Bill Kaulitz

38 4 0
                                    

l'unico modo era quello di entrare dalla finestra, c'era una finestra aperta, che portava in una stanza di una paziente.

Brit:«sei sicuro?»
Bill:«vuoi rivedere tua madre o no?» annuii
Bill:«bene, allora fallo, è rischioso, ma ne varrà la pena»
Brit:«va bene»

entrai dalla finestra, fortunatamente la paziente dormiva;

Brit:«sshhh»

Bill annuii, ed entrò anche lui, ma come sempre doveva sempre combinare qualcosa, e inciampò su un tubo;

Bill:«cazzo...»
Brit:«Bill sei inciampato sul tubino, questo serve per trasportare il sangue, sei stupido?»
Bill:«è stato un incidente, shh»

Annuii e appena raggiunsi la porta, abbassai la maniglia e sbirciai fuori.
Via libera, così feci segno a Bill di uscire, sempre facendo piano e di chiudere la porta una volta usciti.
Uscii prima io, e poi Bill, chiuse la porta piano piano e ci dirigemmo verso un dottore che trovammo davanti a noi.

Brit:«per caso Vanessa Clark, sta in questo corridoio?»
«oh no, sta al 5 piano, stanza numero 67»

mi si brillarono gli occhi e annuii, presi Bill e ci dirigemmo nell'ascensore, premetti due volte il pulsante e appena la porta si aprii, entrammo io e Bill, schiacciai sul pulsante in chi era presente il numero 5, le porte si chiusero e l'ascensore salì.
Con la coda dell'occhio guardai Bill, ero innamorata persa di lui; ad un tratto le porte si riaprirono, uscimmo e iniziammo a cercare la stanza 67.

Brit:«allora... stanza 67... 67! eccola lì»

bussammo ma nessuno rispondeva, così decidi di bussare una seconda volta, ma niente;
Bill:«apri, forse non c'è nessuno»

Aprii e vidi una donna sdraiata sul lettino, chiusi la porta dietro di noi e mi avvicinai alla donna, sorrisi vedendo che era mia madre, mi scese una lacrima, la guardai e le diedi un bacio sulla fronte.
Piano piano aprii gli occhi, e i miei si illuminarono di gioia.

Bill si commosse vedendo la scena e sorrise.
Si avvicinò piano piano e strinse la sua mano.

Quando aprii gli occhi, li spalancò e sorrise, ricambiai il sorriso e la abbracciai, cercando di essere delicata, e notai che le scese una lacrima, la asciugai con il mio dito, le accarezzai la guancia e le sussurrai:«come stai»

Lei rispose dicendo:«non saprei...»

Appena Bill si avvicinò lei sorrise, e si chinò per salutarla dando un altro piccolo bacio sulla guancia.

Brit:«cosa hai fatto, perchè sei ridotta così» lei sorrise solamente, e ciò mi preoccupava molto.

Vanes:«non so il motivo, ma ti prometto, ti prometto che appena uscirò da questo ospedale, passeremo tutto il tempo che mi rimarrà, insieme, non importa se poco o meno, passerò tutto il tempo che rimarrà con te»

sentendo quelle parole il cuore mi si spezzò, non sapevo cosa dire, sapevo prima o poi quel momento sarebbe arrivato, ma non ero pronta, nonostante lo sapessi.

Brit:«no... perchè dici questo, non dirlo...» mentre iniziai a piangere.

Vanes:«non piangere, prima o poi arriverà il momento di ognuno di noi, non c'è nulla per cui temere, io non sparirò, starò sempre a contatto con te, ma sarò lontana, molto lontana, e... vicina allo stesso tempo»
Brit:«lo so... ma non sono pronta a ciò, tu non puoi lasciarmi, non puoi farlo...»
Vanes:«mi spiace, non sono io che ho scelto questa meravigliosa fine...» intrecciò la sua mano con la mia e sorrise.

Bill intanto si emozionò e gli scese una lacrima anche a lui.

Nel mentre entrò un infermiera, che poggiò una serie di fogli sul tavolino, ed uscii.

IL DESTINO NON AVVIENE PER CASO~ TWINSKAULITZDove le storie prendono vita. Scoprilo ora