«Nonna, nonna! Ci racconti una storia di Natale?» la voce squillante di Margot riecheggiò nella casa, facendo sorridere tutti gli adulti presenti nel soggiorno.
«Sì nonna, una storia!» le fece eco Benjamin, che da bravo fratellino minore stravedeva per la sorella e la imitava in tutto.
«Bene... – fece con voce gentile nonna Mary, sistemandosi meglio sulla poltrona vicino al fuoco e attendendo che i due piccoli di casa si accomodassero sul tappeto, proprio sotto di lei – Quale storia volete ascoltare?»
«Una nuova!» trillò Benjamin.
«Non il Canto di Natale.» aggiunse Margot. Non che non le piacesse la storia dell'avaro signor Scrooge, anzi tutti sapevano che era una delle sue preferite, ma forse per assecondare il fratellino, forse per avere il gusto della sorpresa, si sentì in obbligo di specificare.
«In questo caso vi racconterò la storia della Neve di Natale.» disse la nonna.
Per tutto il racconto i bambini rimasero zitti, gli occhi sognanti ad osservare l'anziana signora che parlava, gesticolava, faceva versi per dare enfasi alla storia. I due piccoli erano completamente rapiti, sembrava quasi riuscissero a vedere perfettamente davanti a loro i personaggi che la nonna descriveva.
Dovreste sapere ormai tutti da che cosa deriva la neve invernale. Gli adulti sanno che è un tipo di precipitazione atmosferica che prende la forma di piccoli cristalli di acqua ghiacciati, per via della temperatura non troppo calda né troppo fredda. I bambini, o chi è un po' più sognatore e crede nelle leggende, potrebbe dare il suo merito a Jack Frost, lo spirito dell'Inverno. Qualsiasi sia la vostra credenza, sappiamo tutti che d'inverno scende la neve, ma è quando comincia a nevicare la notte di Natale che le cose si fanno interessanti. Sì, perché la neve che cade a Natale non è come tutte le altre.
Tanto, tantissimo tempo fa, quando questa festività era solo una tradizione cristiana e non esisteva Babbo Natale, l'albero addobbato, i regali e le luci; la notte di Natale veniva dedicata alla preghiera. Sì, si stava in famiglia, ma non si percepiva l'aria di festa, la magia e i bambini si annoiavano perché troppo piccoli per comprenderne l'importanza. Fu in quel tempo che Nivea, una normalissima bambina, cominciò a credere.
Nessuno le aveva raccontato una leggenda, non vi era nessuna tradizione. Semplicemente la sua smisurata fantasia aveva cominciato a credere che il Natale fosse molto di più. Quindi ogni sera, per tutti i giorni di dicembre, fino alla vigilia, dal suo lettino di paglia, pregava la Regina del Natale. Continuò a credere a quella misteriosa entità, parlandone agli amici con cui giocava a palle di neve, ai genitori. I bambini quindi cominciarono a raccontarlo ai loro genitori, mentre la madre e il padre di Nivea si vantarono con gli amici della fervida immaginazione della figlia.
Ci vollero un paio di anni, forse qualcosa di più, ma alla fine anche altre persone si convinsero a credere.
Con il passare degli anni, dei decenni, dei lustri, la storia della bambina che credeva alla Regina del Natale fu dimenticata. L'entità che portava la magia di Natale diventò quello che ora tutti i bambini conoscono come Babbo Natale, ma la magia rimase.
Solo in pochi però sanno, che tutti gli anni, da quando Nivea aveva cominciato a credere e pregare, fino al giorno della sua morte, ogni anno il giorno di Natale, nevicava.
Oggi, è raro vedere un bianco Natale, ma la leggenda dice che basta che un solo bambino creda al racconto di Nivea e della Regina del Natale e i fiocchi scenderanno dal cielo, trasformando la notte santa in una notte speciale e magica.
Ogni fiocco di neve, che scende a Natale, porta un pezzettino di magia e di meraviglia per questa meravigliosa festa, come fosse un pezzettino dell'anima di Nivea.
Quando nonna Mary finì il racconto, i bambini rimasero qualche secondo con le bocche spalancate dallo stupore, ma rimasero ancora più colpiti da ciò che accadde subito dopo.
«Credete quindi a Nivea e alla Regina del Natale?» domandò la nonna.
«Ci credo!» rispose prontamente Margot.
«Io tantissimissimo!» le fece eco Benjamin.
«Allora forse vi conviene andare a vedere alla finestra.»
I bambini si voltarono e notarono che fuori stava nevicando. Balzarono in piedi con l'energia tipica della loro età e corsero come delle furie ad osservare quello spettacolo più da vicino, tanto che la madre dovette raccomandare loro di fare più piano. Un suggerimento che comunque non fu ascoltato.
Fratello e sorella restarono parecchi minuti ad osservare i fiocchi di neve, che pian piano imbiancavano le strade, salutando col pensiero Nivea.
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La neve di Natale
Short StoryDue bambini chiedono alla nonna una favola di Natale e lei racconta loro la leggenda della neve di Natale. --- ★ Calendario dell'Avvento 2023 by Fanwriter.it! ★ Data: 10 Dicembre ★ Rating/Avvertimenti: Verde ★ Fandom: Originale #CalendarioAvvento202...