Capitolo 60 - Il Capodanno di Lisa ...1

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Posare il vassoio sul tavolo non fu facile. Piegarsi in avanti la fece sbilanciare; il vassoio si inclinò e i bicchieri scivolarono pericolosamente, ma per fortuna qualcuno mise la mano ad arginare la caduta.

«Ops... colpa mia!» si scusò mentre quasi finiva distesa sul tavolo. Uno degli uomini ridendo la fece sedere e Lisa si trovò a fianco di Cezar. Solo allora si accorse che le due ragazze non erano più al tavolo e che adesso stavano ballando su una delle molte mini pedane poste tra i tavoli.

«Che hai fatto per quei cinquanta euro?» le domandò Cezar indicando la banconota nei suoi slip.

«Sono finita tra le braccia di un tipo.»

« Per soli cinquanta euro? Io dico che potevi chiedere di più.»

Lisa lo guardò dapprima perplessa poi comprese e lo guardò male. «Katalina ha ragione, sei proprio un idiota.»

Cezar sorrise e le passò uno shottino. «Da ubriaca sei più coraggiosa che da sobria.»

«Non voglio bere più, sono sbronza!» mugugnò Lisa prendendo comunque il bicchiere.

«Avanti bevi, è capodanno. Devi ubriacarti» sbatté il bicchiere contro il suo e bevvero. Lisa buttò giù e quindi schioccò la lingua facendolo sorridere.

«Le tue ragazze stanno mettendo in mostra la mercanzia» constatò Lisa notando una delle due amiche di Cezar disfarsi del miniabito e ballare con indosso solo un perizoma.

«Non sono geloso» si strinse nelle spalle Cezar poi rise. «Sono parte dell'animazione del locale. Le pago bei soldi per farlo.»

Le sfilò dagli slip i cinquanta euro e li arrotolò, avvicinandole lo specchietto con la cocaina.

«Ehi! Quei soldi sono miei!» protestò Lisa e quando lui glieli restituì vide cosa le offriva.

«Avanti Lisa! Dopo ti sentirai meno ubriaca e starai meglio» la incoraggiò Cezar. Lisa cercò Katalina con lo sguardo, ma non la vide. Dov'era?

Guardò lo specchietto. Le girava la testa e le mani di Cezar la stavano guidando verso il basso. Domandandosi cosa cazzo stesse facendo, tirò l'intera striscia.

«Brava ragazza!» rise Cezar, lei lo guardò storto poi si riprese i cinquanta euro e li rimise negli slip.

«Ehi! Nessuno vuole prenderteli, sono solo cinquanta euro!» rise lui divertito.

«A me servono, faccia di culo! Mi serve ogni singolo euro! Ho una fottuta montagna di debiti e...» Lisa rallentò e lo guardò perplessa. «Ti ho chiamato faccia di culo?»

«L'hai fatto.»

«Non volevo... cioè volevo, ma non avrei dovuto...»

Lui la ignorò, disse qualcosa a uno dei suoi e subito dopo si alzò e se ne andò. Lisa rimase seduta a guardare imbambolata l'altra amica di Cezar seguire la prima e togliersi anche lei il vestito tra le acclamazioni del pubblico.

«Ti servono soldi hai detto?» tornò a sedersi accanto a lei Cezar poco dopo.

«Sì...»

«Quanti ne hai avuti da Lore?» sorrise Cezar. «Quanti ne ha dati a te e a Katalina per la droga che mi ha fottuto?»

«Lore?» sorrise Lisa scuotendo la testa. «Non mi ha dato un solo euro, non mi ha detto una sola parola prima di trascinarmi in questa merda!»

«Eppure la polizia ti ha indagata. Che è successo? Racconta.»

«Una storia del cazzo... Lore mi doveva dei soldi... il bastardo... glieli avevo prestati da anni e immaginavo che non li avrei mai rivisti... lo conosci, no?»

Miss BelliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora