Appartamento 31

▫️Camilla - Un caffè macchiato

🗓️Mer. 2 ottobre

Stasera appuntamento con Mirko.

Preferirei metterla così: Oggi appuntamento con Mirko?
No perché, per quanto abbiamo appurato, quel ragazzo non sprizza affidabilità da tutti i pori.

Ma pensiamo al lato positivo, mi ha quasi baciata!

E, Dio, quanto avrei voluto baciarlo.

Non me la sono sentita, però.
<< Perché?>> vi chiederete voi, e così mi ha chiesto Claudia ieri sera dopo che le ho raccontato della conversazione con lui fuori dal palazzo, mentre lei era già praticamente nel mondo dei sogni.

Beh, non che non abbia mai dato un bacio prima d'ora, ma sicuramente non ne ho mai dato uno vero.
Per Mirko, che mi piace molto, voglio azzerare tutti i baci dati finora. Sogno un bacio da film, anche se non vanno più di moda.
Chiamatemi pure illusa e romanticona, avreste ragione.

E chissà, magari con lui sogno anche la mia prima volta.
Prima di lui, ogni ragazzo che ho incontrato non mi ha mai fatto scattare nessuna scintilla. Al massimo la scintilla della lampadina accesa con la rispettiva idea di fuggire lontano da un caso umano.
L'unico con cui potrei averci pensato oltre a Mirko è stato...

"Milla!", gracchia Claudia dal suo letto mentre tenta di spegnere la sveglia.

Sono le otto, e io sono ancora sotto le coperte. Ero nei miei dolci pensieri dopo una nottata quasi in bianco a rimuginare sui miei dubbi e sulle gioie, quando ecco la mia coinquilina che mi interrompe e continua a cercare di svegliarmi.
Io non le sto rispondendo, solo dopo che impreca ad alta voce inizio a dare segnali di vita.

Lei di risposta si chiude velocemente in bagno.

Quanta fretta! Che le sarà successo?

Non appena tornata in camera comincia a farfugliarmi qualcosa sul fatto di non andare oggi a lezione, ma io sono ancora troppo assonnata per capire qualcosa.

Piano piano mi connetto alla vita reale, e subito mi piomba addosso una conversazione folle su Giovanni, che per me si conclude quando Claudia mi rivela l'età del professore.

Pensavo avesse meno di trentacinque anni, devo dire che li porta molto bene. Ma in tutto ciò ci metterò anni, mesi, una vita intera per accettare che la mia migliore amica abbia una cotta per un quarantenne. Chissà quali complessi paterni la attanagliano...

Detto ciò, una volta mostratole il mio disappunto, vado in cucina a preparare la colazione, e torno ai miei pensieri.

A cosa stavo pensando prima? Ah sì...

La mia prima volta. Prima di Mirko ci avevo pensato veramente solo dopo aver conosciuto...

"Ti prego, Milla", Claudia piomba in cucina implorandomi di aiutarla con Giovanni.

Io per prenderla in giro continuo a guardarla male, facendole credere di essere ancora sconvolta per la questione dell'età (il che in parte è vero), quando in realtà ero già tornata a riflettere sulle mie di questioni...

Dopo averle consigliato di venire a lezione accantonando la vergogna, arriviamo a parlare anche di me. Tra un biscotto e l'altro.

"Credi che sia quello giusto?", mi chiede Claudia dopo aver ricapitolato velocemente.

Non so come, ma la mia amica deve avermi letto nel pensiero, e centra subito il punto.
... O forse sta solo cercando di distrarsi dai suoi enormi problemi fingendosi psicologa...

"Non lo so. Come posso saperlo dopo averci parlato solo tre volte?"

"Per il colpo di fulmine ci vogliono sette secondi, tre volte sono più che sufficienti..."