4. VENGO RICONOSCIUTO, QUASI SBRANATO E MESSO A CAPO DI UNA MISSIONE SUICIDA
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Quella giornata era iniziata nel peggiore dei modi. Tanto per cominciare ero caduto dal letto con un tonfo che come minimo aveva messo sull'attenti tutto il vicinato, poi, ebbi la brillante idea -si sono stupido- di cercare la ragazza con la quale stavo in lite. Perché? Oh per dirle che saremmo stati insieme nella Caccia alla Bandiera, un motivo di importanza enorme devo dire. Il problema è che io non volevo vederla nel modo più assoluto, ma a quanto pare lei era l'unica della Cabina di Apollo non presente durante la stesura del piano per la caccia alla bandiera e Annabeth mi aveva affidato l'ingrato compito -perché si, è ingrato- di avvisarla. Avvisare qualcuno che avrebbe potuto farmi facilmente a pezzi, Selene è anche la stessa persona che ieri mi ha quasi fuso un braccio con la lama della sua spada, magari col tempo impareremo a tollerarci senza cercare di toglierci arti a vicenda.
Non fatemene una colpa, so che quasi tutti in questo campo amano Selene. Si insomma come dargli torto, lei è in gamba, brava in tutto, popolare...ed è la figlia del Sole, non si può non amare una figlia del Sole...solitamente.
Nel mio caso invece si può eccome, dato che la suddetta figlia del Sole non è altro che una ragazzina antipatica e piena di sé, che crede di avere tutte le ragioni del mondo per pensare che io non valga niente...Venti minuti dopo
Avete presente la ragazzina di cui parlavo prima?
Ecco.
La stessa ragazza mi aveva piantato in asso nel bel mezzo di una conversazione e ora stavo lì. Sulla spiaggia a guardarla andare via con quel suo passo leggero. I capelli svolazzanti coprivano la sua figura già esile ed ecco che il sole inizia ad accecarmi all'improvviso mentre la guardò.Che fosse opera di suo padre? Forse stavo fissando troppo sua figlia
Improbabile, Apollo non era noto per essere un Dio scorbutico, più che altro era molto pieno di sé, ma da quanto mi aveva detto Will, non aveva mai causato grandi problemi a parte qualche scappatella -passatemi il termine- con delle ninfe, la più famosa tra tutte una certa Dafne; tra l'altro quella poveretta di era trasformata in un alloro per sfuggire al Dio del Sole. Migliaia di anni dopo un tale Bernini ci aveva fatto pure la statua...
«dalle tempo, è così con tutti all'inizio» era Will Solace, il figlio di Apollo nonché fratello minore di Selene. I suoi occhi azzurri risaltavano con i raggi dorati, sembrava quasi impossibile che lui e Selene fossero parenti. Avevano caratteristiche completamente diverse, Selene aveva i tipici tratti ispanici, capelli scuri e occhi altrettanto scuri, Will invece aveva tratti molto più nordici, con i capelli dorati e gli occhi di ghiaccio.
«me l'hanno detto...anche tu lo dici?» chiesi
«si, insomma lei...non ha avuto una vita molto facile» mi disse mentre fissava il Sole dritto senza un minimo di protezione. Pensai che fosse per la storia di Apollo, insomma non distoglieva lo sguardo e sembrava non subire il minimo danno
«Luke me l'ha accennato»
«come mai?» chiesi«ha fatto un viaggio lungo per arrivare fin qui...molto più lungo di tutti noi» rispose assorto
«da dove viene?»
«è spagnola, di Barcellona. A dire il vero credo sia l'unica europea qui al Campo»
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Dusk Til Dawn | Percy Jackson
Fanfiction"𝐏𝐞𝐫𝐜𝐲 𝐞 𝐒𝐞𝐥𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐧𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐦𝐚𝐫𝐞, 𝐥𝐨𝐧𝐭𝐚𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢, 𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢" •Quando la ragazza dagli occhi argentati incontra il figlio del mare• «lasciati c...