LA NOTIZIA

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Quando Katsuki Bakugo -o per meglio dire Dynamight- venne a sapere di Ochaco Uraraka e delle sue "grandi imprese da numero uno" non volle crederci.

<<Ti sto dicendo che è la verità! Perché non mi vuoi credere?>>

<<Taci capelli di merda! Non ci credo manco se mi paghi!>>

<<Andiamo Bakugo, ti ho persino fatto leggere l'articolo sul giornale!>>

<<Ti ho detto di tacere, non me ne frega un cazzo di ciò che dice quel giornale di merda. IO NON CI VOGLIO CREDERE!>>

Ancora una volta, il povero Ejirou Kirishima dovette sorbirsi le sfuriate di quella testa calda del suo migliore amico.

<<Comunque, Ginko-san ha detto che c'è una mail per te>>

<<Chi? Chi cazzo è Ginko-san?!>>

<<Oh Dio Bakugo! La tua assistente! Quella che ho assunto per te!>>

Disse il rosso mettendosi una mano sul viso.

Nonostante tutto il bene che voleva a Bakugo, a volte si chiedeva se dovesse ripensare alle sue scelte in fatto di amici.

<<Un'assistente? E a che cazzo mi serve? Io non ho bisogno dell'aiuto di nessuno, io posso fare tutto da solo!>>

<<Senti, smettila di brontolare e controlla le mail!>>.

Il biondino sbuffò e bofonchiò qualche imprecazione mentre apriva le mail.
Quando lesse chi era il mittente, balzò dalla sedia su cui era stravaccato.

Uravity

Dannazione, e ora che vuole quella là?!
Prima mi ruba il posto come "numero uno" e ora si mette pure a scrivermi?
Aprì la mail sbuffando.

La mail diceva:

Salve Dynamight, lei è gentilmente invitato alla Tokyo tower alle ore 19:00 martedì 10 dicembre, per una riunione tra eroi professionisti.
(Avrà persino la libertà di portare un ospite con sé).
Attendo la sua risposta.
Cordiali saluti.
-Uravity

E da quando tutta questa formalità?

Si chiese quasi compiaciuto, era come se il fatto che lei lo avesse chiamato "Dynamight" e gli avesse dato del "lei" lo facesse sentire importante, cosa che alimentava di molto il suo ego.
Rispose dicendo che non sarebbe mancato all'evento, anche se lo disse alla solita maniera di Bakugo Katsuki.

A fine giornata, tornò a casa, aprì l'armadio e cercò un completo elegante per l'imminente serata. Il suo cellulare vibrò, lo prese e sul display trovò una notifica da parte di Kirishima. L'amico lo aveva invitato fuori a bere nel pub che stava lì vicino.

-Ecco! Ora di vestiti eleganti ne devo trovare due.-

Sbuffò tra se e se.

<<Hey! Allora? Ho sentito che Uraraka ti ha mandato un invito per una cena tra eroi professionisti alla Tokyo tower>>

<<E tu come faresti a saperlo sentiamo?>>

Chiese, quasi minacciandolo

<<Denki ha incontrato Midoriya, e lui gli ha raccontato che lei ha inviato la stessa mail pure a lui e a Todoroki. A quanto pare ha invitato tutti gli eroi più forti del Giappone>>

<<CHE COOSA?! CI SARÀ ANCHE MERDEKU E LO STRONZO A METÀ?!>>

sbottò all'improvviso il biondo. Metà pub si girò verso di loro per vedere che stava succedendo e cos'era tutto quel baccano.

<<Ei, calmati testa calda! Ti ricordo che siamo in pubblico!>>

Lo rimprovero disperato Kirishima.
Non importava se aveva 22 anni, lui rimaneva sempre il solito, rumoroso, cocciuto e infantile Katsuki di sempre.

<<Comunque, come ti senti all'idea di rivederla? Insomma è passato molto tempo dall'ultima volta che vi siete visti>>

Katsuki lo guardò perplesso.

<<Di chi stai parlando, scusa?>>

<<Di Uraraka, mi sembra ovvio!>>

Il rosso fece un sottile sorrisetto malizioso.

<<In fondo tu hai sempre avuto una piccola cotta per lei, non è così, eh Katsuki?>>

Katsuki, udendo ciò che "capelli di merda" gli aveva appena detto, sputò tutto il Gin tonic che stava bevendo.

<<Kirishima...BRUTTO PEZZO DI IDIOTA, HAI PER CASO INTENZIONE DI UCCIDERMI?! E POI DI CHE CAZZO STAI BLATERANDO?!>>

E ancora una volta, Katsuki Bakugo, riuscì ad attirare l'attenzione dell'intero locale. E così i due furono costretti a lasciare il pub. Si incamminarono per tornarsene a casa, quando Katsuki sentì picchiettarsi sulla spalla, rivolse quindi il suo sguardo all'amico dai capelli rossi.

<<Insomma? Non hai ancora risposto alla mia domanda>>

Katsuki grugnì.

<<Ascoltami bene idiota! Io non ho una "cotta" per faccia tonda, non l'ho mai avuta e mai la avrò! Sono stato abbastanza chiaro?>>

Vedendo la frustrazione dell'amico, Kirishima, colse l'occasione per prenderlo in giro ancora un po'.

<<Certo che sei proprio ostinato con questa cosa del "nascondere i tuoi veri sentimenti">>

<<MA ALLORA LO FAI APPOSTA EH?!>>

<<E va bene, e va bene. La smetto okay? Ma tu smettila di urlare!>>

Katsuki rispose con un secco "tsk", si voltò e decisero di terminare la conversazione lì.

Arrivato a casa e dopo essersi cambiato,
Katsuki, su buttò a capofitto nel letto.

<<Comunque, come ti senti all'idea di rincontrarla? Insomma è passato molto tempo dall'ultima volta che vi siete visti>>

La domanda del suo amico rosso gli tornò in mente.

Taci Kirishima di merda!!

Ecco! Ora si era pure messo a parlare da solo. Quelle parole che il suo migliore amico gli aveva detto poco fa iniziarono a ronzargli in testa.

<<In fondo tu hai sempre avuto una piccola cotta per lei, non è così, eh Katsuki?>>

Mah!? Ancora?! Stupida voce di Kirishima. LASCIAMI IN PACE, CAZZO!!

Ed eccolo di nuovo.

***
Quello stesso giorno:

Izuku era appena tornato dal lavoro e aveva da poco letto la mail di Uraraka, nella via di ritorno a casa aveva persino incontrato Denki e glie ne parlò.
Appena rientrato in casa, decise di chiedere a Melissa -nonché sua moglie- di andare con lui alla riunione.

<<Hey Mel! Tra tre giorni avrò una cena importante alla Tokyo tower, c'è scritto che posso portare un ospite, vieni con me?>>.

Melissa Shield uscì dal suo ufficio che si trovava nella stanza affianco.

<<Certo! Ho giusto un vestito nuovo che volevo provare!>>

Sorrise la ragazza, tutta emozionata mentre si immaginava già là, col suo nuovissimo e graziosissimo vestito color smeraldo addosso.

Persino a casa Todoroki successe la stessa cosa.
Dopo che lui lesse la mail, chiese a Momo di accompagnarlo, e lei naturalmente accettò.

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