<Si si Kiri, cercherò di esserci !>
<Sarebbe anche ora amico, qua non ci vediamo da quando andavamo alla UA, mica sarai diventato troppo famoso per noi eh>
<No ma che! Allora a domani>
<Ah, Midoriya è successo qualcosa tra te e Bakugo?>
<Di che parli?>
<Ah no, niente. Allora a domani!> il rosso chiuse la telefonata congedando il suo amico sul posto facendogli chiedere il perchè di quella domanda.
Certo, non aveva più visto Katsuki da quando andavano insieme alla scuola per eroi, neanche per la città l'aveva mai incontrato durante la ronda e neppure durante le missioni, era già passato un anno ormai.
C'era anche da dire che cercava di evitare in tutti i modi di avere un qualche tipo di contatto con lui, ai grandi schermi della città erano passati più volte i video delle sue missioni concluse ma anche gli scandali delle sue frequentazioni e la cosa lo continuava a lasciare amareggiato e a disagio anche se, a dirla tutta, quando si ritrovava a casa, da solo con la mente che vagava e la mano tra i pantaloni, non riusciva a levarsi l'immagine di lui a petto nudo che lo sovrastava e baciava con ardore.
Ma ovviamente sarebbe sempre e solo rimasta una fantasia da chiudere in qualche cassetto perchè si, Izuku era innamorato da anni di Bakugo ma era cosciente che l'altro non avesse gli stessi gusti visto che usciva solo con donne, quello che provava poteva rimanere solo nella sua mente e nel suo cuore ormai chiuso a chiave.
Fortunatamente il biondo non prendeva mai parte alle uscite con i compagni quindi poteva partecipare senza avere ansie inutili e il giorno dopo sarebbe stato di riposo così ne avrebbe approfittato per bere senza troppi problemi.
<Ehi Deku andiamo.> la brunetta al suo fianco gli sorrise in modo dolce e lui annuì seguendola per la strada, quel giorno era di ronda con la sua amica e alzò lo sguardo verso il cielo per osservarlo. Era una bella giornata, con poco vento e l'aria calda delle prime giornate di primavera.
<Senti, ti ha chiamato Kiri ?> domandò lei pensierosa dopo poco mentre salutava con la mano una passante contenta di vederla di pattuglia, il verdino gli camminava a fianco con il mantello giallo del costume che svolazzava e i bambini si giravano a guardarlo affascinati e con gli occhi trasognanti.
<Si, perchè?>
<Allora ci sarai vero? Gli altri non ti vedono da tanto e ci tenevano che andassimo tutti.>
<Si si Uraraka, già gli ho confermato la mia presenza.> lei prese colore sulle guance e si passò una mano tra i capelli guardando avanti a loro.
<Ne sono contenta, penso che ne hai proprio bisogno.>
Nella mente gli passò l'anno precedente in cui si era letteralmente buttato sul lavoro accettando ogni tipo d'incarico pur di non stare a casa a pensare, voleva rimanere solo ed esclusivamente focalizzato sul suo obiettivo di diventare uno dei migliori eroi e sperava di aver intrapreso la strada giusta vista la sua posizione nella classifica che lo vedeva come numero due, il primo posto era occupato da quello che era stato il suo eterno rivale ma sapeva che prima o poi l'avrebbe raggiunto così da sentirsi finalmente all'altezza di camminargli a fianco senza timori.
Il turno passò in fretta come anche la serata in cui non fece in tempo a tornare a casa da crollare letteralmente sul letto privo di forze dopo aver fermato due ladri e un uomo con un quirk di fuoco abbastanza fastidioso.
Il giorno successivo, dopo aver lavorato, si era addormentato sul divano senza neanche cambiarsi, aveva un sacco di sonno arretrato e i doppi turni non erano mancati nell'ultimo mese. Quando si era svegliato, un paio di ore prima della cena, si era osservato allo specchio non sapendo neanche come guardare quella figura riflessa.
Aveva le occhiaie e la barba da fare e almeno sulla seconda poteva porre rimedio mentre sui suoi capelli era ormai un caso disperato visto il disordine che si ritrovava in testa. L'unica cosa che lo rendeva fiero era il suo fisico tonico e asciutto, aveva messo su massa muscolare visto l'allenamento a cui si sottoponeva ogni giorno e i vestiti adesso gli risultavano molto più aderenti mettendolo in mostra senza però esserne troppo convinto.
Aveva indossato una semplice maglietta bianca a maniche corte, una felpa blu e dei pantaloncini neri con le scarpe da ginnastica sotto, preso il portafoglio e le chiavi di casa ed era uscito per raggiungere gli altri al locale vicino.
Ormai abitava da solo da quando aveva trovato l'appartamento vicino all'agenzia per eroi in cui lavorava e Inko gli raccomandava sempre di passare da lei e di mangiare abbastanza, era una madre fantastica che sentiva quasi tutti giorni anche solo per messaggio visto l'ottimo rapporto che avevano.
<Ehi Deku ce l'hai fatta !> Denki gli fece cenno con la mano dal tavolo in cui si ritrovavano invitandolo ad avvicinarsi, i suoi occhi verdi scandagliarono il posto senza incontrare la folta chioma del biondo e tirò un sospiro di sollievo rilassando immediatamente i nervi.
Prese posto vicino ai suoi ex compagni, c'erano quasi tutti tranne Mineta, Aoyama, Koda e Shouji che erano probabilmente di turno.
Si sedette tra Todoroki e Ochako e Kirishima di fronte a loro non perse tempo per riempirgli il bicchiere di birra, era contento di aver partecipato e osservò il tavolo sorridendo e notando come i suoi amici fossero cambiati di poco, avevano mantenuto tutti lo stesso spirito e la cosa lo rincuorò.
<Facciamo un brindisi!> propose Kaminari già su di giri per i bicchieri bevuti ondeggiando da una parte all'altra sotto gli occhi del rosso che lo teneva per un braccio con fermezza.
<Che cazzo.> una voce familiare gli face mancare il respiro e il suo cuore perse un battito, si girò ritrovando Bakugo in piedi vicino alla porta del locale. Era vestito con una camicia nera alla coreana con le maniche rigirate che definiva perfettamente ogni centimetro del suo corpo atletico e dei jeans dello stesso colore con una giacca di pelle. Spostò la testa di lato guardando tutti i presenti, poi si avvicinò e Midoriya trattenne il fiato come se non ci fosse più aria nella stanza iniziando a torturarsi le mani e abbassando lo sguardo sul suo bicchiere.
<Vieni amico, ti ho tenuto il posto.>
Per qualche strano motivo se lo ritrovò di fronte e i loro sguardi s'incrociarono per poco, giusto il tempo di far arrossire Izuku che prese il suo bicchiere tracannandolo in un solo sorso sentendo subito la testa pesante.
<Tsk.> sentì provenire dal biondo che distolse lo sguardo da lui mentre i suoi due amici alzavano di nuovo i calici per brindare.
<E' vero non ci siamo tutti ma per una volta mancano pochissime persone, grazie per essere venuti tutti ragazzi!> i bicchieri tintinnarono e tutti mangiarono e beverono senza riserve, il verdino si sentiva degli occhi rubino addosso e il fatto che stesse bevendo senza darsi una regolata non aiutava minimamente il suo stato mentale.
<Insomma amico, stai ancora uscendo con quella tipa?> Denki curioso poggiò una mano sulla spalla di Katsuki e gli occhi del verdino seguirono quel gesto più di quanto avrebbero dovuto.
<No> secco e veloce.
<Ma si può sapere perchè sei così fortunato con le donne ma non riesci a far durare una relazione ?>
<Tsk.> nessuna risposta proprio come immaginava, alcune volte era così riservato che anche i suoi amici mettevano in dubbio il valore che dava alle relazioni.
<Amico veramente, scappano tutte.> sospirò il rosso.
<Nessuna è all'altezza> il suoi occhi rossi come il fuoco guizzarono subito verso quelli smeraldo e Izuku dovette distogliere lo sguardo girandosi, provando ad intavolare una conversazione con il suo amico bicolore.
<Ehi Midoriya tu invece? Ti vedi con qualcuno?> gli domandò Shoto un pò brillo, di solito non oltrepassava il limite delle domande troppo personali e quello era il segnale per capire che aveva alzato anche lui il gomito.
<Ehm...> non sapeva cosa rispondere o come rispondere nel modo più giusto.
<No Todoroki, non m'intessa ora come ora.> lui tracannò un altro sorso e Momo gli si avvicinò levandogli il bicchiere di mano parlandogli a bassa voce.
Ancora poteva sentire quegli occhi rubino su di sè percependo la propria temperatura alzarsi pericolosamente decidendo di levarsi la felpa che indossava vista la temperatura serale più bassa.
<Comunque ho visto il servizio fotografico che hai fatto Bakugo, mi devi passare la scheda che fai in palestra!> gli urlò Sero poco distante.
Il biondo rispose con un leggero movimento di assenso della testa che equivaleva a un "come ti pare".
Con il tempo avevano tutti capito come interpretarlo nel migliore dei modi visto che odiava dare troppe spiegazioni cosa che inizialmente aveva creato molti dissensi e disguidi nella loro classe fortunatamente superati grazie al suo intelletto e alla caparbietà che lo accompagnavano.
La mente di Izuku era ormai andata in tilt sentendo del parole del compagno corvino facendo vagare la mente alle foto che aveva visto online che lo ritraevano in pose e atteggiamenti provocatori.
La serata trascorse tranquilla anche se si ritrovò più volte gli occhi rubino presi a fissarlo, non si erano rivolti neanche una parola e minuto dopo minuto non aveva idea di cosa fare, se interagire o scappare dalla stanza ma nel dubbio continuava a bere come anche il ragazzo che aveva di fronte.
Ad un certo punto si erano ritrovati la metà a quel tavolo, chi per impegni chi per lavoro, sarebbe voluto andare anche lui ma Uraraka continuava a trattenerlo per il braccio ripetendogli di divertirsi e stare con loro viste le poche volte in cui si vedevano, gli sorrise felice delle preoccupazioni dell'amica.
Era probabilmente ubriaco quando si accorse di avere Bakugo a fianco che gli stava mettendo un braccio sulla spalla puntandogli uno sguardo indagatore, era senza parole e a bocca aperta per quel gesto inaspettato.
<Ehm... Kacchan ?>
<Allora hai deciso di parlarmi Deku.> disse sprezzante.
<Non ti stavo ignorando.>
<Ma neanche il contrario.> la sua mano del biondo si spostò dalla spalla fino al fianco stringendolo appena e facendogli prendere colore sulle guance, per fortuna avrebbe potuto dare la colpa all'alcol.
<Cosa stai-> Izuku venne subito interrotto da Katsuki che gli parlò sopra senza farsi troppi scrupoli.
<Stai uscendo con qualcuna?> Bakugo aveva l'alito pesante di chi aveva bevuto troppo, si stava passando la mano tra i capelli per poi poggiare il gomito sul ginocchio tenendosi la testa con la mano osservando la sua reazione attento.
<No.> rispose senza troppi problemi alzando un sopracciglio, non capiva il perchè della domanda sulla sua vita sentimentale, Midoriya si spostò leggermente cercando di prendere un pò di distanza da quel contatto soffocante ma il biondo non era della stessa idea allungando la mano e attirandolo nuovamente vicino a sè serrando la presa.
<Dove pensi di andare?>
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Cercami ancora
FanfictionDopo essere uscito dalla UA, Izuku si è buttato a capofitto nel lavoro passando da una missione all'altra senza un'attimo di pausa, non vede Katsuki da un'anno dopo aver cercato in tutti i modi di evitarlo fin quando non viene invitato a una cena tr...