Capitolo 27

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DEREK

Avevo mal di testa e non vedevo niente, mi pareva di affogare; era come essere nell'oblio, non capisci se sei sveglio o dormi, se sei vivo o morto.

Vedevo una luce alla fine del buio però, e sentivo una voce: "Derek!"

Ruby, pensai, ma non lo dissi ad alta voce, non ne avevo le forze.

Poi il buio tornò a chiamarmi e tutto scomparve di nuovo.

RUBY

Mi parve di sentirlo, un sussurro biascicato, ma pensai di essermelo immaginata.

Mi girai e guardai Arya: "Dai, so che ne hai la forza. Ritrasformati"

Lei mi fissò con quelle pozze che sembravano oro fuso, ma sentivo che la sua forza la stava abbandonando. Ogni secondo che passava i suoi occhi si schiarivano sempre di più, fino a che, io non resistetti più. Scoppiai in lacrime "Arya... Per favore. Non abbandonarmi pure tu. Se ne vanno sempre tutti. Ti scongiuro."

Lei mi guardò e poi, piano, iniziò a restringersi, le zampe tornarono quattro e le code divennero una.

Davanti a me ricomparve quel piccolo cucciolo tigrato che era Arya.

Però la ferita sul collo continuava a sanguinare e così andai in camera a prendere ago e filo.

Dopo aver disinfettato il tutto, mi avvicinai ad Arya e sistemai come potevo la ferita. Lei, per fortuna, rimase ferma tutto il tempo senza lamentarsi una sola volta. Probabilmente era così stanca che non sentiva nemmeno il dolore dell'ago.

Ero riuscita a salvarla... Però aveva perso comunque molto sangue e non sarebbe guarita molto presto.

Così cercai di ricordarmi quello che mi raccontava sempre Lucy sulle canzoni di guarigione e cercai di intonarne una; il taglio iniziò a rimarginarsi diventando sempre più piccolo e al suo posto comparve una cicatrice color robbio.

Sinceramente ho ricordi abbastanza confusi di quello che accadde dopo... misi Arya nel suo trasportino, preparammo i bagagli molto in fretta e poi iniziammo a correre su per le scale.

Settimo piano, sesto piano... quarto piano... piano terra.

Uscimmo dalla porta e esattamente in quel momento Isabelle tirò un urlo.

Io e Jughead ci girammo in contemporanea, guardandoci intorno per capire cosa aveva spaventato Belle in quel modo.

Di fronte a noi c'era l'Alfa Connor; trasformato, e non ci guardava per niente in modo amichevole. Anzi, aveva un'aria abbastanza tirannicida.

So che essendo una principessa avrei dovuto comportarmi da guerriera e cose così, però dietro di lui c'erano almeno altri venti lupi e Drasland che facevano veramente paura.

Feci solo una cosa "Ragazzi... Correte."

Iniziammo a scappare come dei razzi ed eravamo quasi arrivati fuori dalla spiaggia quando mi resi conto che stavano uscendo dei lupi anche dal bosco.

Ci circondarono... non vedevo più l'Alfa, ma mi resi conto che anche volendo non saremmo riusciti a fuggire; almeno, non tutti interi. Era un'impasse. Qualsiasi cosa noi avessimo fatto, ci saremmo fatti molto, ma molto male.

Connor uscì dal bosco e ci venne incontro: "Dove pensavate di andare?"

"A salvare Derek." Risposi io, fingendo di essere tranquilla.

"Ma ragazzi, dai, era un assioma... Comunque, io pensavo foste più intelligenti... Pensavate davvero che vi avrei fatti uscire? Qua non esce nessuno. Ho fra le mani le tre persone più ricercate nei mondi. Ho la futura regina di Lancedes -sulla quale io dovrei governare- nonché principessa di Dragolmir. Il principe ereditario di Vauntid. E..."

"Aspetti! Perché Isabelle dovrebbe essere ricercata?" chiesi io.

"Ahhhh... Quindi la signorina Debussy non vi ha detto niente? Isabelle Madeline Corrine Debussy è ricercata in tutta Europa per essere scappata di casa, e in America per aver ucciso la sua famiglia."

The Pendant of Werewolf's QueenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora