Ava stava passeggiando mangiucchiando sovrappensiero della frutta candita che pescava di tanto in tanto da un sacchettino di carta; detestava il fatto che Caoimhe paresse avere occhi solo per Ross quel giorno, ma era stufa di ronzare loro attorno nella speranza che la cugina la notasse, quindi aveva deciso di avvicinarsi al palchetto allestito per lo spettacolo teatrale, in attesa che gli attori cominciassero. Scorse sua sorella a pochi metri da dove stava una ragazza dai lunghi capelli scurissimi e lisci, seduta a un tavolino con una sedia vuota di fronte.
«Come te la passi, Els?» le domandò, avvicinandosi alla gemella.
«Mi sto divertendo tantissimo. E tu?» Il volto di Eleanor era acceso per la contentezza e gli occhi azzurri parevano non volersi staccare dalla presunta veggente.
«Vuoi farti leggere la mano, per caso? Non credo che mamma approverebbe, sai.»
«Mamma è troppo impegnata a bere e fare baldoria con papà per curarsi di noi. Pensavo che potesse essere un'idea divertente, no?»
«Non c'è niente di divertente nel conoscere il nostro futuro. Siamo nate campagnole in Scozia e probabilmente moriremo campagnole in Cornovaglia.»
«Quando sento una ragazza tanto bella e nel fiore degli anni parlare in tale maniera, mi rattristo molto, Ms.»
A esprimersi era stato un giovane che indossava dei calzoni neri e attillati a vita alta e una camicia bianca con le maniche arrotolate, un'espressione maliziosa a increspargli i lineamenti cesellati del volto. Prima di rispondergli, Ava notò che portava un orecchino al lobo sinistro che gli donava un'aria piratesca, assieme ai capelli castani legati in un basso codino e la barba incolta.
«Come potete rattristarvi, se non mi conoscete nemmeno, sir?»
Lui si strinse nelle spalle. «Non c'è bisogno di conoscere una persona per capire che, se solo lo volesse, potrebbe avere più di quello che ha.»
Ava si sentì avvampare e anche Ellie giudicò alquanto sfacciato il comportamento di quello sconosciuto. «Se volete scusarci, io e mia sorella stavamo...»
«Gemelle, giusto?» domandò l'altro, lasciandole entrambe senza parole.
«Come lo sapete, conoscete la nostra famiglia, per caso?»
«No, Ms. Ma non è mai il momento sbagliato per fare delle presentazioni. Io mi chiamo Ben Thomas e quella che vedete laggiù è la mia gemella Edith.» Accennando un inchino galante, Ben porse la mano ad Ava, che la strinse, crogiolandosi nel calore che le comunicò la presa sicura del ragazzo.
«Ava MacLeod, e lei è Eleanor.»
«Liete di aver fatto la vostra conoscenza, Mr Thomas. Ora però dobbiamo raggiungere il resto della nostra famiglia.» Ellie allungò il collo in cerca di qualcuno di familiare. Persino Colin O'Leary, che le era stato al fianco per tutta la mattinata, pareva sparito. Magari era andato ad assistere alle lotte, intrattenimento che lei gli aveva rivelato non amare particolarmente, non si era nemmeno avvicinata alla calca urlante che si era formata attorno allo spiazzo predisposto: la gente era così tanta che non si riuscivano nemmeno a scorgere gli sfidanti.
«Nemmeno voi volete conoscere il vostro futuro?» la tentò Ben con tono suadente e Ava avvertì una punta di gelosia perché ora i begli occhi scuri del giovane erano puntati sulla gemella.
«Forse ha ragione mia sorella Ava, non c'è nulla da scoprire.»
«Non potrete mai esserne certa e poi, se non tentate, rimarrete sempre con il dubbio.»
«Qualcosa con cui sono disposta a sopravvivere, Mr Thomas e ora...»
«Io intendo farmi leggere la mano. Se tu non vuoi, Els, ci vediamo più tardi.» In realtà Ava non aveva chissà quale interesse nella chiromanzia, le importava solo trovare un pretesto per stare il più possibile nei paraggi di quel ragazzo affascinante. Faceva parte del gruppo dei teatranti, non c'era dubbio, e stava già pensando alla faccia che avrebbe fatto Caoimhe quando le avrebbe raccontato della sua nuova amicizia con un tipo tanto poco raccomandabile secondo gli standard di Aileas Stewart MacLeod.
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Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREA
Ficção Histórica[COMPLETA] Quarto capitolo della serie Of Seamen and Maidens. Seguito di VECCHI FANTASMI E CIELI OMBROSI. Cornovaglia, 1801. Dopo anni di lontananza dalla tenuta di famiglia, il Capitano James Lockhart si ritrova ad abitare di nuovo tra le mura di...