Capitolo 7.

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Louis ruppe la striscia di sale, indietreggiando velocemente fino a trovarsi di fronte a Harry.

La porta si spalancò violentemente e all'improvviso, sbattendo contro il muro e causando una folata di vento.

Sussultarono quando sentirono il rumore di vetri infranti e, voltandosi, Louis vide la striscia di sale rotta dalla corrente che era entrata e l'onda di fumo nero che si avvicinava pericolosamente al motel.

Si voltò di nuovo, portando lo sguardo di fronte a sé e guardando sua madre mentre si frapponeva tra lui e Azazel, il demone, con un'aria determinata e decisamente incazzata.

"Mary, mia cara, da quanto tempo" disse Azazel, rivolgendole un sorriso malefico mentre i suoi occhi si tingevano di nero.

"Lasciate stare mio figlio" sibilò la donna, aprendo le braccia e inclinando la testa all'indietro.

Una forte luce bianca e accecante si sprigionò dal suo corpo, costringendolo a chiudere gli occhi e a voltarsi dall'altra parte. Si forzò per riaprili e incrociò quelli di Harry, afferrandogli con forza il braccio in cui teneva stretto il diario.

"Harry!" urlò Louis con tutto il fiato che aveva in corpo, voltandosi dall'altra parte e intravedendo, tra la luce accecante, la sagoma del corpo di sua madre e i demoni davanti a lei che entravano a fatica nella stanza.

Spinse Harry nel fondo della stanza, facendolo sbattere con la schiena contro il muro ma stando di fronte a lui.

"Leggi, cazzo!" urlò di nuovo, afferrandolo per le spalle e scuotendolo con forza nel tentativo di farlo riprendere dallo shock e dal terrore dipinti sul suo volto.

Harry incrociò il suo sguardo e sembrò riprendere un briciolo di lucidità. Gettò poi un'occhiata alle sue spalle e, quando Louis si voltò, notò che la luce si stava affievolendo e che Azazel e alcuni altri demoni erano a pochi passi da loro.

"Louis, sai che non potrai andare da nessuna parte, vero? Sarà un immenso piacere-"

"Exorcizamus te, omnis immundus spiritus" disse Harry all'improvviso e, nel momento in cui pronunciò quelle parole, tutti i demoni nella stanza si bloccarono sul posto e sgranarono gli occhi, la paura chiara nei loro volti.

"Continua" mormorò Louis, osservando come i demoni avessero scosso i loro corpi prima di ricominciare a camminare verso di loro.

"Omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii, omnis congregatio et- et secta diabolica" pronunciò Harry con voce più determinata, probabilmente spronato dal fatto che sembrava funzionare.

"No!" ringhiò Azazel a denti stretti, prima di urlare furioso e scagliarsi contro Louis.

"Louis!" gridò Harry.

Louis perse l'equilibrio e scivolò sul pavimento, sbattendo la testa e respirando a fatica a causa del peso del demone sopra di lui. Si dimenò nel tentativo di liberarsi mentre una mano si avvolgeva attorno alla sua gola, poi urlò colto alla sprovvista quando sentì un colpo di pistola.

Azazel gridò, sollevandosi dal suo corpo e indietreggiando sul pavimento.

Quando alzò lo sguardo, vide Harry con la pistola puntata contro il demone e un'espressione così furiosa sul volto che anche Louis, per un momento, tremò.

"Solo io posso ucciderlo, brutto stronzo" mormorò Harry, puntando l'arma verso un altro demone che si stava avvicinando e sparandogli a una gamba.

"Dammi questo cazzo di diario" borbottò Louis, strappandoglielo dalle mani mentre si alzava in piedi e pensava che, altrimenti, non avrebbero mai terminato.

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