5 capitolo

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5 capitolo

Ashley's pov

"N-no basta ti scongiuro, lo farò, lo farò.
Lasciali o-ora"
La mia voce riecheggia nella mia testa come una mina vagante.

Le mie suppliche erano interrotte da singhiozzi e lacrime.
Tante lacrime,troppe.
Esse somigliano alle acque di fiumi straripanti.

I miei occhi erano arrossati, il respiro faticava ad arrivare.
Sentivo l'ossigeno allontanarsi da me, come se volesse giocare ad acchiapparella.
Ed io stavo perdendo.

Le gambe stavano per cedere, ma ciò che mi teneva in piedi erano i colpi.
Si susseguivano sempre più forti.
Pieni di rabbia,cattiveria e così tanta disumanità da non poterne più vedere la fine.

Lo osservai per un solo attimo in quei pozzi scuri e inospitali, tra i suoi occhi vidi solo fiamme e ferocia mentre tra la sua anima...

Non la vidi.

La campanella mi risveglia dal mio incubo ad occhi aperti.

Fino a poco tempo fa mi risvegliavo urlando, con un attacco di panico o peggio ancora come se nulla fosse successo, e spesso era la peggiore delle mie reazioni.

Ma ad oggi non mi toccano più, zero di zero.
Non puoi danneggiare ulteriormente un bicchiere di vetro già frammentato.

"Giuro che se tra poco svengo sul pavimento, non permette a nessuno di fotografarmi in queste condizioni" la voce di Leonora mi distrae dai miei pensieri troppo ingombranti.

"Vale anche per me" dico con voce assonata e affranta.

Dopo la sbornia di ieri non ricordo assolutamente niente, i miei fratelli mi hanno solo detto che mi sono ubriacata così tanto da pensare che Jack fosse un tipo losco che volesse derubarmi.

Ometto la parte in cui gli ho tirato una ginocchiata tra i suoi gioielli di famiglia.

Io e le mie amiche siamo sedute al solito tavolo, del solito bar, alla stessa ora aspettando le stesse ordinazioni di sempre.
Con l'unica differenza che probabilmente se togliessimo gli occhiali da sole che portiamo tutte, potremmo bloccare la crescita a qualche ragazzino.

Mentre chiacchieriamo del più e del meno, noto due ragazze probabilmente dell'ultimo anno che ci fissano ridacchiando tra loro.
Probabilmente fosse stato un'altra giorno me ne sarei completamente fregata.
Ma dato che oggi sono girata di mio, sono nel mezzo di un post-sbornia, le mie condizioni sono al quanto discutibili e non ricordo assolutamente niente di ciò che è accaduto ieri notte ed odio profondamente questa sensazione di impotenza e senza alcun controllo di me stessa e della situazione in sé, decido di dirigermi verso di loro.

Mi alzo facendo stridere la sedia al pavimento, bloccando le chiacchiere delle mie amiche e in generale i mormorii presenti in sala.
Con passo svelto mi dirigo verso le due ochette presenti a qualche metro da me.

"Crick e Crock illuminatemi, cos'è che vi fa tanto ridere, magari ridiamo insieme." Dico squadrandole dall'alto verso il basso.

"Ah noi? Mmhh...niente solo la tua faccia. Ma dai non prendertela" dicono con una lieve punta di derisione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 02 ⏰

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