Gioco di cuori

Capitolo 7

Quando i due smisero di ballare si sedettero e rimasero abbracciati su Tuono. Ad un certo punto Tuono cambiò direzione e in quel momento il principe disse –Guarda che meraviglia.

Elisa fissò l'orizzonte e ciò che vide la fece rimanere senza parole.

Un mare. Un mare che brillava alla luce della luna, come se ci fossero milioni di diamanti. Tuono si abbassò di quota e i due erano vicini al pelo dell'acqua, quando ai loro lati comparvero gli Deltin.

-Che cosa sono ? Chiese Elisa

-Sono Deltin rispose il principe – creature marine di colore blu, ma quando esse escono dall'acqua e la luna della luna gli colpisce, loro cambiano colore. Sulla loro pelle, come puoi vedere, c'è rappresentato il firmamento.

Elisa rimase scioccata dalla bellezza dei Deltin, ma, la sua testa cadde sul petto del principe e i suoi occhi fissavano il volto del ragazzo che tanto ammirava.

Dopo un po' i due scesero sulla spiaggia e dopo aver salutato Tuono si incamminarono sul lungo mare. I due rimasero per un po' in silenzio quando il principe ruppe tale silenzio

-Ti è piaciuta la serata?

-Enormemente rispose Elisa

-Ti devo dire una cosa, una cosa che ti avrei dovuto dire molti anni fa

La ragazza si preoccupò e disse –Di cosa parla?

-Le tue origini

La ragazza seria rispose –Va bene, parla.

Il principe sospirò e iniziò –Tutto iniziò anni fa, quando io fui nel regno della Timbavam, ovvero Luna piena. Io ero un giovane cavaliere che insieme ai miei zii Erwin e Thor vedemmo con i nostri occhi quello che accadde. Quello che ti hanno raccontato sulle tue origini è vero, ma manca una parte. Una parte oscura.

-Oscura? Disse con voce tremolante la ragazza

-Oscura rispose il principe –Tu sei la figlia illegittima di un nobile, ma non di un nobile qualunque. Tu, fiore della notte, sei la discendente di Re Tywintol Salan, re del regno del Timbavam. Costui fu un re consumato dal sospetto, dal timore dalla paura di perdere il trono, un re severo, tutto questo fino a quando, nel 802 D.R,  nacque una piccola bambina. Quella bambina eri tu. Quando mi recai nel regno di tuo padre nel 815, vidi un cambiamento. Questo cambiamento era semplice. Lui, quando eri vicino a te manifestava la parte migliore di se. Lui migliorò enormemente, tanto che il popolo iniziò ad amarlo. Lui amava tua madre, amava te. Purtroppo tutto cambiò.

Il principe si bloccò, ma la giovane ragazza gli disse di continuare

-Nel 815 D.R venni spedito con i miei zii nel regno di tuo padre per vigilare su di lui, in quanto, si erano diffuse voci su una possibile usurpazione. Suo figlio Timpur o come lo chiamo io, emerito figlio di troia. Costui stava architettando un piano per spodestare tuo padre. Lui lo reputava debole, ma in realtà era geloso di te. La sua unica figlia femmina, il suo gioiello, il suo orgoglio, colei che avrebbe sempre voluto come erede al trono. Timpur organizzò una congiura e nel momento più inaspettato, ovvero durante un ballo, appiccò un incendio che distrusse parte del palazzo. Tuo padre si salvò e fui io a tirarti fuori da quell'incendio.

-Che ne fu di Timpur? Chiese Elisa

-Lui, prima di scappare dal castello combatté contro di me. Devo ammettere che è un discreto spadaccino. Io riuscii a ferirlo sul volto e sulla gamba, rendendolo storpio e fregiato. Purtroppo lui scappò e urlando disse "Un giorno, io asseggerò il sangue di quella puttana che ha messo al mondo quella inutile bambina!!! Io, assaggerò anche il suo sangue e la ucciderò!!! " Da allora combatte contro tuo padre per il trono.