Aria era sempre stata una persona strana.Sapeva di esserlo.
E non lo nascondeva.
Pensava cose che nessuno osava dire ad alta voce.
Ma lei...voleva urlare.Era il motivo per cui era sola, perché lei non retrocedeva di fronte a un problema, lei quel problema lo combatteva fino a trucidarlo.
La sua rabbia non aveva confine così come il suo orgoglio.
È carattere le dicevano "ti basterà attenuarlo"
Si certo, bastava essere un'altra persona in modo da fare felici gli altri.
Ma a lei chi ci pensava?
Nessuno.
Il tempo le aveva insegnato a camuffarsi, a sorridere quando bisognava sorridere; a ignorare quando bisognava ignorare qualcosa, a stare in silenzio quando era meglio non parlare.
Ma a scappare, non ci era mai riuscita.
Meglio una vita eterna di infelicità che vendere il proprio onore.Philos le aveva dato un'opportunità, un'idea.
L'aveva lasciata svolazzare nell'aria mentre lei percorreva la strada argentata del suo destino.
Inizialmente pensava che ciò che le aveva detto non avesse valore, che fosse pura e semplice conversazione.
Era abituata a discorsi vani,senza senso.
Era abituata a quell'apparente comunicabilità che la sua società cercava di far sembrare...normale.
Ma nessuno comunicava mai veramente, nessuno ascoltava l'altro, era solo un insieme di insignificanti parole che nascevano velocemente così come morivano.
Però una parola aveva fatto breccia dentro di lei "priorità ".
Si era domandata per anni quali fossero le sue priorità, cosa la rendesse felice, cosa ritenesse importante più di qualsiasi altra, cosa la guidasse nella vita.Erano anni che ormai annegava in quell'oceano gigantesco di falsità che era Valor.
Ma un giorno...aveva toccato il fondo.
Aveva toccato il fondo il giorno in cui aveva permesso che qualcun altro decidesse per la sua vita.
Doveva scegliere.
Se restare ancora lì in quel fondale buio e spaventoso o darsi una piccola spinta per risalire.
E davanti a quella lama aveva scelto, una scelta che mai nessuno avrebbe potuto contrastare.
Aveva scelto di essere felice.
E anche se non lo fosse stata, anche se quel lungo viaggio non la avesse portata da nessuna parte non avrebbe mai rimpianto.
Mai.
----------------------------------------------------------Il ragazzo dai capelli d'oro era ancora seduto davanti a me dopo aver lanciato una bomba.
Si rifiutò di darmi spiegazioni...
"Bene" pensai, glie le avrei tirate fuori a modo mio.Mi chiese di seguirlo fuori da quella serra e lo feci.
Non capivo come fossi finita li ma avevo intenzione di scoprirlo senza reagire in maniera esagerata e gettarmi in una situazione poco confortevole.Quindi mi alzai e lo seguii attraverso quel labirinto di fiori il cui l'odore iniziava a farmi girare la testa insieme al caldo soffocante rilasciato dal camino acceso.
Uscimmo da una porta di vetro in fondo alla serra su cui era rappresentato un narciso con i suoi petali candidi e dietro di essa si apriva un lungo corridoio rosso che collegava con altri corridoi in una trama inestricabile.
Era quasi inquietante, ma non un inquietante pauroso, un inquietante che mi attirava a se, che prometteva segreti da svelare.
E gli dei solo sanno quanto mi piaceva svelare segreti...prendere ciò che volevo.Mentre attraversavamo gli immensi corridoi rossi vermiglio di quella casa diretti chissà dove...cominciai a percepire qualcosa.
Come se qualcosa mi stesse seguendo.
E se mi concentravo abbastanza mi sembrava addirittura di sentire dei passi dietro di me.
Presa dal dubbio mi girai.Ma...
non c'era propio nessuno.
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GLI ASSENTI (Soulless chronicles)
Fantasy"Il tuo riflesso allo specchio è il tuo più grande nemico". La città di Valor è governata da un rigido ordine. 5 sensi per 5 ale. Li chiamano i senz'anima, persone private di uno dei 5 sensi fondamentali. E poi ci sono loro, i normali. Aria è una r...