Capitolo 53

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Sono le 20,30 di sera quando la produzione ci sbatte fuori a tutti e quattro, abbiamo passato due ore a parlare con i ragazzi e a conoscerci e usciti dagli studi ci dividiamo nelle diverse macchine.
D: "allora come stai?"
"Bene pero' sono stanchissima"
D: "e' normale ora niente storie arriviamo a casa e mangiamo"
Mugugno di segno di consenso nel mentre mi appallottolo sul sedile e mi addormento.
D: "camy siamo arrivati, svegliati"
Apro gli occhi e sento la mano di Damiano che mi toglie i capelli da davanti al viso, mi metto a sedere lo guardo e con la voce completamente addormentata
"Mi sono addormentata?"
D:" eh mi sa di si" scoppia in una risata e io lo seguo
Dopo cena ci ritroviamo tutti sul divano e passiamo un'ora a chiacchierare di tutto quello che è successo oggi
E:camy ma che bono è Blanco?
C: eh si nulla da dire ahah complimenti alla mamma
Et: mah non vedo tutta sta bellezza
C: ohhhh Ethan geloso?
Ci diamo una gomitata a vicenda io ed Eva per prenderlo in giro e dopo qualche altro attimo di leggerezza con lo sguardo cerco Damiano che mi capisce al volo.
D: raga direi che è ora di andare a letto
Tutti acconsentono, io mi alzo per andare in cucina e sfrutto l'attimo di movimento generale prendo un ansiolitico per calmare i nervi ed essere sicura di dormire, con la testa completamente dentro al telefono faccio il giro del tavolo, che rispetto quello di casa mia è due volte grande e quando alzo lo sguardo c'era Damiano che mi fissava
C: c'è un balconcino anche qui?
D: si vieni
Aveva un'aria strana, sicuramente mi aveva visto prendere una pastiglia, ad ogni modo lo seguo e saliamo al piano superiore, una volta li vedo che inizia ad arrampicarsi su una scaletta improbabile attaccata ad una delle pareti e apre una porticina sul soffitto, non ci stavo credendo eravamo sul tetto della casa.
C: wow come l'hai scoperto?
D: era quando stavi ancora nell'hotel, ho dato di matto e ci sono andato a sbattere contro, da quel momento ogni sera venivo qui sopra sperando prima o poi di poter fumare una sigaretta con te seduti qui
C:perché hai dato di matto?
D: avevo paura camy
Lo guardo, non stavo capendo di che cosa avesse dovuto aver paura o meglio non riuscivo a empatizzate con lui, sono sempre stata io a temere per la salute o incolumità di qualcuno.
D: avevo sinceramente paura di perderti, quando eravamo in viaggio, dopo l'ultima sosta ho visto che eri seriamente provata da incubi vari, ti eri completamente graffiata il collo, la faccia, tremavi ci ho messo 15 min per riuscire ad avvicinarmi a te, sono morto nel vederti così e la cosa peggiore era sapere che eri lì sola, quando ti hanno portata qui, vedere che non riuscivi ad aprire la finestra e vedere quanto ero dimagrita ...
Lascia a metà la frase e a me crolla il mondo addosso, vedo che gli scende una lacrima anche se fa di tutto per asciugarla il più in fretta possibile, senza pensarci, non so da cosa fossi stata spinta ma lo raggiungo sul tappeto di cuscini su cui era seduto e lo abbraccio, gli allego braccia attorno al collo e lui dopo un attimo di esitazione mi prende per la vita è mi stringe come se stesse aspettando questo momento da una vita intera, gli accarezzo i capelli e dopo un attimo mi slego leggermente e mi sdraio di fianco a lui facendo in modo di poter poggiare la mia nuca sulla sua spalla.
Alzo leggermente la testa e lo guardò negli occhi
C: mi spiace che sei stato male per colpa mia, è esattamente per questo motivo che tengo le distanze David, non riesco a sopportare l'idea che ogni mia azione possa farti così male.
Ci mettiamo a sedere incrociando le gambe, siamo uno di fronte all'altro e ci accensiamo una sigaretta
D: perché non vuoi capire che è proprio il tuo distaccarti che mi fa male? Perché non ammetti a te stessa che è la stessa cosa per te?
Eccoci siamo di nuovo qui davanti a un bivio, continuare a mentire a me stessa o finalmente aprirmi confidargli le mie paure e le mie emozioni?
C: tu invece come puoi credere che possa andare meglio? Come puoi pensare che basta questo per poter migliorare la vita di entrambi? Guardaci cazzo un'anoressica depressa che non dorme una notte intera da anni e sopravvive con minimo dieci pastiglie al giorno e uno con problemi di rabbia che si chiude in se stesso e crede di poter salvare il mondo
Sento le lacrime che iniziano a farmi vedere meno nitido, ho paura che questa volta però non sia facile farle rimanere lì
D:perfetto allora quando troverai qualcuno che ti capisce solo guardandoti, ma non sta minimamente male nel guardarti morire fammi sapere e soprattutto fammi sapere se ti va bene ... buona notte camy
Non lo fermo, lo faccio andare via e le lacrime iniziano a scendere e rimango lì ferma in mobile.

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