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Katsuki aveva una mano poggiata vicino alla porta con cui si sosteneva, i capelli tutti arruffati e bagnati come anche i suoi vestiti, Midoriya non aveva minimamente prestato attenzione al ticchettio della pioggia sulle finestre.
Aveva un'espressione indecifrabile in viso mentre lo fissava con i suoi occhi rosso fuoco, piccole goccioline cascavano dai suoi capelli, altre seguivano le linee del suo viso passando dalla fronte agli occhi per poi passare sulle labbra e poi fin giù cascando sotto il mento facendo incantare per un attimo Izuku, non sapeva descrivere cosa stava vedendo se non come la cosa più erotica che aveva mai visto.
Cercò di riassestare la mente riprendendo coscienza di ciò che stava accadendo, domandandosi il perchè quel biondo che cercava di evitare in tutti i modi stesse proprio fuori la sua porta.
<Ka...cchan... Che ci fai qui?>
<Deku....>
<Ti rendi conto di che ore sono?> Bakugo lo squadrò dalla testa ai piedi sembrando per un attimo più lucido.
<E tu ti sei accordo di ciò che hai addosso?> ovviamente la risposta era no, non aveva ragionato di aver aperto la porta con solo quell'asciugamano.
<E quindi?> era a disagio ma cercò con tutto se stesso di sembrare sicuro di sè sostenendo il suo sguardo.
<Apri sempre così la porta?> alzò un sopracciglio soffermando quegli occhi rubini sul suo petto, come per istinto Midoriya strinse le braccia.
<Non vedo il problema.> lo osservò a fondo capendo dopo poco le condizioni del ragazzo che aveva di fronte.
<Sei ubriaco.> Izuku si passò una mano tra i capelli in modo nervoso.
<E tu mezzo nudo.> inevitabilmente arrossì cercando di tossire leggermente per non farlo notare.
<Ti sei almeno accorto di avere i vestiti zuppi?> il suo pianerottolo si sarebbe sicuramente allagato.
<Irrilevante.> rispose il biondo secco, il verdino non sapeva come comportarsi.
<Cosa ci fai qui?> provò a domandare nuovamente.
<Fammi entrare, ho il telefono scarico.> più che una richiesta era un ordine e non riusciva a muovere un muscolo scioccato com'era.
<Cos-> lo spintonò leggermente varcando la soglia di prepotenza richiudendo la porta dietro di se e poggiandoci la schiena osservandolo dalla penombra della stanza, c'era solo la piccola luce della cucina accesa.
<Quindi questo è l'appartamento del nerd.> buttò per terra il giacchetto di pelle zuppo lasciando anche scarpe e calzini, si muoveva ciondolando leggermente sembrando quasi buffo per quanto provasse a risultare lucido.
Il suo cuore batteva ormai all'impazzata e non avrebbe mai dovuto permettergli di entrare e invadere quel posto solo suo ma non poteva neanche cacciarlo in quelle condizioni e con quel tempo. Prese un lungo respiro raccogliendo una maglietta vicina indossandola, ai pantaloni ci avrebbe pensato appena li avrebbe trovati vista la confusione.
<Ehm... scusa il disordine, non mi aspettavo... ospiti> calcò l'ultima parola puntandogli gli occhi contro. Senza il cappotto a coprirlo Izuku poteva osservare con precisione la maglietta bagnata a maniche corte nera che lo fasciava completamente mettendo in risalto anche il più piccolo muscolo del suo corpo facendolo deglutire a fatica cercando di ripetere a se stesso di non avere pensieri strani visto che non trovava i benedetti pantaloni.
Il biondo avanzò piano verso di lui sfilandosi anche i restanti vestiti che aveva rimanendo solo in boxer studiando l' espressione del verdino completamente imbarazzata e sgomenta mentre distoglieva lo sguardo a disagio, riusciva a sentire la sua mente lavorare come se fosse il rumore di un treno.
Gli era così vicino che riusciva quasi a sentire il respiro su di se fin quando Bakugo parlò piano.
<Il bagno.> la voce roca e profonda.
<Eh?> era troppo frastornato per capire.
<Il bagno.> ripetè alzando di poco la voce sospirando.
<Segui il corridoio, la prima porta a destra.>
Neanche gli rispose, Izuku lo guardò camminare solo in intimo beandosi di quella vista per poi osservarlo sparire nella stanza.
Appena sentì il rumore della doccia si sedette sul divano tenendosi la testa tra le mani, era nel panico, una situazione che non aveva minimamente previsto gli era piombata a casa e sopra tutto in quelle condizioni. Cercò di essere razionale valutando di farlo riposare da lui per quella notte solo perchè era ubriaco e non se la sentiva di lasciarlo uscire visto come stava, era pura gentilezza, niente di più.
Raccolse i vestiti del biondo per poi buttarli nella lavatrice, la mattina seguente avrebbe avuto tutto asciutto e se ne sarebbe andato lasciandolo in pace e lui sarebbe tornato a ignorare la sua esistenza come aveva fatto in quell'anno precedente.
Sentì l'acqua richiudersi e la porta schiudersi dopo poco riuscendo a scorgere la figura di quell'uomo esageratamente attraente completamente nudo. Si maledisse internamente cercando di alzarsi e comprendere se ci fosse qualche tipo di problema visto che lo guardava con le braccia conserte e un sopracciglio alzato ignorando il fatto di non avere nulla addosso.
<Deku>
<S-si?> si sentì avvampare completamente a quella vista.
<L'asciugamano.> una semplice parola e Izuku scattò subito cercando cosa gli aveva chiesto sperando di non sembrare troppo strano e impacciato, era stato stupido a non pensarci e dopo poco glielo portò voltandosi velocemente.
Katsuki lo afferrò al volo facendolo voltare finendo più vicino di quanto pensasse, Midoriya avrebbe voluto tenere lo sguardo basso ma avrebbe guardato ciò che sta evitando fin dall'inizio quindi puntò i suoi smeraldi in quelli rubino dell'altro aspettando che parlasse.
<Posso... dormire qua stasera?> il biondo aveva la voce titubante e incerta.
<Si certo, mica ti lascio tornare a casa in questo stato. Ma come ti viene in mente di bere fino a neanche accorgerti di essere venuto a casa mia, forse hai qualche tipo di problema con l'alcol cioè non ti sembra-> Bakugo gli lasciò il braccio tornando nel bagno e chiudendo la porta dietro di se facendolo rimanere solo a riflettere, poi decise di tornare in cucina e prepararsi quella benedetta tisana dopo aver finalmente ritrovato i pantaloni in camera.
Gli portò anche un cambio sperando fosse della sua misura risultando ovviamente stretto ma il biondo non aveva proferito parola, sopra tutto quando aveva visto anche i boxer tra i vestiti.


Katsuki si era andato a sedere di fronte a lui tenendosi la testa, Izuku gli porse una tazza guardando fuori la finestra la pioggia che diventava più debole con il passare del tempo sentendo una certa intimità in quella vicinanza. Sorrise osservando il contenuto della tazza per poi poggiarla vuota nel lavandino incamminandosi verso la sua stanza fermandosi di colpo.
<Non lavori domani?> domandò il verdino dubbioso.
<Pomeriggio.>
<Allora buonanotte.>
Rimase qualche secondo a riflettere in silenzio per poi dirigersi verso la sua camera crollando dopo poco dalla stanchezza, finalmente la tisana aveva fatto effetto anche se nei suoi sogni continuava a ripensare a quegli occhi rosso fuoco che si era ritrovato davanti quando aveva aperto la porta, quello sguardo che lo fissava con ardore e istinti quasi animaleschi che non riusciva a comprendere a pieno e che l'avevano fatto svegliare con un dolore pulsante tra le gambe.
<Perchè tutte a me questi giorni...> borbottò piano accendendo il telefono e trovandosi diverse chiamate a cui non aveva mai risposto.
Anche Inko lo aveva contattato mandandogli un messaggio caloroso in cui gli diceva che lo aspettava visto che era passato un pò da quando si erano visti, sorrise affettuoso per quelle parole decidendo di alzarsi dopo essersi accertato che la situazione fosse sotto controllo.
Aveva aperto la finestra inspirando a fondo quell'odore di terra bagnata che aveva l'aria dopo quella notte, l'aria si era rinfrescata e a quell'ora tirava una leggera brezza.
Prese una felpa e aprì la porta dirigendosi in salone osservando la stanza vuota.
Bakugo se n'era andato.

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