XVII.

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Non poteva crederci.
-Non posso crederci..-
Era successo davvero?
-È successo davvero?-
Davvero Harry Potter in persona, dopo aver rifiutato la sua amicizia, dopo essersi "fatti la guerra" in senso figurato durante gli anni di scuola, e un po' meno figurato nell'ultimo anno,
lo aveva difeso?
In tribunale?
- Non può essere, deve essere un'allucinazione.-
Il bambino sopravvissuto aveva difeso non solo sua madre ma anche la sua nemesi? In tribunale. Lui, che era anche un Mangiamorte.
- È pazzo, completamente pazzo, non ci sono altre spiegazioni.-
Questo era lo stato d'animo del ragazzo dalla chioma di platino durante il processo. Era iniziato proprio male il discorso del bambino sopravvissuto, ed era finito anche peggio, perché ora sarebbe stato in debito con lui se fosse stato giudicato innocente.

Giu: "...-La giuria si ritira per deliberare."

Tutti uscirono dall'aula e i Malfoy furono portati in una stanza dalla quale ovviamente non sarebbero potuti uscire, sorvegliata da guardie all'esterno. Una volta chiusa la porta dietro di loro, Draco iniziò seriamente a temere per la sua vita.

Luc: "Sei stato tu vero?! È QUESTO CHE HAI FATTO QUANDO SEI FUGGITO, EH? SEI DIVENTATO LA PUTTANA DI POTTER?! RISPONDI DRACO!"
Nar: "Lucius lascialo! Il giudice si accorgerà se al nostro ritorno avrà altri segni!"
Luc: "E tu! Ne sei un'altra!" Disse..."l'uomo" colpendo suo figlio nello stomaco in modo da non lasciargli altri segni visibili.
Luc: "Credete di esservi salvati? Farò di tutto pur di farvi marcire ad Azkban con me! DI TUTTO. È così che mi ripagate? Vi ho sempre dato tutto! Non vi ho fatto mancare mai niente..."
Dra: "No...NO TU NON HAI FATTO MAI NIENTE PER NOI! HAI SEMPRE FATTO TUTTO ESCLUSIVAMENTE PER TE STESSO, PER LA TUA SETE DI POTERE E PER IL DENARO!"
Una mano a tenersi lo stomaco, gli occhi che minacciavano pioggia, accompagnarono lo sfogo del ragazzo. Faceva male, faceva maledettamente male, ma questa volta Draco Malfoy avrebbe lottato.
Dra: "Io non ti lascierò toccare più la mamma, non ti avvicinerà più a lei e non ci vedrai mai più!"
Luc: "Aaaah, quindi me lo impedirai tu? E come farai, eh Draco? Non hai avuto nemmeno le palle di uccidere Silente. Continuavi a ripetere quanto lo odiassi, e invece non sei stato buono a far niente. Codardo. Oh, aspetta, forse correrai ancora da Potter? Cos'altro gli darai? Cosa ti ha chiesto in cambio? Se non sbaglio dicevi di odiare anche lui, ma ti ci sei fiondato a gambe aperte!"
Dra: "Non ho fatto nulla del genere! E in ogni caso, non sono affari che ti riguardano i modi che userò per allontanarti!"
Luc: "Perché mai Potter avrebbe dovuto aiutare uno come te? Sei un buono a nulla, è ovvio che tu abbia pagato in altri modi!"
Disse sibilando, strattonandogli adesso i capelli.
Dra: "Tch...non siamo tutti come te padre, non tutti fanno cose solo per ottenere altro!"
Luc: "Guarda come ti sei ridotto..ora lo difendi anche. Questa tua ossessione per Potter...l'ho sempre saputo che c'era qualcosa di diverso sotto..Il salvatore del mondo magico sa che il figlio del braccio destro del signore oscuro è innamorato di lui? No? Ovviamente no. Non ti amerà mai Draco, chi può amare una feccia come te?"
Nar: "ORA BASTA LASCIALO IN PACE LUCIUS!"
Luc: "TI HO DETTO DI TACER-"
X: "È il momento di tornare in aula."

L'intervento della guardia interruppe quel momento che altrimenti sarebbe degenerato gravemente, fermando appena in tempo il braccio di Lucius che si era allontanato dai capelli del figlio per alzarsi rapidamente.

Luc: "Vi farò pentire amaramente di avermi tradito. Non siete niente di diverso da ciò che sono io, e prima o poi...avrò la mia vendetta!"

E con queste ultime parole, si girarono per seguire le guardie ed essere scortati nel luogo del giudizio.

-Non hai mai capito niente di me...Lucius. Come se potessi essere innamorato di quello sfregiato...-

Tornati in aula il giudice riprese la parola.

Giu: "Alla luce delle recenti informazioni, che sono state raccolte dalla testimonianza, la giuria ha espresso il volere di processare ogni imputato singolarmente. Per tanto, proseguiremo in ordine."

La tensione era alle stelle.

Giu: "Narcissa Malfoy, nata Black, considerando la testimonianza fornita dal signor Potter, il suo ruolo cruciale per sconfiggere il signore oscuro, e la mancata presenza del marchio simbolo di Lord voldemort, la giuria la dichiara....innocente!"

Un applauso si innalzò tra i presenti, e le lacrime iniziarono a sgorgare dagli occhi increduli di Narcissa e Draco. Il biondo aveva ottenuto ciò che davvero voleva, e per questo doveva, purtroppo, ringraziare solamente Potter.
Quest'ultimo si ergeva nella sua tribuna e guardava il biondo platinato da lì, con i due pollici all'insù e un sorriso stampato in faccia.

Giu: "Bene, proseguiamo.
Lucius Malfoy, imputato di tutti i capi di accusa, non avendo riscontrato nulla che possa indicare una possibile innocenza nella testimonanianza, ed avendo confermato lei stesso le sue colpe durante il processo, al fine di screditare gli altri componenti che dovrebbero essere della sua famiglia, la giuria la dichiara ...COLPEVOLE.
La sua condanna è la reclusione a vita nella Prigione di Azkban, e la confisca immediata di tutti i beni appartenenti al casato Malfoy."

Un boato si alzò in aula e tutte le persone presenti concordavano a pieno con la giusta punizione.
Lucius era furioso, e in un ultimo vano tentativo di fuga, cercò di attaccare il ragazzo dagli occhi di giada, prima di essere catturato dalle guardie e portato via con la forza.

Luc: "SENTIRETE ANCORA PARLARE DI ME. IO SONO LUCIUS MALFOY E VE LA FARÒ PAGARE CARA!"

Giu:"ehm....ok, possiamo continuare."riprese il giudice una volta finito quel teatrino, e dopo che la porta si chiuse con dietro quelle urla.

Giu: "Draco Lucius Malfoy, la tua situazione, ahimé, è estremamente complicata. In onore delle numerose gesta da lei compiute durante la guerra, la giuria la ritiene un membro onorabile della società. L'essere andato contro i propri valori, la propria famiglia e il signore oscuro in persona, per il perseguimento del bene, sono atti segno di un grande coraggio e di un animo puro. Tuttavia.."

Harry era una corda di violino pronta a spezzarsi. Cosa significava? Era riuscito nel suo intento oppure no?
Non sarebbe stato condannato insieme al padre, giusto? Ma, cosa voleva dire "tuttavia"? Il ragazzo era talmente teso dall'essere quasi sul punto di svenire. Non avrebbe retto anche questo senso di colpa.

Ron: "OH, ANDIAMO VECCHIO! DICA LA SENTENZA O CI SVERRÀ IL TESTIMONE!"
Her: "RON! Dio che figura.. Ci-CI SCUSI SIGNOR GIUDICE!"

Una leggera risata dei presenti smorzò la tensione che si era creta, infatti poco prima erano, al dire il vero, tutti, con il fiato sopeso. Ed anche Harry si calmò leggermente quando, sorpreso, vide i suoi amici tra gli spettatori.

Giu: "Haaah, i giovani. Dove eravamo rimasti?
Ah sì, tuttavia, non è possibile ignorare completamente la sua condizione giudiziaria. Dunque la giuria la dichiara...Colpevole... del reato di favoreggiamento al signore oscuro, data anche la presenza del marchio nero sul suo braccio."

Ad Harry cadde la terra sotto i piedi. Non ci era riuscito. Possibile che nessuno capisse, che se erano vivi dovevano ringraziare solo lui? O forse era stato Harry a sbagliare qualcosa. Aveva detto troppo? Troppo poco? O lo aveva detto male? I sensi di colpa cominciavano già a salire e si intensificarono ancora di più quando si voltò impanicato verso il biondo, il quale se ne stava lì, all'impiedi, con il volto e gli occhi rivolti verso il basso e un sorriso amaro, rassegnato, sulle labbra.

Har: "Ma-Ma signore..!"
Provò ancora il moro.
Giu: "Mi lasci finire signor Potter.
La condanna, è di dieci mesi di divieto nell'utilizzo della magia, o fino a quando non sarà più ritenuto pericoloso per la società.
Dunque le sarà confiscata la bacchetta fino al termine della sanzione.

Riguardo le altre accuse che pendono sul suo capo, la giuria è d'accordo nel dichiararla...
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innocente!
Così sia scritto, l'udienza è tolta."

La mia Epifania Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora