Che strano ragazzo

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(POV ANGELICA)
Non sapevo perché avevo rifiutato i soldi di quel ragazzo, che mi sarebbero potuti servire. Guardai nella mia tasca e avevo i soldi giusto per comprare un biglietto dell'aereo che mi avrebbe portato direttamente a Londra. Ho impiegato anni a racimolare questi soldi e ora non vedevo l'ora di partire. Presi le mie cose che consistevano in una chitarra e pochi fogli per delle canzoni e dopo far fatto il check in salii sull'aereo. Guardai il mio biglietto e subito presi posto così non avrei dato fastidio alle poche persone che c'erano. Al mio fianco non si era seduto nessuno ed essendo sola mi persi immaginando il mio futuro guardando fuori dal finestrino. Passarono ore e finalmente mancava solo l'ultima mezz'ora e saremmo atterrati a Londra. Non vedevo l'ora di camminare, non ero abituata a stare seduta per molto tempo e non credo che mi ci abituerò mai. L'aereo atterrò e finalmente realizzai cosa stava accadendo. Uscii e non avendo un posto dove stare incominciai a girovagare per la città. La prima cosa che feci fu andare verso il Tower Bridge. Trovai un posto libero e incominciai a comporre la melodia che avevo lasciato a metà quando ero a Milano. Dopo un po' caddi in un sonno profondo. Mi svegliai direttamente la sera e girai le strade di Londra finché non vidi un gruppo di ragazzi di colore con i tamburi che suonavano. Mi sono avvicinata sorridendo. Un membro del gruppo si era accorto della mia presenza e ha ricambiato il gesto.
"Ciao come ti chiami?"-sembravano gentili
"Angelica e voi?"- gli ho chiesto
"Noi siamo Marcus, Nicolas e Mirco" -disse indicando lui e i suoi amici
"Vedo che hai una chitarra" -disse Marcus indicando lo strumento
"Si la suono" -dico sorridendo ancora
"Che ne dici di suonare e cantare con noi? Ci serve proprio un chitarrista" -disse Mirco
"D'accordo io ho un testo inventato da me. È molto allegro" -dico passandogli la canzone
"Vediamo di cosa sei capace" -disse stavolta Nicolas ridendo e io sorrido.
Inizio a suonare e a cantare insieme a loro. C'era Nicolas che suonava i tamburi, Mirco che ballava in un modo davvero bizzarro e Marco che faceva semplicemente lo stupido. Le persone si avvicinavano e rimanevano a guardarci buttando un po' di soldi nei cappelli dei ragazzi. Ci siamo divertiti molto non solo noi ma anche il pubblico. Ho posato la chitarra a terra e ho ballato insieme a Mirco. La gente batteva le mani a tempo e quella sera i ragazzi hanno guadagnato molti soldi e ne fui felice. Mentre le persone se ne andavano, ho preso la mia chitarra e andai vicino al Tower Bridge, salutando i ragazzi che erano impegnati a contare i soldi. Mi sedetti nell'angolino e iniziai a suonare e a cantare la canzone di stasera.

(POV NIALL)
Dopo lo spettacolo in strada ho visto la ragazza di Milano, la ragazza che ha aiutato Lux,non so come ha fatto ad arrivare lì, così quando se ne stava andando la seguì. Stavo camminando dietro di lei, la vidi sedersi in un angolino sul Tower Bridge, prendere la chitarra e cantare. Aveva una voce angelica, semplicemente favolosa, chissà da chi aveva imparato. Gli andai vicino e mi sedetti accanto a lei. Alzò lo sguardo e rimase un pò perplessa da chi aveva affianco.
"Ciao" -dico alzando la mano in segno di saluto
"Ciao, perchè sei qui?"-mi chiese aggrottando le sopracciglia
"Ti ho sentito cantare, così mi sono avvicinato per conoscerti -dico guardandola negli occhi- io sono Niall" -dico sorridendo e porgendole la mano
"Io mi chiamo Angelica -disse guardando la mia mano -scusa ma non posso accettare la tua mano, perché è sporca" -ma io la presi lo stesso e la strinsi.
"Non fa niente -dico guardandola mentre arrossiva- allora Angelica perché vivi per strada?"
"Non sono affari tuoi" -disse brusca. È vero. Meglio metterla sul gioco.
"Non ti facevo aggressiva!"-dico sorridendo
"Perché non te ne vai? Questo non è il posto per te" -disse continuando a comporre. Non avevo intenzione di andarmene e lei accorgendosene alza lo sguardo, sospira e incomincia a parlare.
"I miei genitori mi hanno abbandonata perché erano in banca rotta e non mi potevano mantenere" -disse abbassando lo sguardo
"Quanti anni avevi?"-dico a bassa voce
"Avevo 7 anni! Ma non me ne sono fatta mai un problema. Mi guadagnavo i soldi componendo canzoni e cantarle in tutti i posti dove trovavo gente, adesso sei contento?"-disse con ironia e sorridendo
"Sei molto brava a comporre canzoni -dico facendogli un complimento e cambiando argomento- io invece sono qui con dei miei amici per una vacanza!"-dico sorridendo. Ecco come aveva fatto a venire a Londra e con quei soldi racimolati da anni aveva comprato un biglietto aereo.
"Che ne dici di venire a casa mia così te lo faccio conoscere?"-dico riferendomi ai miei amici. Lei scosse la testa in modo negativo.
"No mi dispiace, mi sentirei a disagio e non vado a casa degli sconosciuti -disse sorridendomi- ma grazie comunque, adesso se non ti dispiace voglio andare a dormire" -disse posando la chitarra.
"Va bene buonanotte Angelica" -dico alzandomi da terra rassegnato, forse ha paura di me.
"Buonanotte" -disse stendendosi a terra. Non so come faccia a dormire per terra, ma non voglio metterla a disagio così mi avvio verso casa, guadandomi ogni tanto dietro.

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Questo capitolo è un pò più lungo degli altri, spero che vi piaccia e scusate per gli errori. Un bacio alla prossima.

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Ricchezza e povertàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora