BELIEVER

CAPITOLO 38

Macarena

Una volta capita la verità avevo due opzioni: aspettare che lui arrivi al dunque fingendo di essere la fidanzata perfetta o porre fine a questa cosa affrontandolo di petto.

Scelgo la seconda.

Quando lui entra in camera mia per prendersi quello che vuole, lo accolgo seduta sul letto.

Mi sorride bavoso "Amore mio.." quando però si avvicina per baciarmi, lo scanso "..che fai? Non sei disponibile come al solito?"

Sbuffo una risata divertita "Piantiamola con le sceneggiate"

La sua espressione cambia di netto, si toglie la maschera e mi mostra il suo vero volto "Perciò.. hai capito.."

"Non potevo non capire.." lui non è Zulema, una maschera ben fatta non basta "..ho solo una domanda.."

Sorride arrogante "Che ne sarà di te?"

Scuoto la testa, so che sono nei guai "No.. mi interessa più come sei riuscito a capire"

Si morde le labbra indeciso se rispondere o no finché non mi rivela la verità "Sono destro, non mancino, se devo riporre qualcosa all' interno della giacca utilizzo la tasca sinistra, non destra e tu.."

"Ho rimesso la memory card dentro la tua tasca sinistra.." ricordo il gesto e riconosco lo sbaglio "..errore da principiante"

Fa spallucce "Vedi a volte la fretta.. non avercela troppo con te stessa.. a volte si vince e a volte si perde"

Ho un'incredibile voglia di prenderlo a schiaffi ma sono decisamente più arrabbiata con me.. è stato un errore di distrazione che mi è stato fatale.

Lui continua a parlare approfittando del mio silenzio "Zulema ha mandato una spia interessante.. mi chiedo quanto tenga alla tua incolumità"

Se sapesse la verità, mi userebbe come un'arma.

Recito benissimo quando rispondo con totale distacco "Chi può dirlo.. ci conosciamo appena"

Il suo peggior sorriso sadico gli oscura il volto "Penso che avremo modo di scoprirlo.."

Zulema

È il momento di fare il punto della situazione all'interno della casa rifugia nella sala operativa con gli schermi "Ecco che cosa sappiamo: Nekhorvich è diretto al centro per il controllo delle malattie di Atlanta e ha con sé un virus da lui creato, Chimera, e la cura per quel virus, Bellerofonte. Hierro non ha il virus.. ha solo l'antidoto.."

Saray unisce i puntini "Ecco perché Hierro ha bisogno di McCloy"

"Entriamo alla Biocyte, distruggiamo Chimera, Hierro ha la cura ma non la malattia, ed è fatta!" Un vero gioco da ragazzi "Hai individuato l'edificio?"

Sugli schermi compaiono delle immagini ma non mi risulta che siano corrette "Non mi pare sia quello.."

Riccia si corregge in tempo da record "Scusa, è un altro edificio della Biocyte, il magazzino.. ci siamo!"

Le vere planimetrie compaiono sullo schermo più grande "Comincia dall'interno" ordino.

Saray illustra con le informazioni "Chimera viene prodotto e immagazzinato in questo laboratorio al 42esimo piano. Nessun accesso dal garage. L'ingresso è protetto da cinque guardie che si danno il cambio"

Scuoto la testa "Non entriamo dal basso, mostrami l'atrio"

Cambia la visione e Saray mi indica "Unico nel suo genere.. attraversa il centro dell'edificio in verticale. Fornisce 24 ore di luce naturale grazie a specchi e pannelli fotovoltaici. Offre condizioni di crescita ottimali per il virus. Termina in un pavimento di vetro che è anche il soffitto del laboratorio" annuisco mentre immagazzino tutte queste informazioni vagliando le possibilità "Ma abbiamo un problema.. il tetto dell'atrio ai chiude al tramonto e se le paratie restano aperte per più di 40 secondi di notte, scatta l'allarme della protezione civile" beh questo è un bel problema "Quello non posso fermarlo neanche io" un gigantesco gran bel problema "Zulema.. abbiamo un totale di 40 secondi per fare entrare te e tirare fuori i cavi.."