𝐁𝐎𝐑𝐍 𝐒𝐈𝐍𝐆𝐄𝐑

B͓̽o͓̽r͓̽d͓̽e͓̽a͓̽u͓̽x͓̽

''non avresti dovuto importunarmi cosi tanto, mi confondi solo jungkook-ah''

le parole del suo hyung ripercorrevano le memorie di jungkook quella sera. il corpo rigido era disteso sul suo letto,le braccia a sostenere il suo capo pesante,le gambe incrociate e la mente annebbiata dai pensieri.
Avrebbe voluto agire da maturo,avrebbe voluto prendere in mano la situazione,e da persona matura avrebbe cercato di proteggere il suo hyung, da tutto e da tutti. Avrebbe spiegato ai suoi hyung tutto il fattaccio,

jungkook era arrivato tardi,arrivava sempre in ritardo.

il suo malessere si era divulgato in tutto il suo corpo,non dormiva serenamente da tempo, i sensi di colpa,i ricordi,lo attanagliavano come coltelli. Il coltello più doloroso,di certo,era quello che aveva afflitto al corpo del suo hyung,il peggio è che era lui a tenerne il manico.
Questo sogno lo perseguitava da mesi. gli occhi privi di anima di jimin,il suo pianto rumoroso,il sangue che colava dalle sue mani,ed il coltello,infine, a perforare l'addome del suo biondino.
il corvino scrollò la testa,la scosse di getto,quell'immagine,era terribilmente terrificante.

Eppure,era l'immagine reale di tutta quella storia.
i suoi pensieri finiro per rompersi all'impetuoso suono dei batti sulla porta.
La figura di taehyung comparve sullo stipide della sua porta,ormai spalancata,la sua voce era roca,la sua faccia corrucciata, e il suo umore di certo non era proprio uno dei migliori,era visibilmente incazzato.
''tu, smettila.''

''che ho fatto adesso'' i suoi occhi vacillarono sulla figura arrabiata del suo hyung,il quale, col il suo sguardo,fece intimorire il minore.

''me lo chiedi anche? che razza di gioco è questo, smettila con jimin davvero''

''hyung ma non sto facendo letteralmente un cazzo''

''evita di farti fare foto con quelle ragazze,evita di intrometterti dei suoi affari,con chi frequenta e di come sta,cerca di stargli alla larga''

''sembri terrilmente serio hyung''

''lo sono jungkook''
i loro sguardi erano divenuti fuochi,entrambi combatterono per non distogliere lo sguardo,alla fine jungkook con una morsa,accettò la sconfitta,cadde di testa nuovamente contro le sue braccia, sbuffò di circostanza, poche volte in vita sua conobbe la parte seria e autoritaria del suo hyung,taehyung non era solito riprenderlo cosi duramente.

Il più grande, fini' per andarsene, i suoi passi pensati fecero da cronometro per il corvino,alla scomparsa della figura, prese di forza un peluche adiacente alle sue spalle,scaraventandolo copiosamente per terra. Era un eufemismo dire che jungkook non fosse incazzato,era terribilmente incazzato, ma incazzato con se stesso.

jungkook arrivava sempre in ritardo,non potette mai farci niente. Nel profondo,sperava che jimin recuperasse le forze fisiche e mentali da solo, nel corso di quell'anno, perse il conto delle delusioni., ogni volta che jimin provava a stare meglio,di colpo, era jungkook a perdersi, e viceversa. Portò il cuscino,fino a quel momento sotto le sue braccia,a ricomprirsi l'intero volto, le lacrime non uscirono nemmeno più, era frustrante.

Prese di getto il suo cellulare, scrollò alcune chat di alcune ragazze,altri di amici, altri di fan. Apri' il suo account instagram,cercò tra gli stories proprio quella di jimin. Avvicinò il suo capo a circa 5 centimetri di distanza dal suo iPhone, parve fosse un bubble tea quello raffigurato, ma quello che catturò l'attenzione di Jungkook fu una mano secondaria a corniciare la foto,la mano,sicuramente di un uomo.

Parve rifletterci più di qualche secondo, le sue dita agitarono da solo il nome di lee taemin.

''ma che razza di nome è xoalsox'' quel tipo non gli era mai piaciuto.

Scrollò il suo account,ovviamente che non seguiva, ingrandi' più e piu volte il suo volto nelle diverse foto.
''mah,sono meglio io''

La sua andatura di voce vacillò appena visionò il suo ultimo post,era raffigurato il suo biondino.

Aggrottò la sopracciglia,i suoi denti designarono e la sua squillante voce, urlò.
''FOTTUTO KIM TAEHYUNG VIENI QUIIIIII''

--------spazio autrice

Lo so vi capisco.