NOTE N.2

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"Help, I lost myself again but I remember you"

6 marzo 2023
Lui in una sola parola era sorriso. Io in una sola parola ero ombra. Lui era gentilezza. Io ero freddezza. Lui era sogni. Io ero delusioni. Lui era musica. Io ero silenzio. Lui era speranza. Io ero cadute. Lui era tutto. Io ero nulla.
Era questo che avrei dovuto pensare mentre guardavo nei suoi occhi?
Era questo che avrei dovuto dire?
Io non ero lì, non ero lì seduta a quel tavolo, di fronte a Matteo. Niente di me era lì, niente che mi appartenga ancora. Il cuore di Margherita, quello stupido cuore, era lì, credeva ancora di poter battere per qualcuno, viveva di illusioni, di piccole e insignificanti emozioni, era l'unica parte che sembrava non aver subito alcun cambiamento.  Se ne avessi avuto la possibilità l'avrei strappato dal mio corpo e gettato nel più profondo dei mari. Come se già non si trovasse lì, come se già non ci stesse affogando. Io non sono cuore, Margherita lo era. Una volta che lei ha smesso di vivere, il suo cuore ha smesso di battere. Ho smesso di sentire. Almeno credevo di averlo fatto. È stato uno sbaglio, è stato uno sbaglio accettare il suo invito, è stato uno sbaglio osservare quel sorriso. Forse dovrei parlargli, lasciare che anche lui veda che nulla in me vada nel verso giusto o forse dovrei semplicemente sparire, ma sembra così complicato sfuggire dalla sua vista. Sembra così difficile scappare questa volta. Vorrei che lui potesse conoscere ciò che gli impedisco di vedere. Vorrei poter ricominciare. Piacere, il mio nome è Margherita, ma è da due anni che ho smesso di essere lei, che soffro di attacchi di panico e che odio me stessa. Non ricordo nemmeno di essere stata lei, cosa volesse dire sentirsi ancora qualcuno. Molto spesso sento di non essere completa, come se mi mancasse un pezzo, così piccolo da non accorgermene, eppure lo sguardo di tutti è lì, in quello spazio vuoto, in quella crepa aperta, ecco ho paura che tutti resteranno a guardare, lì dove non c'è nulla, nulla di me, che nessuno si fermerà all'altezza dei miei occhi e mi sorriderà porgendomi quel pezzo mancante. Ho paura che, pur non essendosene reso conto, Matteo abbia tra le mani quel pezzo mancante, ho la dannata paura di aver bisogno di lui. Un suo sorriso equivale a un mio sorriso, una sua risata a una mia risata, un suo passo a un mio passo, un suo sguardo a un mio sguardo. Non avevo mai provato nulla del genere. Non avevo mai permesso che il mio cuore provasse questo tipo di emozioni. Non avevo mai incontrato qualcuno come lui prima d'ora. Matteo dal cuore innocente, dagli occhi sognanti e dal sorriso grande.
"Nei tuoi occhi sono nascoste le parole che non hai la forza di pronunciare e, nonostante tu tenti in ogni modo di evitare qualsiasi contatto visivo, ho letto in loro molto più di te di quanto tu mi abbia raccontato con le parole. Mi piacerebbe rivederti, Margherita, e ho intravisto lo stesso desiderio in te, seppur celato, trattenuto e smorzato, perciò non concederò alla tua apparente freddezza di impedirmi di domandartelo, domandarti se domani potrei passarti a prendere nel pomeriggio e chiederti di fidarti di me per questa volta". Sono queste le parole che mi hanno terrorizzato. Sono queste le parole che non volevo che lui scrivesse. Sono queste le parole che mi impediscono di tornare indietro, di cancellare i miei passi. Io non posso essere ciò che lui desidera, io non posso essere ciò che lui merita, io non posso essere, ma lui sembra non accorgersene, lui sembra non volerlo vedere, nonostante nei miei occhi siano nascoste anche queste parole. Non so che fare. Giulia continua a ripetermi di provarci, almeno un'altra volta. Non so se ne ho la forza, non so se ho la forza di guardare ancora in quegli occhi sapendo che lui sappia perfettamente leggere i miei, non so se ho la forza di continuare a recitare la parte che mi sono imposta di tenere sù. Io non sono forza, non sono coraggio, non sono rischio, non sono amore, non sono Giulia. Vorrei poterlo essere, vorrei poter essere come lei, assomigliarle almeno nella fiducia che ha nella vita e nell'amore. Ma continuo ad essere me, nonostante desideri scomparire.

Sorrisi||Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora