All'alba non si muore - parte unica

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[Angelina's pov]

<<Torta di zucchine, nocciole e gocce di cioccolato? Spero tu stia scherzando, penso che non la mangerebbe nemmeno Alessio.>>
Alessio, anche denominato "bidone dell'immondizia": berrebbe pure le pozzanghere se qualcuno gliele ponesse come unica alternativa di abbeveraggio nel breve termine.
<<Zucchine, farina 00, uova, olio di semi di girasole, zucchero, nocciole, gocce di cioccolato, lievito vanigliato.
E' necessario che prenda altro? Possibile che abbia dimenticato qualcosa?
Mi sembrava che fossero nove gli ingredienti della ricetta.>>
Armeggio tra le centinaia di sportelli e scompartimenti presenti in cucina, tentando di ricordare cosa manchi.
<<Possibile che sul mercato non ci fosse un fidanzato normale?
Uno che mangi i bomboloni alla crema e i biscotti al cioccolato magari.
Ovviamente no, è ormai chiaro che quelli con i neuroni funzionanti non piacciano neanche un po' a casa Mango.>>
Non so nemmeno il motivo per
cui io lo stia ancora ascoltando: Filippo non ha mai avuto particolare clemenza nei confronti delle mie relazioni.
<<Te lo chiedo per favore, basta.
La torta non è per Antonio, è per
i suoi genitori: festeggeranno il venticinquesimo anno di matrimonio questa sera e avevo anticipatamente deciso e comunicato che mi sarei occupata del dolce.
Ho chiamato tre pasticcerie diverse prima di pranzo, ma ognuna di queste ha giustamente declassato la richiesta dato che come avrai intuito mi ero dimenticata fosse oggi e ora sto cercando di rimediare come posso.>>
Utilizzando una grattugia a fori larghi, taglio le zucchine e le tengo momentaneamente da parte.
<<Io non discuto il fatto che tu sia distratta e abbia la concentrazione pari a quella di un opossum che non mangia e dorme da sei giorni consecutivi, io discuto il fatto che tra tutte le opzioni presenti su internet ti sia andata ad impelagare con un dolce alle zucchine. Capisci la differenza?>>
In un'ampia ciotola metto le uova e lo zucchero, poi monto i due ingredienti con lo sbattitore elettrico.
<<Se hai finito di comportarti da stronzo, sul mobile ci sarebbero le nocciole da tritare. Finemente, grazie.>>
La probabilità percentuale che tutto vada per il verso giusto è minima date le mie doti culinarie, ma la speranza è l'ultima a morire.
-
<<Credo che, a meno che tu non gliela sappia vendere maledettamente bene, sia alquanto tangibile la realizzazione della dimenticanza da parte tua.>>
Alquanto tangibile dice? La torta è letteralmente sghemba: sembro io appena sveglia.
Le nocciole si sono bruciate, probabilmente a causa della temperatura eccessivamente elevata del forno e la superficie non risulta per niente appianata. Vorrei morire, lo ammetto.
Non sono proprio ciò che si può definire un "orologio svizzero" quando si tratta di ricorrenze: ho scordato tutti i mesiversari che mi hanno coinvolta direttamente, il compleanno di mia mamma lo scorso anno e quello di mio fratello l'anno prima ancora.
Era veramente impensabile che potessi ricordarmi di loro, nonostante li adori dal più profondo del mio cuore.
<<Credo che, a meno che tu non la smetta di affondare il dito nella piaga, sia alquanto tangibile che
io diventi una criminale proprio adesso.>>
Anche se fosse venuta ed è ormai chiaro che non lo sia, non avrebbe mai potuto sopperire alla reale necessità: le dosi che ho inavvertitamente utilizzato sarebbero servite a sfamare dieci bocche.
Non vorrei soffermarmi tanto sulla dimensione inesistente della torta, quanto sull'abbondanza degli invitati: togliendo i due festeggiati, dovremmo essere circa una settantina.
Il che non fa altro che confermare quanto io sia schifosamente idiota.
<<Sarebbe bastato non offrirsi per
la preparazione del dolce, avresti potuto donare loro una caffettiera come fanno tutte le persone normali quando non hanno idea di che cosa regalare.>>
Il suono del campanello sveglia i
due neuroni rimasti saldi nel mio cervello, anche se penso stiano cedendo anche loro.
Alzarsi per aprire la porta non è un'opzione data la vergogna che provo, infatti dopo qualche istante sento la chiave girare all'interno della serratura.
<<Amore, ci sei?
Scusa se non ti ho avvisato prima
di uscire, ma sono corso a ritirare
la torta per stasera.>>
Antonio scappa, scappa e prega che io non ti riesca mai più a trovare o giuro su Dio che ti strappo quei bellissimi riccioli che hai in testa con i denti.
-
<<Che cos'è?>>
Un foglietto di carta meticolosamente ripiegato su sé stesso attira la mia attenzione.
Antonio mantiene le proprie mani dietro la schiena e fischietta entusiasta, fingendo indifferenza verso il mio più che lecito quesito.
Odio le sorprese e lui lo sa bene. Vengono sempre associate a qualche avvenimento positivo, ma la verità è che si può essere sorpresi anche da qualcosa di estremamente negativo.
Nonostante le numerose perplessità, apprendo in fretta che l'unica strada per scoprirne il contenuto sia sconfiggere le mie paure e aprirlo.

Voglia Di Vivere - Antonio e AngelinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora