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Per tutta la mezza giornata i due ragazzi erano rimasti nella loro camera fino a quando Taehyung stanco non uscì e cercò uno dei due mafiosi, nella sua vita il biondo aveva sempre fatto tutto quello che amava, prima suonare il sax, poi la chitarra e per finire aveva scoperto dopo essere stato spinto da Hoseok che amava molto cantare facendone persino il suo lavoro e mai aveva osato mancare se non solo quando era nato il figlio del suo amico...
Si trovò a girare mezza casa fino a quando non sentì le loro voci provenire da una stanza, forse era lo studio di Yoongi visto che non l'aveva mai vista.
"Allora si può sapere perché li hai minacciati?"
"Perché devo dirtelo?"
Per fortuna la porta era aperta appena e Taehyung poté sbirciare notando che Jimin era di spalle con le mani poggiate sulla scrivania che copriva Yoongi, dai toni sembrava che il castano fosse arrabbiato con il corvino.
"Yoon sai bene che so quando mi nascondi qualcosa... Che cosa sai?"
"Jimin per una buona volta non ti intromettere... Continua a giocare con loro e lascia il resto con me..."
Quell'ultima frase non sapeva per quale motivo ma ferì il biondo, però alla fine non doveva sentirsi dispiaciuto per ciò visto che lo sapeva benissimo che erano solo giocattoli per loro, ma forse una piccola parte molto in profondità sperava che un pochetto ci tenessero a loro, sospirò non volendo sentire più le loro parole e bussò alla porta, entrò guardando i due che subito posarono lo sguardo su di lui chiedendosi cosa avesse sentito.
"Cosa vuoi?"
"Volevo chiedervi se potevo andare al locale... Devo lavorare..."
Jimin si poggiò alla scrivania incrociando le braccia al petto guardandolo con un sopracciglio alzato.
"Cosa del fatto che siete i nostri giocattoli non ti è chiaro?"
"Anche se siamo dei giocattolini questo non vuol dire che non dobbiamo fare più un cazzo... Amo cantare e amo il mio lavoro quindi vado a lavoro..."
Il biondo gli diede le spalle e uscì dall'ufficio sbattendo apposta la porta gesto che fece innervosire Yoongi ma non si mosse da lì.
"Tsk... Manda qualcuno a seguirlo..."
"Vado io... Ho bisogno di uscire un pò... Vedi che se lui esce ce l'altro giocattolino..."
Jimin gli mandò un bacio volante per poi lasciare lo studio andando in camera sua per cambiarsi, nel mentre il moro sbuffò aprendo un cassetto della scrivania tirando fuori la cartellina dei ragazzi continuando a leggere.
"Tsk... Poi mi dice perché li ho minacciati... La puzza di spia si sente lontano un miglio..."
Disse prendendo il suo bicchiere di whisky bevendone un sorso.
Taehyung una volta tornato in camera sua si era messo un pantalone nero e sopra una camicia rossa completando con un gilè nero e sopra una giacca lunga sempre nera... Per fortuna anche se li trattavano come giocattoli non gli avevano fatto mancare niente, ne abiti ne altre cose che potevano usare, uscì dalla stanza trovandosi davanti Jimin poggiato allo stipite della porta avvolto in un completo interamente bianco e i capelli mandati all'indietro, rimase a fissarlo più del dovuto trovandolo estremamente sexy.
"Cosa succede giocattolino... Hai perso la lingua?"
"Cos... No, stai bene..."
Disse sotto voce credendo di non essere sentito ma in realtà Jimin lo aveva sentito benissimo, sorrise avvicinandosi e prendendo il suo mento con la mano alzandogli il viso.
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Dangerous games
Fanfiction♥️♠️♦️♣️ In amore si dice che si deve sempre lottare... Ma se l'amore non vi è allora cosa si deve fare? Lottare per la propria vita e per ciò che ci sta a cuore ecco cosa si fa... Nel mondo della mafia questo e il messaggio a cui tutti si a...