Capitolo 5: I Succhia Sangue

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Si era fatta mattina ed eravamo già in viaggio, per fortuna non avevamo ancora incontrato delle ombre e sono felice di non averlo fatto. Possedevo il pezzo di mappa che era conservato nel regno di Phiria, ciò significava che ne mancavano altri cinque e non avevamo tempo da perdere.

Il regno più vicino a noi era quello delle sanguisughe, ovvero io le chiamavo così ma il loro nome originale è vampiri. Li odiavo, non erano altro che gentaglia ricca che non faceva altro se non bere sangue e vantare il loro regno per essere i re della notte, erano ricchi,lussuriosi avevano case enormi e nessuno di loro sapeva cosa significasse la povertà. Razziavano i villaggi che trovavano sotto il loro regno e rendevano gli umani il loro cibo personale. Purtroppo per quanto odiassi quella popolazione dovevo andare a prendere il pezzo della mappa e l'avrei fatto a costo di dare fuoco alle loro case e usare l'aglio per scacciarli via.

-Qual è la nostra prossima tappa?- mi chiese Alan

-Il regno delle sanguisughe, è il più vicino- gli risposi infastidita solo al pensiero di dover entrare dentro il loro regno.

-Delle cosa?- chiese Alan non sapendo a cosa mi riferivo,

-Il regno dei vampiri- gli risposi -Dobbiamo avere gli occhi aperti, quei maledetti ci mettono un secondo ad ucciderti, sono più forti e più veloci di noi,ma penso che tu non avrai problemi. L'arma più potente contro i vampiri oltre il sole è l'argento, questo può procurargli ferite che non riescono a curare tanto facilmente e dato che tu sei interamente coperto dall' argento sarai al sicuro- ancora mi chiedevo come facesse ad indossare un' armatura così ingombrante e pesante.

-E tu invece? Non hai niente di argento- mi chiese e ovviamente aveva ragione, non avevo niente di argento se non la mia spada e il mio coltello.

-Non preoccuparti per me, non è la prima volta che vado lì dentro- gli risposi, mentre il regno dei vampiri si faceva sempre più vicino.

-Cosa?! Sei già stata lì?!- mi chiese stupito Alan,

-Purtroppo si, ci sono stata un paio di volte, ho anche aiutato il re dei vampiri- gli risposi.

-Sul serio?!- fu l'ultima cosa che riuscì a dirmi Alan, prima di trovarci davanti alla barriera.

Eravamo alle porte e come ricordavo c'erano vampiri ovunque che ci squadravano da cima a fondo, quando mi avvicinai alla sanguisuga che si occupava dell'accesso al regno e gli dissi guardando nelle sue iridi rosse fuoco
-Abbiamo urgenza di parla al re, è una questione delicata-

I due vampiri che erano alle porte si guardarono tra di loro soffocando una risata prima che uno di loro parlasse.

-Di qui non si passa, girate e andatevene- mi disse uno.

Sapevo che sarebbe finita così. Alzai la manica della mia camicia nera e gli feci vedere un simbolo che a poco a poco mi spuntò sulla pelle.

Il succhia sangue stupito mi disse -Prego, il re vi aspetta- poi si voltò e tornò al suo lavoro.

Mi risistemai la manica e mi diressi verso il palazzo reale con a fianco Alan che mi guardava stupito.

-Come hai fatto, credevo che avremmo dovuto tornare indietro- mi chiese non capendo cosa avessi fatto per farci passare.

-Segreti del mestiere-gli risposi, dopotutto non avrebbe dovuto sapere ogni cosa.

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