School

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Già il primo giorno nella nuova scuola i vari studenti vennero sottoposti ad un piccolo test per dividerli in due gruppi "basilare" e "avanzato" a seconda delle abilità. Draco sembrava decisamente tronfio quando finì nel gruppo avanzato, ma cambiò immediatamente espressione appena scoprì che Potter era al di sopra anche degli avanzati e che a causa di una "troppo grande differenze nelle conoscenze magiche" gli era stato permesso di studiare da solo con uno o due professori che lo seguissero. Quella fu solo la prima delle spiacevoli sorprese per il biondo.

La seconda arrivò quando entrò per la prima volta in sala comune per cenare, quella sera. Non si aspettava certo di essere accolto da sguardi freddi e diffidenti, come se fosse una qualche specie di mostro diverso da tutti gli altri. Anche a Potter era riservato lo stesso trattamento, ma il castano sembrava non averci prestato la minima attenzione. Il crescente senso di disagio, alla fine, portò il serpeverde a fare quella cosa che aveva cercato di evitare da quando erano arrivati: parlare con Harry.

-Non ti sembra ci sia qualcosa di strano qua? Perché ci guardano come se avessimo le ali.

In tutta risposta il grifondoro si guardò attorno per qualche istante e poi tornò a concentrarsi sul suo piatto.

-Per me è sempre stato così, è perché siamo famosi...sai com'è girano piuttosto tante voci al momento sull'Inghilterra e su Voldem-

Draco lo bloccò ficcandogli un pezzo di pane in bocca.

-Non dire quel nome.

-Come ti pare, fatto sta che dopo ciò che è successo negli ultimi mesi Hogwarts è sulla bocca di tutti. Benvenuto fra la gente famosa Malfoy.

-Non intendo passare tutto il mio tempo qua come un reietto!

-Basta trovare qualcuno che sia più curioso che diffidente, ci sono sempre.

Il ragazzo alzò nuovamente lo sguardo per guardarsi attorno, poi gli indicò discretamente due ragazzi che stavano discutendo fra loro e sembravano conoscersi già.

-Prova con quei due.

Draco andò a provare e sorprendentemente scoprì che Potter aveva ragione, il castano, però, non andò a conversare con loro. Probabilmente, se fosse stato ancora ad Hogwarts, Ron ed Hermione lo avrebbero trascinato a parlare, gli avrebbero ricordato che doveva anche svagarsi e distrarsi un po', ma ora non c'erano. Quindi Harry lasciò che il biondo facesse ciò che gli pareva e tornò a concentrarsi sul suo libro.

La terza spiacevole sorpresa, per Draco, arrivò quando fu il momento di andare a dormire e tutti scoprirono che c'erano stanze da due, divise per provenienza, in modo che gli studenti che già si conoscevano potessero dormire assieme. Appena entrati nella stanza, il biondo si sistemò nel letto più distante dalla finestra, quello in cui sarebbe arrivata meno luce al mattino.

-Senti, Potter, non so come tu sia abituato ma io ho degli standard e visto che siamo forzati qua gradirei che tu li rispettassi: Non parlare prima che io beva il mio caffè mattutino, dopo cena il bagno è mio per la doccia, come prima di colazione visto che devo prepararmi, non spargere le tue cose nella mia metà della stanza, non tenere le luci accese dopo che sono andato a dormire o prima che mi svegli, evita di fare suoni troppo forti, non provare a toccare nessuna delle mie robe, non lasciare su la tavoletta, tieni la tua parte di camera, non portare cibo nella mia camera...

In tutta risposta, il grifondoro sbuffò, per quanto si vedesse che Draco non fosse esattamente abituato a condividere era sempre meglio che quando era costretto a stare nella stanza dei suoi zii.

-Come ti pare: non uccidermi nel sonno e per me siamo a posto... ah, ogni tanto parlo mentre dormo. Fattene una ragione.

Sorprendentemente, però, la convivenza, nelle settimane seguenti andò bene; i due per lo più si limitavano ad ignorarsi e persino quando parlavano non si erano ancora saltati al collo a vicenda. Aiutava anche il fatto che Harry avesse degli orari diversi e quindi non si incrociassero troppo spesso.

-Oi Potter, come è possibile che la mattina quando mi sveglio tu sei già pronto e la sera ogni volta che provo a dormire tu sei ancora là a studiare?

-Se quando dormissi fossi anche tu tormentato dagli incubi, ti assicuro che dormiresti il meno possibile. La mattina presto vado a correre e la sera ripasso quello che ho studiato durante la giornata.

-Dovresti prenderla meno sul serio, sai? Siamo pur sempre in vacanza.

-Ho una guerra da combattere nel mio futuro, non posso essere impreparato.

-Quindi è per questo che improvvisamente sei diventato uno studente da A+? Non dirmi che è il tuo modo di combattere l'ansia... scusa se te lo dico, ma un singolo minorenne no  farà la differenza in una guerra. Ma tranquillo, sono certo che Silente ti farà pat pat e ti dirà che sei stato bravo.

-Se Silente scopre che sono diventato troppo forte inizierà a pensare che sto andando fuori controllo e farà qualcosa di terribile, di nuovo.

-Di nuovo?

-Non ho belle esperienze con i vecchi mentori e non ti interessa approfondire.

Le cose iniziarono a migliorare soltanto quando Draco iniziò a permettere ai due ragazzi incontrati il primo giorno, Simone e Marco, di stare in camera sua per cazzeggiare o studiare e i due, ovviamente, si mostrarono interessati ad Harry. Chi mai non si mostrava interessato!?

Fu così che, entro le prime tre settimane, Harry aveva trovato nuove persone che lo distraessero dallo studio, anche se Draco non sembrava mai troppo entusiasta della cosa. Gli altri due, erano italiani, invece erano piuttosto simpatici, socievoli e sorprendentemente pieni di risorse, come quella volta che, per festeggiare un buon voto in una prova del gruppo avanzato avevano portato una bottiglia di vino in camera. Bere in compagnia e tutto era stato diverte, anche se più il tempo passava, più i ragazzi si accorgevano dell'effetto che faceva stare in una scuola senza ragazze. Almeno Harry se ne stava accorgendo sempre di più e sempre più frequentemente, soprattutto quando passava il tempo con gli altri tre e la sua mente, a volte, si perdeva in pensieri in cui decisamente non avrebbe dovuto perdersi. Per il resto le cose proseguivano meravigliosamente e il semplice fatto di poter mostrare ad un professore quale fosse il suo vero livello e di poter seguire i sui insegnamenti stava aiutando Harry a migliorare incredibilmente.

Angolo autrice

Mi scuso per il ritardo di un giorno (ieri avevo un esame (ne ho uno anche domani ma non importa, sono qua a procrastinare).

Inoltre volevo dire un grande grazie a quell'unica persona che al momento sta votando per questa storia <3 ... sto scrivendo per te (anche per me, ma anche per te)

Non avete idea di quanto un like possa motivare.

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