I - Il ricatto

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Io e mia sorella abbiamo un bel rapporto

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Io e mia sorella abbiamo un bel rapporto. So che in questo modo, per l'errore di un secondo, ho bruciato completamente il rapporto costruito in 23 anni, eppure... adesso, dopo aver preso una scelta avventata, mi ritrovo davanti a due ragazzi, inginocchiata tra le loro gambe col capo chino. Mi hanno legato i polsi, ma erano ben consapevoli che non avrei opposto resistenza.

Abbiamo soltanto una regola, una che ho chiarito all'inizio, e loro, per quanto sadici – hanno comunque accettato.

"Non devi avere paura, sei stata tu a proporlo."
Annuisco, debole. Non è vero, non l'ho proposto, ma l'ho accettato.
"Non... non avere paura." Sussurra apparentemente rammaricato, il biondo.
"Fate schifo." Ringhio, anche se con un filo di voce.
"Ma tu sei comunque bellissima." Dice velocemente Denny, afferrandomi un seno e massaggiandolo.

Leonardo si sistema meglio, ha gli occhi pieni di inspiegabile compassione, ma la sua mano fa comunque leva sull'elastico dei suoi pantaloni, per abbassarli e scoprire un enorme, davvero grandissimo membro. Ben proporzionato, con tutto al posto giusto, persino i testicoli che cadono come due pesanti sacchetti di carne. Anche se provo vergogna, disagio, una certa claustrofobia a stare nuda davanti a loro in questo salotto vecchio e spoglio ma fortunatamente caldo, non posso che guardare con enorme, ma proprio enorme sorpresa, come Leonardo sia eccellentemente dotato.

Lontano da me, legato e seduto, con un'importante erezione in corso e il volto sofferente, il povero Elia. Tradito dai suoi amici, costretto ad assistere all'umiliante scena, costretto a vedermi ricevete queste cose, dopo le parole che mi ha rivolto. Non sa come comportarsi, chiaramente, ma non manca sul suo viso una nota aspra, rabbiosa.

Lui che non è altro che un bravo ragazzo, un bonaccione come direbbero a Portello. Nonostante sia così carino, Elia è il tipo di ragazzo che non si mette mai in mostra, al contrario ad esempio di un Denny, con il suo carattere espansivo e dinamico. Elia, nonostante sia soltanto un ragazzo nella media in cui molti troverebbero difficoltà nell'individuare i suoi punti forti, è in realtà molto di più.

Tuttavia, come spesso accade spesso per chi vive nella media, i suoi sentimenti lo hanno tradito, prima dei suoi amici, e anch'io, con le mie stesse mani, l'ho gettato in un vortice. Mai avrei immaginato che le cose sarebbero finite in questo modo, perché anche se ho accettato di andare a letto con loro, in cambio del silenzio, non potevo sapere che sotto casa di Denny ci fosse Elia, il quale era stato legato "per scherzo", visto che dovevano portargli una sorpresa.

"Guardalo, si è eccitato subito." Bofonchia Denny, indicando il povero Elia.
Leonardo stringe le labbra preoccupato. "Non ha nessun tipo di autocontrollo."

Il moretto annuisce, sorridendo compiaciuto, mentre tira fuori anche la sua di verga, meno sorprendente rispetto a quella di Leonardo ma decisamente notevole. Presa per i capelli, allora, Denny mi spinge contro la sua intimità e io istintivamente apro la bocca.

In realtà, conosco questi ragazzi da tutta la vita, quello che stanno facendo... è inspiegabile, è vero, ma non riesco ad averne paura. Non hanno alzato un dito su di me e l'unica "violenza" che hanno esercitato è stata quella di legarmi i polsi, dopo che io stessa avevo dato il mio consenso. Per il resto, loro, non l'hanno neanche nascosto.

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