Capitolo 4.

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Non faceva un sogno così bello e reale da troppo tempo. In realtà non ricordava di averne mai fatto uno che non includesse vampiri, fantasmi, lupi mannari e i vari modi in cui lo avrebbero potuto uccidere.

Come per ogni altra cosa, ormai, gli unici sogni lontanamente definibili belli includevano Harry, anche se non erano reali. Loro che facevano l'amore mentre Louis gli ripeteva quanto lo amasse, quanto avesse bisogno di lui e quanto avrebbe voluto passare il resto della sua vita con lui. O almeno questo succedeva finché il sogno non si tramutava in un incubo, con Harry che rideva istericamente alle sue confessioni o che si rivestiva frettolosamente prima di chiudersi la porta alle spalle per non tornare mai più.

Forse stava facendo quel bellissimo sogno proprio perché si era addormentato accanto a Harry, anche se non vedeva altro che nero e l'unica cosa che sentiva era un tocco gentile sulla pelle.

Sorrise stupidamente e, nel momento in cui mugugnò d'approvazione rigirandosi tra le lenzuola, il tocco svanì. Aprì gli occhi e poi li strizzò per abituarsi alla luce del sole che filtrava dalla finestra, voltandosi e trovando Harry sdraiato a pancia in su con gli occhi sgranati e le guance arrossate.

Louis si sedette di scatto, aggrottando la fronte. "Che succede?"

Harry trasalì e si schiarì la gola prima di mettersi seduto. "Niente. Cosa vuoi che succeda? È tutto perfettamente in ordine."

"Sembri spaventato. Perché te ne stavi lì con gli occhi spalancati come se avessi visto un fantasma?"

Beh, scelta di parole poco appropriata data la situazione, ma comunque rendeva l'idea dell'espressione che fino a poco prima era stampata sul suo volto.

"Non so di cosa tu stia parlando" mormorò Harry mentre evitava il suo sguardo e il rossore sulle sue guance si faceva più evidente.

Louis lo osservò per qualche momento in silenzio e poi arrossì terribilmente a sua volta quando ricordò che la notte prima avevano fatto l'amore, si erano addormentati per la prima volta accanto e lui si era svegliato perché stava sognando Harry che lo accarezzava. Era sembrato così reale che Louis avrebbe solo voluto urlare. O forse lo era? No, impossibile, Harry non lo aveva né lo avrebbe mai toccato in quel modo.

Grugnì per la frustrazione e ricadde sui cuscini, coprendosi il volto con un braccio, poi sentì Harry schiarirsi la voce nuovamente e muoversi accanto a lui. Nel momento esatto in cui lo sentì troppo vicino, Louis spostò il braccio di scatto e spalancò la bocca per la sorpresa, irrigidendosi e sull'orlo di un esaurimento nervoso misto a quello che probabilmente era un principio di infarto quando vide Harry che si accoccolava contro il suo fianco.

"Che- che stai facendo?" sussurrò Louis, per poi maledirsi mentalmente quando Harry fece per allontanarsi. D'istinto gli circondò le spalle con un braccio, impedendogli di spostarsi.

Entrambi rimasero immobili. Anche Harry si era irrigidito, mentre Louis tratteneva il respiro nell'attesa che anche quel sogno finisse perché non era possibile che stesse accadendo davvero.

"Ti... ti disturbo?" mormorò Harry con voce esitante.

Louis a volte si chiedeva se fosse davvero stupido o se lo facesse di proposito.

"No. Certo che no" rispose, stringendo la presa sulle sue spalle e impiegando tutte le forze che aveva a disposizione per non lasciargli un bacio tra i capelli.

Cazzo, ora che ci pensava erano ancora nudi ed erano abbracciati. Erano nudi, abbracciati e appena svegli dopo aver fatto l'amore.

Louis stava avendo un esaurimento nervoso e un principio di infarto mentre stava rivedendo tutte le priorità della sua vita e riconsiderando la sua intera esistenza.

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