"Direi che siamo nel posto giusto," commentò Jin, spalmandosi con il petto contro il volante per poter avere una visuale migliore attraverso il parabrezza.
"Sembra di stare a Time Square," commentò Taehyung, guardando pure lui schiacciato in avanti.
Jin era passato a prendere Jimin una mezz'oretta prima e con grande sorpresa di Jimin (non era vero, se l'aspettava) aveva trovato pure Taehyung in macchina, felicemente seduto al suo fianco.
Ovviamente Jeongguk si era offerto di passarlo a prendere ma visto che il tragitto non era vantaggio per Jeongguk, Jimin gli aveva detto che si sarebbe arrangiato con Jin e che si sarebbero incontrati direttamente da Hoseok.
In questo momento si trovavano tutti e 3 con il naso all'insù, intenti a guardare la miriade di fari e LED colorati che uscivano dalle vetrate dell'attico di Hoseok.
"Andiamo," disse Jimin con un profondo respiro perché era abbastanza nervoso. Tra il completo elegante che non era abituato a indossare e il fatto che pure Jeongguk avrebbe avuto addosso qualcosa di simile, non sapeva se mettersi ad urlare nel bel mezzo del parcheggio o vomitare nella siepe.
Decise che entrare sarebbe stata la mossa migliore. Anche se ne dubitava.
"Forza Park, non essere nervoso," lo incoraggiò Jin. "Tanto non è mica una festa dove conosciamo solo 3 persone"
"Grazie," sussurrò Jimin nello stesso istante in cui Taehyung gli tirò uno schiaffetto di rimprovero. "Ora mi sento meglio"
"Tra due drink ti dimenticherai di essere nervoso. Forza," disse Jin, uscendo dalla macchina, seguito a ruota dai 3. "Andiamo a fare festa"
Appena le porte dell'ascensore si aprirono, vennero accolti dal rimbombo della musica lungo tutte le pareti del corridoio, attutita dalla porta chiusa. Se sentiva un forte vociferare, misto ad urla e risate.
"Sarà dai tempi del liceo che non mi concedo ad un party del genere," commentò Taehyung mentre si avvicinavano all'appartamento.
Sulla parte centrale della porta era stata incollata una stampa della famosa stella di Hollywood, di quelle che si trovano sul pavimento con i nomi di artisti famosi.
"Dobbiamo ringraziare Jimin per aver rimorchiato Jeongguk," aggiunse Jin, suonando al campanello.
"Io non ho rimorchiato nessuno," enfatizzò Jimin.
"Ah, scusa. È lui che ha rimorchiato te," si corresse Jin.
"Uhm...dubito che sentiranno il campanello con la musica alta," li interruppe Taehyung. "Entriamo lo stesso?"
I due si voltarono a guardare Jimin e Jimin fece balzare gli occhi da uno all'altro, confuso. "Perché guardate me?"
"Non lo so, sei tu quello che ci ha portati qua"
"Teoricamente-"
"Pe-e-e-ermesso. Scusate. Buona sera- whoops. Tranquili, è solo birra," li interruppe un ragazzo decisamente troppo allegro, sguasciando tra i tre facendo cadere della birra dal bicchiere che teneva sospeso in aria senza un apparente motivo.
Detto ciò aprì la porta dell'appartamento e si voltò a guardarli. "Allora? Entrate o no?"
"Entriamo, grazie," gli fece Taehyung, sorridendo.
Dentro la stanza la musica era decisamente più alta, così come la temperatura. Jimin comprese che ben presto sarebbe inevitabilmente rimasto in camicia.
La gente davanti a loro saltava a tempo di musica al centro della stanza, illuminata dal roteare continuo dei fari colorati. Sulla destra Jimin notò una zona cibo/bevande, assediata da un notevole gruppo di ragazzi, intenti a servirsi da soli.

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Late Night Call
FanfictionIn una Busan caotica Jimin è diviso tra il lavoro come operatore al 911 e il tempo libero che, spesso e volentieri, passa alla caffetteria di Jeongguk. I due non si scambiano più di un saluto e di un ordine di cioccolata ma Jimin è intenzionato a da...