Capitolo 26

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"Kim Taehyung! Ti voglio subito a casa mia!" e con ciò la telefonata si concluse

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"Kim Taehyung! Ti voglio subito a casa mia!" e con ciò la telefonata si concluse.
Ma che cazzo?!

"Chi era?" chiese Jungkook.
"Papà... Mi vuole a casa sua..." sospirai.
"Visto! Te l'avevo detto che uscire era una pessima idea. Non avrei dovuto acconsentire a questa cosa. È tutta colpa mia. Qualcuno potrebbe averci visto. Ti avrà chiamato per colpa mia..." Jungkook cominciò a farsi prendere dal panico.
"Ehi, ehi, calmati Koo. Non è affatto per colpa tua, ok? Andiamo prima a casa tua, eh?" gli accarezzai le guance e cercai di calmarlo.

"No! Non ti lascerò andare da solo da tuo padre." disse stringendo forte le mie mani.
"Abbiamo interrotto qualcosa?" chiese Jimin mentre i tre si sedevano all'interno dell'auto.
"No. Andiamo a casa." sorrisi.

"Vuoi che guidi io?" chiesi e lui scosse la testa.

Sospira mentre metteva in moto l'auto. Dopo 15 minuti di viaggio arrivammo allo studio di Yoongi hyung. Ci salutammo e andammo a casa di mio padre.
"Jungkook, vuoi andare a casa?" gli chiesi quando arrivammo.
"No... non ti lascio da solo. È tutta colpa mia. Sarei dovuto rimanere a casa." andò di nuovo nel panico.
"Shh... calmati... hai me con te, ok?" gli accarezzai le guance e gli diedi un bacio sulla fronte. "Andiamo..." parlai mentre entrambi scendevamo dall'auto.

Facendo un respiro profondo ci avviammo verso il cancello.
La guardia ci aprì e andò via. Non disse nulla sul fatto che avessi portato Jungkook con me. Ci guardammo entrambi e poi bussai alla porta. La porta si aprì rivelando papà con un enorme sorriso.
"Oh, ti stavamo aspettando. Entrate." fece un gesto per farci entrare entrambi.

"Chae?" sussurrò Jungkook vedendo la ragazza seduta all'interno con suo padre.
"La conosci?" chiesi e lui si limitò ad annuire.

Jungkook Pov

. . .

Quando entrammo all'interno, i miei occhi caddero su una figura familiare.
"Chae?" sussurrai quando la vidi seduta all'interno con suo padre.
"La conosci?" chiese Tae e io mi limitai ad annuire.

Cosa ci fa Chae qui? Taehyung andò a sedersi di fronte a loro, accanto a suo padre, mentre io stavo dietro di lui. Cosa c'è che non va in Chae? Non è mai stata così silenziosa. Inoltre non mi ha nemmeno guardato.

"Taehyung-ah, questo è il signor Son e questa è sua figlia Chaeyoung." ha parlato il signor Kim.

È lei. È la mia Chae. Si inchinò leggermente e abbassò lo sguardo. I miei occhi caddero sul suo polso e vidi una ferita. Che cosa sta succedendo? Taehyung mi guardò una volta e poi guardò di nuovo Chae.

"Allora, come ti ho detto qualche giorno fa sul tuo matrimonio con la figlia del signor Son, oggi siamo qui per discuterne."

Aspetta, cosa? Il matrimonio di Chae con lui? No, no, no, non può essere.
Guardai Chae solo per scoprire che mi stava guardando. Il dolore era visibile nei suoi occhi. Dovevo parlarle.

"Vorremmo che usciste insieme e che vi conosceste meglio." parlò il padre di Chae.
"Ho da fare." rispose Tae freddamente.
"Capiamo, ma vorremmo darvi un po' di tempo per conoscervi prima del matrimonio, che sarà tra tre settimane." il padre di Chae sorrise.
"3 SETTIMANE?!" sia Taehyung che Chaeyoung sussultarono.

"Sì!" il signor Kim annuì.
"Allora sbrigatevi ragazzi!" suo padre sorrise mentre tutti si alzavano.
"Bene, allora! La porto con me, se non vi dispiace." intervenne Taehyung.
"Oh, certo che non ci dispiace."

"Sì, perché dovreste, dopo tutto è la mia futura moglie." Tae sorrise e lo stesso fece suo padre e quello di Chae.
"E tu sei il nostro futuro genero!" disse il padre di Chae e gli diede una pacca sulle spalle, mentre io restavo lì confuso.
Scendemmo tutti e io andai verso la macchina mentre lui parlava con loro.

Come può essere d'accordo con questo matrimonio? Non aveva detto che tutto questo era solo per motivi di lavoro? Mi ha portato qui solo per dimostrare tutto questo?
Troppe domande si affollavano nella mia mente. Avevo bisogno di una pausa.
Proprio in quel momento vidi arrivare Taehyung con Chae. Aprii la porta mentre Chae si sedeva all'interno.
"Non ti siedi?" chiesi mentre Tae chiudeva la porta.
"Prenderò il posto davanti." parlò.
"Dovrebbe sedersi accanto alla sua fidanzata, signor Kim."

Non so cosa mi sia successo, ma l'ho detto.
"Jungkook io..."
"Starà aspettando, signor Kim."
Sospirò e si sedette sul sedile posteriore.

Per tutto il viaggio nessuno ha parlato.
Ugh, questo traffico. Perché tutte le cose brutte accadono insieme? Volevo solo lasciarlo e andarmene, ma no! Questo traffico non mi lascia mai in pace.
Quasi dopo 30-40 minuti eravamo fuori dal traffico. Aumentai la velocità dell'auto e finalmente raggiungemmo il suo appartamento.

"Voglio parlare con te." disse Taehyung.
"Possiamo parlare più tardi." dissi e guardai Chae che era ancora in silenzio.
"È importante, Jungkook." parlò Taehyung.
Era frustrato.

"Dovrei andare." dissi e mi voltai.
"Fermati!" parlò alzando leggermente il volume della voce.
"Si sta facendo tardi, signor Kim. Parleremo domani. Ho delle cose da fare."
"Non hai l'università domani." intervenne lui.
"Ma ho altro da fare."

"Perché ti comporti così?"
"Cosa vuoi dire?" domandai.
"Ho bisogno di parlarti. Per favore, vieni con noi."
"Voglio un po' di tempo per elaborare quello che è successo prima, hyung." sospirai.
"Lascia che ti spieghi." mi tenne le mani.
"Devo andare, hyung. Prenditi cura di te e di lei."

"Perché non rimani?"
"Perché non voglio!" dissi liberando le mani dalla sua presa.

"Jungkook... ti prego, resta..."

Bodyguard [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora