La negazione, è uno dei passaggi del dolore, è ciò che ti tiene al sicuro prima di crollare, accettando il fatto che qualcuno chiamavi è morto e che non lo rivedrai mai più, senza poterti dire un ultimo addio o anche solo ricordare cosa è successo. Da questa prospettiva sembra patetico, non sai mai quando sarà l'ultima volta che lo vedrai e avrai le parole giuste da dirgli nel caso un giorno non vi vedeste più, ecco perché non c'è negazione, non pensarci e non accettarlo.
<<ehi Bonnie, sono io, volevo solo vedere come stavi, ci manchi, non lasciare che tua zia ti faccio impazzire, torna presto, ti vogliamo bene>> e questo messaggio va dritto in segreteria, sono nella mia stanza e mi sento la persona peggiore del mondo, quello che è successo giorni fa mi fa ancora sudare freddo, il funerale della nonna di Bonnie mi hai ricordato quello di mia nonna, quanto è stato orribile, ma questo sono stata io a causarlo.
<<non ti senti in colpa, vero?>> sussulto quando vedo Stefan entrare.
<<cosa ci fai qui?>> chiedo confusa. <<mia madre ti ha davvero lasciato entrare nella mia stanza>> dico incredula.
<<con la porta aperta>> e sorrido e lui mi dà un breve bacio sulle labbra dandomi una bella sensazione. <<volevo vedere che la mia ragazza non fosse depressa>> sospiro.
<<non sono depressa, l'unica cosa che ho fatto in questi giorni è leggere, leggere il grimorio della mia famiglia, non c'è niente che mi dice come sbloccare la mia magia>> si siede accanto a me.
<<sbloccare la tua magia?>> mi alzo dal letto, sono un po' imbarazzata perché sono ancora in pigiama, indosso una maglietta gigante con dei pantaloncini di Lycra.
<<Damon mi ha detto qualcosa sull'essere una Mikaelson, non so il mio vero cognome, mi hanno detto che non potevo indagare, ma, quello che è accaduto con la notte>> il gioco con le mie mani. <<mi sentivo come se potessi fare di più e non l'ho fatto, qualcosa non mi ha permesso di esprimere tutto il mio potere>>
<<Cami->> lo interrompo.
<<Stefan, so che c'è qualcosa che non va in me, lo sento, devo vivere sempre come un enigma e con quello che è successo alla nonna di Bonnie...>> mi si forma un nodo allo stomaco e lui si avvicina.
<<quello che è successo alla nonna di Bonnie non è colpa tua, se quasi morta per aver fatto tutto da sola, niente di tutto questo è una tua responsabilità>> mi abbraccia, i suoi abbracci mi danno sempre pace e tranquillità. <<anche se sono appena venuto a trovarti, devo andare da Damon>> ci separiamo.
<<come sta?>> chiedo preoccupata.
<<lo affronta a modo suo>> annuisco
<<devo occuparmi di Elena, lei non sa che io e te...>> faccio una pausa e lui sorride.
<<io e te>> sorrido e lui mi dà un bacio facendomi ridere.
Ridiamo entrambi mentre noto che sorride mentre mi guarda. <<sono seria, anche lei ti ama e non voglio che si rovini tutto>> sospira e mi dà un bacio sulla fronte.
<<le parlerò, non preoccuparti>> si avvicina verso la porta e la apre.
<<credevo di averti detto di lasciare la porta aperta>> no interrompe mia madre e io mi copro il viso per la vergogna.
<<mi dispiace, sceriffo, non succederà più>> dice Stefan, nervosamente mentre mia madre lo intimidisce con il suo sguardo.
<<faresti meglio a sapere qual è il mio lavoro>> pretende mia madre e io la guardo perplessa.
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𝐃𝐄𝐒𝐓𝐈𝐍𝐘-stefan salvatore¹ ✔️
FanfictionCamille Forbes è una ragazza normale nello strano mondo di Mystic Falls, non conosce affatto la vita soprannaturale, rendendosi vulnerabile al mondo in cui esistono vampiri e lupi mannari, due vampiri nella città che trasformeranno il mondo di Cami...