|𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟕|

161 12 13
                                    

Mi massaggio le tempie davanti a un divario, a un bivio troppo critico. Qualsiasi cosa io sceglierò porterà delle conseguenze pesanti. Fin'ora ero orientata a non dire nulla era andato tutto relativamente bene per la situazione finché...

<Cheryl qui non si parla di sensazioni e un biglietto! Hanno provato a prenderti qualcosa dalla moto, ti hanno spiato e dato un nuovo biglietto!> ... finché ciò. Le cose sono cambiate, non è più come all'inizio e il nuovo biglietto di certo non ha rassicurato Heather.
<Vorrei che non mi guardassi come se fossi uscita fuori di senno, ma come chi vuole salvarti la pelle dannazione.> Abbasso subito lo sguardo dispiaciuta mentre muovo nervosamente l'anello che ho con Toni.

<D'accordo...> Dico in un sussurro chiudendo gli occhi. Questa non ci voleva proprio, mi sembra di star scaricando tutti i miei problemi su Toni e non lo sopporto, non è giusto.

<Ehy.> Sollevo subito le palpebre quando sento la sua mano sollevarmi il volto portandomi dentro quegli smeraldi che sono i suoi occhi. Sono davvero meravigliosi.
<Tu tendi a gonfiare tutte le cose altrui mossa dalla preoccupazione, ma poi quando si tratta di te minimizzi tutto dandogli poco conto. È una cosa seria per Cherry, devi farlo.> Annuisco lentamente e poco convinta facendomi accarezzare la guancia, stanno succedendo troppe cose ed io adesso mi... mi sento instabile. Tanto instabile.
<Cherry...> Solo nel sentirmi richiamare mi accorgo che mi è scesa una lacrima che mi ha prontamente eliminato con il pollice. Senza dire nulla le poso una mano sul braccio e le faccio fare un passo in avanti in modo che posso posare la testa sulla sua spalla. Neanche il tempo di compiere quel passo che lei mi abbraccia accarezzandomi la schiena da sopra la giacca.
<È tutto ok, si risolverà non succederà nulla.> Pensa che sono così solo per quello che è appena successo, ma c'è anche l'azienda, gli impicci di lui, le discussioni con Malachai, la lite di ieri sera a casa...

<Non voglio essere un peso...> Le sussurro trattenendo ogni lacrima anche se così la vista mi si è appannata.

<Cherry non lo sarai mai, non per le persone che ti vogliono bene o ti amano. So che è l'ultima cosa che vorresti fare, ma non voglio che ti succeda qualcosa e quel tizio... è stato a quanto? Meno di dieci passi da te. Non sappiamo cosa voglia, né perché ti segue da così tanto tempo. Non farmi ripassare il calvario di quan... di qualche mese fa.> Stringo in reazione la sua giacca che ho sotto la mano alla menzione di quando sono stata presa da Jack e Derek... È un argomento che non è mai salito in superficie e so che ce ne erano di domande, ma nessuno me ne ha mai rivolta una.

<Non succederà nulla.> Dico anch'io dopo qualche minuto in cui siamo rimaste abbracciate. Nonostante le mie parole resto con la testa sulla sua spalla e il sedere ancora poggiato su Foxed non riuscendo a muovermi. Per un momento ho avuto qualche timore su questa mia reazione, come se ci fosse qualcosa che non va, ma nel momento in cui riesco ad avere più controllo sulla mente realizzo che non può succedere più nulla ora con lei e questo mi rilassa.
<Sono stanca...> Cosa verissima, dal corpo che sento un po' dolorante, alla mente che è inquieta fino al bisogno di riposo.

<Sali in moto e andiamo. Ti seguo per un tratto.> Mi dà qualche carezza più energica lasciandomi poi un bacio sulla guancia mentre mi separo da lei.

<Tanto se ti dico che non c'è bisogno fai di testa tua.> Mi sorride come a farmi capire di non aver sbagliato e quel punto un sorriso affiora anche sulle mie labbra.
<Grazie.> Le dico guardandola negli occhi sapendo quanto le siano costati anche solo questi due giorni di silenzio che dovrà portare finché non ci incontriamo tutti.

<Fatti vedere e sentire, mi basta questo come ringraziamento.> Sospiro capendo che quel "fatti vedere e sentire" è un equivalente di "rassicurami che non ti hanno preso o fatto qualcosa". Solo quando le annuisco seria fa un passo indietro andando sulla sua moto mettendo poi il casco. Replico i suoi movimenti e nel giro di un paio di minuti siamo per le strade di Riverdale verso casa mia; quando metto la freccia per girare verso la strada che mi porterà a casa mi sento suonare. Abbasso lo sguardo sullo specchietto e vedo Heather fammi un cenno di saluto che ricambio quando la faccio andare avanti prima di girare. Nel momento in cui svolto un brivido mi percorre tutto il corpo.

Love meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora