo un dito e lui prova a fare un respiro profondo "Due...tre.." continua a provare a fare dei respiri, e vedo che si sta calmando "nove e dieci" ormai respira quasi normalmente, appoggia la testa contro l'armadietto ed io mi metto di fianco a lui "Grazie" risponde tra un respiro e l'altro. "Figurati, mi hai fatto prendere un colpo" mi guarda e so che sta per scusarsi "e non mi chiedere scusa, io avrei avuto la stessa reazione ci fosse stata mia mamma nel Nemeton" al solo pensiero mi rattristo. Rimaniamo in silenzio per alcuni minuti.
"Ne hai più avuti?" rompe il silenzio "di cosa?" gli chiedo girandomi verso di lui "di attacchi di panico o degli incubi, mi ricordo che da quando hai scoperto del soprannaturale  hai iniziato ad averne parecchi" anche lui si gira a guardarmi, "In questi tre mesi di meno, soprattutto di attacchi di panico, quelli quasi non li ho avuti. Non posso dire lo stesso degli incubi..." al solo pensiero rabbrividisco, ho sognato ogni catastrofe possibile "Mi spiace, se solo io e Scott non ti avessimo coinvolta..." lo blocco subito "Guarda che ho scelto io di sapere, e me ne prendo le responsabilità. Ora però andiamo da Deaton e facciamo il culo alla vostra prof pazza" mi alzo ed aiuto anche lui.

Chaos Is Comig - Stiles StilinskiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora