CAPITOLO 27

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!!ATTENZIONE!!
Quando vedrai " . . . " inizierà una scena forte, il
TW è il cibo, se sei sensibile a questo argomento riprendi a leggere alla fine delle " . . . "

Sono passate più o meno due settimane da quel giorno. Non ho più visto Sebastian, non è venuto a scuola, non mi ha scritto né chiamato. È stato solo sesso.
È questo che mi ripeto ormai da giorni.

Non parlo più con Lucas e mi sono buttata a capofitto sullo studio. Sembra banale da dire, ma io ci speravo, speravo che almeno quel che abbiamo fatto avrebbe significato qualcosa.

Sei un illusa, Amelie, è stato solo sesso.

Lo so, solo sesso, niente di più. A volte i bei momenti, le sensazioni, l'eccitazione e l'emozione ti portano a fare atti di cui poi ti penti.

Non mi sono abituata subito alla sua assenza. I primi giorni l'ho addirittura chiamato, magari stava male, gli è successo qualcosa, per me sarebbe stato più facile da accettare. Ma lui non mi ha mai risposto, né visualizzato.

Ormai è ottobre e il matrimonio di mia zia si avvicina. Ad un certo punto, la voce della professoressa mi riporta alla realtà. «Bene ragazzi, potete andare.» Mi alzo ed esco dalla classe.

«Amelie, possiamo parlarne, ti prego.»
La scuola è così grande eppure Lucas trova sempre il modo per rintracciarmi. Vuole parlarmi a tutti i costi, ma onestamente non ho avuto nemmeno la forza di ascoltarlo.

Mi giro lentamente, sbuffo e resto zitta, lì davanti a lui. «Non so cosa ti abbia raccontato Sebastian, ma non...» lo blocco; ha nominato Sebastian, ha nominato il ballo, ha nominato tutto ciò che voglio dimenticare.
«Lucas, non ho voglia di parlare di quello che è successo. A quel ballo volevano letteralmente comprarmi», faccio una risatina amara.
«E non cercare di convincermi, non sprecare forze.» Chiudo lì il discorso, mi rigiro e inizio nuovamente a camminare.

«Amelie, tu mi piaci!» La sua voce arriva diritta alle mie orecchie, mi blocco sul posto e resto immobile per qualche secondo. «Mi sei piaciuta fin da subito», aggiunge. Lo sento sempre più vicino, ma perché le sue parole non suscitano in me emozioni?
«Non so che dirti», sono sincera. Non ho parole da dirgli, non so come rispondere a questa dichiarazione improvvisa.

«Stai davvero con lui...?» Mi chiede con voce incerta. Non gli rispondo, mi affretto solo ad uscire dall'università e in pochissimo tempo sono già a casa.

. . .

Sono seduta davanti alla dispensa, voglio mangiare ma devo resistere. Mangia solo un biscottino. So bene che quel "biscotto" si sarebbe trasformato in un pacco di biscotti. Ma per me è l'unico modo per sfuggire dai miei pensieri.

Allungo lentamente la mano verso il pacco di biscotti, ne prendo uno e lo avvicino alle labbra, le briciole restano attaccate. Un sospiro, poi un altro. Faccio il primo morso.

Ripenso a tutto, al matrimonio molto probabilmente sarò sola, mi sono concessa a Sebastian e lui è sparito senza darmi nessuna spiegazione, Lucas si dichiara.
Sono in confusione, vorrei solo urlare e liberarmi, liberare la mente da tutte quei ricordi.

Le notti sono volate troppo velocemente, quel buio, quel silenzio e il ricordo del mio respiro lieve.
Mi alzo e apro la finestra l'aria accarezza il mio volto, mentre le lacrime iniziano ad abbandonare i miei occhi ormai rossi. Scivolo nuovamente a terra.

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