✷ Start of a new life parte 3✷

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"Quindi, perché Shu lo ha fatto ora? Perché ha ucciso la tua famiglia ora e non prima? Qual è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso...?"
Chiese Suguru pettinando i miei capelli ormai asciutti..."nella ultima settimana mia madre aveva iniziato a picchiarmi, nel senso lo faceva porte prima ma con meno frequenza... Invece questa settimana no ogni giorno più volte al giorno scendeva nella mia 'camera' e iniziava a malmenarmi"...

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2006/02/11

Sentii la porta della cantina aprirsi...implorai il cielo che non fosse di nuovo lei, ma quei passi erano inconfondibili...mi nascosi in vano al angolo della buia e tetra stanza, provando in vano a nascondermi dalla sua vista...

Eccola lì...con il suo solito kimono colore rosso, tentai in vano di nascondermi ma ella mi vedette, oggi era diversa aveva un oggetto in mano, un bastone?...

"Dimmi, perché mi sono meritata una figlia come te? Cosa ho fatto per meritare ciò?..." Silenzio...

Stavo tremando non riuscivo a parlare...mi era concesso parlare?...i miei occhi non si toglievano dal bastone che aveva in mano...

"Alzati e vieni qui" mi appoggiai al muro e mi alzai... Lentamente mi avvicinai a lei...il mio corpo continuava a tremare come una foglia... morirò morirò morirò...pensavo ossessivamente tra me e me...ero di fronte a lei mi sentivo una formica di fronte a un gigante...

Un colpo secco alla testa con quel dannato bastone ha causato l'ira di Shu...io ero sul pavimento dolorante, singhiozzando e tenendo la parte dolorante della mia testa..."spero tu possa perdonarmi..." Che stai dicendo shu...?

Alzai la testa e osservai mia madre che in un lampo di secondo le vene tagliata la gola e il petto...sangue troppo sangue...non le aveva tagliato le corde vocali quindi lei urlava come una dannata...ma Shu non si fermò a lei, non riuscì nemmeno ad accorgermi che lei ora era al piano superiore a sterminare i restanti membri...

"Figlia mia...aiutami" urlò la donna che al considerare madre mi viene il voltastomaco, la guardai in silenzio... Passarono vari secondi in silenzio nella quale in sottofondo si sentiva la voce anzi le urla strazianti degli altri membri di questa famiglia...

Mi avvicinai a lei...non la voglio aiutare voglio aiutare, voglio farle compagnia fino alla sua morte...presi la sua testa sulla mia mano e il petto sulle mie gambe..."cosa stai facendo?..." La sua voce era debole, spero tu possa morire ora...ti prego fato falla morire seduta stante così non udirò i suoi lamenti.

"Perché mi fai questo...aiutami, sei veramente così inutile?" Il suo tono si scaldava sempre di più, non risposi alle sue parole..."fai schifo...io meritavo una figlia migliore di te, sei la rovina della nostra famiglia...".

Si lo sono...lo so, non mi serviva una conferma... Singhiozzai i miei occhi si riempiono di lacrime, sono sempre stata la tua delusione e me lo hai sempre detto, la presi tra le mie braccia e mi alzai... È così pesante...sento che le mie ossa potrebbero spezzarsi da un momento al altro.

Pochi passi, dai Y/n vai sopra...non capì come ma riuscì a uscire dalla mia cella, sul uscio della porta caddi...insieme a mia madre che era tra le mie braccia, rimasi lì e osservai la casa incredula...era tutto ricoperto di sangue...il cadavere di chi doveva essere mio padre era di fronte a me, morto, la testa era tagliata girata verso di me, rimasi pietrificata...le lacrime continuavano a scendere dal mio viso, singhiozzando discontinuamente.

Silenzio...non sentivo più le urla dei miei famigliari, esclusa mia madre che continuava a urlarmi addosso...ma ciò non durò molto ella morì qualche secondo dopo tra le mie braccia...

Rimasi in silenzio per qualche secondo osservando i suoi occhi privi di vita...alzai lo sguardo una sagoma di una donna dai capelli caschetto era lì a osservarmi..."il mio lavoro è stato fatto..." E se ne andò... Cosa?...

⊰⊹why me?ゞDove le storie prendono vita. Scoprilo ora