Take My Body

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[...'cause you brought out the best of me
a part of me I'd never seen...]

All I Want - Kodaline


Le luci continuavano a muoversi al ritmo della musica, i corpi sudati si scontravano tra loro provocando un insieme di figure che dall'esterno potevano quasi sembrare artistiche. Liam se ne stava ad osservare la scena seduto al bancone del bar, sorseggiando uno stupido cocktail preparato in malo modo, aveva voglia di saltare giù da quello sgabello e passare dietro al bancone, preparare qualcosa di veramente originale e far vedere a quei ragazzotti che si aggiravano in quel postaccio cos'era veramente un drink decente.

Aveva addosso ancora l'abito gessato della mattina, aveva avuto un'importante riunione negli uffici della casa discografica e si era fermato in quel posto solo perché non aveva voglia di tornare a casa e starsene da solo e allo stesso tempo non voleva frequentare i soliti posti per non incontrare le solite persone, le solite facce di bronzo che doveva sopportare a lavoro, alle cene, agli aperitivi, che parlavano con lui solo perché aveva un conto in banca con un bel po' di zeri, odiava sentirsi così. Gli succedeva ogni tanto, si abbandonava a quei timori e dimenticava il vero motivo per cui si trovava in quella posizione, lui che amava vivere e cantare.

Si sbottonò i primi tre bottoni della camicia, ignorando il telefono nella sua tasca che continuava a vibrare da più di un'ora ormai, forse doveva avvisare Niall che non sarebbe passato a casa sua ma non ne aveva voglia, voleva fare il ragazzo normale, alzò gli occhi al cielo, si sentiva troppo Zayn in quel momento. Diede un'occhiata in giro, aveva scelto un locale un po' rock metal, sicuramente in quel posto nessuno ascoltava la sua musica o almeno nessuno avrebbe avuto il coraggio di avvicinarsi a lui per paura di essere giudicato. Pff, Liam sbuffò, i ragazzi non avevano più personalità.

Rise, stava parlando come se lui non avesse quasi ventidue anni, ma in fondo aveva vissuto il mondo in un modo diverso rispetto alle altre persone, si era ritrovato a diciassette anni ad essere un modello di vita di tante persone ed era stanco di essere perennemente giudicato dai media anche per uno stupido programma televisivo che guardava raramente.

Venne colpito con una spallata e per poco non si macchiò l'abito, prese un respiro più grande degli altri, gli mancavano le sue canotte e i suoi jeans.

- Non è l'abbigliamento adatto per passare inosservato - sentì quella voce alla sua sinistra e si voltò, scrutò la ragazza che aveva parlato e sorrise. I gomiti appoggiati sul bancone, un semplice paio di jeans e una maglietta a maniche corte, semplice ma carina, la guardò mentre prendeva tra le mani un bicchiere d'acqua dal barista e lo buttava giù.

- Non è il posto adatto per ordinare un bicchiere d'acqua - disse con lo stesso sarcasmo che lei aveva usato poco prima.

La guardò ridere e annuire - Uno a uno, palla al centro - .

Si lasciò sfuggire un sorriso anche lui, il primo di quella lunga giornata andata storta, non sapeva se quella ragazza lo avesse riconosciuto o semplicemente era lì prendersi gioco di lui per essere vestito in quel modo in un locale rock.

Una canzone degli AC/DC rimbombò nell'aria, vide la ragazza cantarne ogni parola, con gli occhi chiusi e la testa a dondolare per mantenere il ritmo, le conosceva anche lui le parole così si ritrovò a cantare, quando la ragazza riaprì gli occhi quel verde intenso gli arrivò alla testa.

- Aspetta qui, non ti muovere - disse e Liam non fece in tempo a replicare che la vide correre via, scosse la testa e tornò a concentrarsi sul bicchiere davanti a lui.

Qualche minuto dopo la canzone sfumò e sentì distintamente le note di Little Black Dress innalzarsi, si irrigidì poi si lasciò sfuggire un sorriso, si voltò verso la console e cercò con gli occhi la ragazza misteriosa, lei che stava facendo lo stesso, due secondi dopo si sorrisero.

Take My Body | Liam Payne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora