"Sarò ancora la tua preferita?"

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FEBBRAIO
"Dusan, dobbiamo andare in ospedale" Julia mi svegliò nel pieno della notte.
"È ora?"
Lei sorrise dolorante, mi alzai velocemente e mi vestii.
"Andiamo, con calma, riesci?"
Lei annuì e mi strinse la mano.
Isabel era rimasta a dormire da Paulo, Julia si sentiva che uno di questi giorni sarebbe nato, quindi era meglio prevenire e portarla da loro.
L'aiutai a salire in macchina e poi velocemente partii.
Ogni tanto faceva delle smorfie di dolore, così le strinsi ancora di più la mano.
"Ho paura" Sussurrò.
"Ce la farai amore, ne sono più che sicuro, starò tutto il tempo di fianco a te"
Dopo 5 minuti arrivammo in ospedale e la portarono a fare un'ecografia.
"Si, manca davvero poco, adesso ti portiamo in camera, dovrai aspettare ancora un po' "
La portarono in camera e restammo solo io e lei, nel mentre che la monitoravano.
"Possiamo chiamare mia mamma?" Mi chiese.
"Certo amore" Presi il mio cellulare e avviai una videochiamata.
"Ciao am- Oddio, hai partorito?"
"No mamma, ma ci siamo quasi" Sorrise.
"Dio mio, da quanto hai dolori?"
"Da ieri sera, ma non ci avevo fatto molto caso" Fece una smorfia di dolore e mi strinse forte la mano.
"Vedo se riesco a prendere un volo oggi, ti lascio amore, ti voglio bene"
"Ti voglio bene mamma"
"Ciao Dusan, è nelle tue mani"
"Ciao Adelia" Sorrisi e attaccai.
Julia si mise seduta, cercando una posizione comoda per sentire meno dolore possibile.
Le presi entrambe le mani e le diedi un bacio sulla fronte.
"Ce la fai, sei fortissima amore mio"

(Julia)
"L'ultima spinta amore, ci siamo" Mi baciò la fronte.
Sentimmo il pianto di Dejan, me lo diedero in braccio e ci emozionammo.
Ma d'un tratto vidi Dusan sbiancare in volto, il letto macchiarsi di sangue e mi tolsero Dejan dalle braccia.
Poi buio.

POV DUSAN
"Ora deve uscire, ci sono state delle complicazioni"
Mi fecero uscire, mi appoggiai al muro totalmente in panico.
Vidi medici uscire ed entrare senza sosta, con sacche di sangue e tante altre cose.
Presi il cellulare e cercai il numero di Paulo, pregai con tutto me stesso che mi rispose anche se erano le 4 del mattino.
"Dusan, sono le 4 del mat-"
"Paulo vieni in ospedale, per favore, è nato Dejan ma Julia sta male, non ho idea di cos'ha" Dissi tutto d'un fiato.
"Arrivo, 10 minuti e sono lì"
Attaccai e mi sedetti su una sedia, cercando di riprendere fiato e di capire cosa stava succedendo.
"Signore, può aspettare in camera, tra poco Dejan lo porteremo lì"
Andai nella stanza e bevvi un sorso d'acqua.
"Dusan" Sentii la voce di Paulo alla porta.
Mi girai e lui venne verso di me, abbracciandomi.
Scoppiai in lacrime nelle sue braccia, tra l'ansia, la paura e la stanchezza.
"Non ti hanno ancora detto niente?"
"No, solo che tra poco portano Dejan in stanza"
Mi porse un fazzoletto e lo ringraziai.
"Eccolo qui" Una dottoressa arrivò con Dejan.
"Scusi, si sa qualcosa di Julia?"
"Ha avuto un'emorragia, stanno cercando di bloccarla, ma è una situazione abbastanza difficile" Finì qui e se ne andò.
Mi girai verso Dejan che dormiva.
"Amore mio" Lo presi in braccio e lo guardai innamorato.
Mi avvicinai a Paulo e lo prese in braccio.
"Benvenuto piccolino"

-
3 ore dopo ancora non sapevo niente di specifico, Paulo era tornato a casa e a momenti sarebbero arrivati mia mamma e mio padre.
Avevo avvisato Adelia e aveva detto che sarebbe arrivata il prima possibile.
Entrò un medico e io mi alzai di colpo.
"Allora, Julia è in terapia intensiva, abbiamo dovuto intubarla. Ha avuto un'emorragia molto difficile da bloccare, ci stiamo provando in tutti i modi, abbiamo solamente un'altra possibilità, se neanche così si fermerà, dovremmo toglierle l'utero"
Rimasi senza parole.
"Provate qualsiasi metodo, la prego"
"Ci proveremo, intanto dovrà restare in terapia intensiva, le abbiamo fatto 10 trasfusioni di sangue, e dovremmo continuare fino a quando si fermarà, solo che c'è un problema, abbiamo bisogno di un donatore adesso, non possiamo sapere quanto ne servirà ancora, voi sapete che gruppo sanguigno avete?"
"Io non ho il suo stesso"
"Io si, so che è lo stesso" Fece Paulo arrivando da fuori.
"Bene, allora arriviamo subito, inizia a sederti lì"
Arrivò un medico con l'attrezzatura adatta e iniziò a prelevare il sangue a Paulo.

Non riesco a smettere di amarti - Dusan VlahovicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora