7. Aria fresca

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Quella notte i due ragazzi tornarono a casa con sensazioni nuove, Jimin sentiva finalmente di essere vicino alla stabilità, mentre Yoongi si ritrovò per la prima volta ad invaghirsi di qualcuno senza nemmeno conoscerlo. Entrambi stavano vivendo cose nuove, chi in un modo e chi in un altro. Solo il tempo avrebbe stabilito il corso delle cose, ma erano sicuramente iniziate nel verso giusto.

Il mattino dopo, la domenica, Jimin uscì per fare colazione con i suoi amici, era un loro rito. Yoongi aveva il turno del tirocinio anche di domenica, e quella volta si sarebbe svolto proprio di mattina.

Da: Yoongi

"Ciao Jimin, mi dispiace non esserci, ma il dovere chiama. Spero di rivederti presto."

Mentre si incamminava verso il bar, a Jimin arrivò questo messaggio di Yoongi, non poté far altro che sorridere e fermarsi in mezzo al marciapiedi per rispondergli.

Da: Jimin

"Hey Yoongi, tranquillo. Oggi sono libero nel tardo pomeriggio se ci sei, prima devo studiare. Non lavoro al locale stasera. Fammi sapere!"

Jimin arrivò come al solito in anticipo, prese posto al tavolo e aspettò i suoi amici, che arrivarono più o meno tutti insieme. I soliti ritardatari, Taehyung e Jungkook.

Arrivati tutti, i sei ragazzi ordinarono i loro dolci preferiti e i soliti cappuccini. Parlarono tanto di ciò che era successo durante la settimana, dei corsi, degli esami, delle loro prove di ballo e a casa di chi si sarebbero svolte la settimana entrante.

"Ci stiamo dimenticando di menzionare l'avvenimento più importante!" esclamò un ragazzo con i capelli biondi ed un sorriso a forma di cuore, sorseggiava il suo cappuccino guardando Jimin.

Il ragazzo diventò rosso come un pomodoro e sperò di poter svanire all'istante. Stava bevendo e quella frase quasi gli fece andare la sua bevanda di traverso.

"Hobi-hyung, non è successo niente di che, i-io e Yoongi-"

"Li ho trovati appiccicati!" lo interruppe Taehyung, ridendo subito dopo, seguito dagli altri.

Jimin voleva davvero sparire, poi il suo cellulare squillò, un nuovo messaggio. Lo lesse subito perché sapeva di chi fosse.

Da: Yoongi

"Certo! Facciamo oggi alle 18:30? Ti va di mangiare qualcosa insieme? Magari mi fai conoscere qualche buon ristorante, io amo il cibo!"

Jimin sorrise a trentadue denti, si perse in quel messaggio e non si accorse di come i suoi amici lo stessero fissando divertiti, finché Namjoon, che era proprio accanto a lui, non gli diede una piccola gomitata per farlo tornare alla realtà.

Jimin alzò finalmente gli occhi e si schiarì la voce "Era Yoongi, mi ha chiesto di andare a cena." quasi disse in un sussurro, troppo imbarazzato per dirlo a voce alta.

I suoi amici accolsero quella notizia con tanto entusiasmo, sapevano che Yoongi fosse un bravo ragazzo dai racconti di Jin. Erano contenti che a Jimin brillassero di nuovo gli occhi in quel modo. Dopo quello che aveva passato, Yoongi era come una boccata di aria fresca.

"Te lo meriti, Jiminie. Prenditi tutto quello che c'è di buono da questa cosa." disse Jin mentre gli accarezzava la spalla "Yoongi è una brava persona." continuò.

Jimin annuì, amava avere il sostegno dei suoi amici, che fosse per il ballo, per l'università, per le relazioni. Quella fu la prima volta però, da quando li conosceva, che approvavano un ragazzo. A loro Minho non era mai piaciuto.

Tutto quell'entusiasmo portò Jimin ad accettare l'invito di Yoongi senza esitare, non era nemmeno più nervoso di incontrarlo. Tutto sembrava così naturale con lui e, come le altre volte, era impaziente di rivederlo.

Hennessy and night.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora