CHAPTER 1 || #voluntary removal

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❝Tadashi entrò nel diner di Osamu Miya con un sorriso entusiasta in volto

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❝Tadashi entrò nel diner di Osamu Miya con un sorriso entusiasta in volto. Aveva ricevuto una promozione sul lavoro e non vedeva l'ora di dirlo ai suoi migliori amici.
Lev e Hitoka erano già seduti al loro solito tavolo.
Il loro solito tavolo era quello in fondo a destra, accanto la finestra che dava sulla strada esterna. A destra si poteva osservare la piazza della città. A sinistra invece la visuale dava sulla cucina, dove Osamu Miya si dilettava a preparare dolci e cibo d'asporto.
Rintarō era come sempre alla cassa a braccia incrociate, e mentre Atsumu, tra una causa legale e l'altra alla capitale, ritornava ogni weekend, e oltre a scroccare cibo al fratello si impegnava anche nell'infastidirlo come ai bei vecchi tempi.

<<Ehi, voi due buongiorno>>

Hitoka spostò lo sguardo dallo schermo del suo cellulare, dove stava sfogliando qualche pagina online del notiziario nazionale, al volto sorridente del suo ex-ragazzo. In adolescenza lei e Tadashi si erano frequentati per un po', prima che lui capisse di essersi innamorato del suo migliore amico. Migliore amico che aveva sposato dopo un anno e mezzo e con il quale aveva messo su famiglia. <<Buongiorno amore mio>>

Tadashi le sorrise nuovamente sedendosi successivamente accanto a lei, le lasciò un bacio sulla tempia per poi voltarsi a guardare Lev, che non aveva ancora spiccicato mezza parola. <<Cos'ha? — Tadashi si voltò a guardare nuovamente Hitoka con un sopracciglio inarcato; la donna scrollò entrambe le spalle perché non sapeva davvero quale fosse la motivazione del mutismo selettivo del loro amico di vecchia data. — Ehi, Lev? Terra chiama Lev? Stai bene?>>

Lev alzò lo sguardo dal suo cellulare; lo sguardo serio e pallido, bianco come un cencio — non poteva crederci, non poteva davvero credere a quello che aveva scritto l'addetto stampa della polizia locale. L'omega deglutì sonoramente, mostrando lo schermo del cellulare ai suoi due migliori amici. <<Vogliono riaprire il caso di Shōyō>>

Hitoka sbiancò. Cosa? <<Di cosa cavolo stai parlando? Il caso è stato chiuso ventisei anni fa. Shōyō è andato via volontariamente>>

Tadashi deglutì sonoramente portando istintivamente uno sguardo alla sua sinistra.
Atsumu era in cucina e come sempre infastidiva suo fratello. Osamu aveva le mani strette sui fianchi, lo sguardo accigliato che si alternava dalla faccia del gemello al coltello per sfilacciare il pesce.
Rintarō dietro la cassa guardava la scena poggiato al bancone da servizio, le braccia ancora incrociate al petto e un sorriso dolce in viso — stava osservando suo marito e suo cognato battibeccare come sempre. Quando ti ci abituavi, quei due potevano risultare anche divertenti.

Tadashi si soffermò a guardare Atsumu, in particolare.
Nel periodo della sua scomparsa Shōyō usciva con lui. Erano fidanzati da circa sette mesi, e i genitori di Shōyō sembravano felici — la famiglia di Atsumu era molto ricca — e anche alla famiglia Miya non sembrava dispiacere avere Shōyō come genero.
Shōyō era uno degli omega più belli di Miyagi, ambito da molte famiglie con figli alpha in età da marito.

sᴄᴏᴍᴘᴀʀsᴏ || ʜɪɴᴀᴛᴀ sʜᴏ̄ʏᴏ̄ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora