❝<<Qualcuno sa perché siamo stati convocati tutti qui?>>
Tadashi spostò lo sguardo dalle sue mani al volto curioso di Atsumu, in piedi e con una spalla poggiata al muro grigio dietro di lui.
Erano tutti riuniti lì. Non si parlavano da ventisei anni.
O perlomeno, se non per convenevoli.
Per un buongiorno di circostanza.Erano tutti lì.
Nella stessa stanza.
E con un unico torbido segreto in comune.Tadashi si schiarì la gola e si voltò a guardare Atsumu — come sempre vestito impeccabilmente elegante, con i capelli tinti ordinati e l'aria spavalda che non l'aveva mai abbandonato sin da quando era un coglione montato di sedici anni. <<Non hai letto il comunicato della polizia? Hanno riaperto il caso di Shōyō>>
Tutti puntarono lo sguardo su Tadashi.
Pietrificati. Terrorizzati<<Di cosa cazzo stai parlando? — Tadashi spostò lo sguardo su Kageyama, che lo osservava perso nei suoi pensieri. Il tono di voce, sempre così calmo e pacato, questa volta era quasi... nervoso, su di giri forse. — È andato via. Si è stancato dei suoi genitori ed è andato via. Che senso ha riaprire un caso che ha già una risposta?>>
Rintarō si schiarì la gola. <<Forse l'hanno trovato>>
Hitoka annuì con diversi cenni della testa d'accordo con l'omega, che sedeva accanto il marito dalla parte opposta rispetto a dove si trovava lei. <<Ho letto molte storie di persone scomparse che sono state ritrovate dopo molti anni, e stavano tutte bene. Forse l'hanno trovato e vogliono farlo ricongiungere con la sua famiglia e i suoi amici>>
Il silenzio cadde nella sala d'attesa.
Nessuno osava proferire parola.
Tadashi stringeva fortemente la mano di suo marito.
Kei gliela stringeva di rimando in segno di conforto.Atsumu si passò una mano in faccia sbuffando sonoramente. No, no, questa non ci voleva proprio. <<Giuridicamente parlando Shōyō dovrebbe essere stato dichiarato morto per il branco dieci anni fa. Quando una persona scompare e il suo corpo e/o la sua persona non viene ritrovata viva per i successivi dieci anni, questa viene legalmente dichiarata morta — si voltò a guardare uno per uno i suoi ex-compagni di scuola, di giornate passate al campetto dell'oratorio e nei pressi della grande roccia. Aggrottò leggermente le sopracciglia. — Non avete dichiarato nulla di diverso da quello che abbiamo deciso di dichiarare ventisei anni fa, giusto? Di quello che avevamo concordato di dire su quello che era successo quel giorno>>
Bokuto abbassò lo sguardo sulle sue mani, sospirò amaramente e scosse la testa in affermazione; la schiena incurvata e i capelli disordinati abbassati sugli occhi. La divisa da meccanico sporca qua e là da olio di motore, il pantalone di stoffa grigia strappato sulle ginocchia. <<Sì, abbiamo dato tutti la versione che abbiamo concordato quella sera>>
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sᴄᴏᴍᴘᴀʀsᴏ || ʜɪɴᴀᴛᴀ sʜᴏ̄ʏᴏ̄
Fiksi Penggemar| 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗧𝗢𝗟𝗜 𝗣𝗨𝗕𝗕𝗟𝗜𝗖𝗔𝗧𝗜: 24 | [...] ɴᴏɴ sᴀʀᴇʙʙᴇ ᴍᴀɪ ᴀɴᴅᴀᴛᴏ ᴠɪᴀ ᴠᴏʟᴏɴᴛᴀʀɪᴀᴍᴇɴᴛᴇ. ɴᴏɴ ϙᴜᴀɴᴅᴏ ᴀᴠᴇᴠᴀ ᴠɪɴᴛᴏ ᴜɴᴀ ʙᴏʀsᴀ ᴅɪ sᴛᴜᴅɪᴏ ᴘᴇʀ ᴛᴏᴋʏᴏ. ɴᴏɴ ϙᴜᴀɴᴅᴏ sᴀʀᴇʙʙᴇ ᴀɴᴅᴀᴛᴏ ᴠɪᴀ ᴅᴀ ᴍɪʏᴀɢɪ. ɴᴏɴ ϙᴜᴀɴᴅᴏ sɪ sᴀʀᴇʙʙᴇ ᴅᴏᴠᴜᴛᴏ sᴘᴏsᴀʀᴇ. sʜᴏ̄ʏᴏ̄ ɴᴏɴ sᴀʀᴇʙʙᴇ...