Capitolo 5 - Primi approcci d' amore

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Punto di vista di Hermione

È bello rilassarsi in un bel bagno caldo. La vasca nera è grande, davvero molto comoda. Ieri sera non ho notato la toielette in camera. Ero troppo presa dai miei pensieri, ma fortunatamente sono riuscita a dormire un paio d' ore.

"Signorina. Deve uscire dall' acqua. Il padrone non tollera ritardi!"

Chiudo gli occhi e poggio la testa sul bordo.

"Altri due minuti Leila."

"Ma signorina!"

Sorrido con gli occhi chiusi.

"Siamo nel mondo della magia. Basteranno pochi colpi di bacchetta e sarò pronta."

"Sì ma non ritardiamo. Il padrone deve andare ad Hogwarts. Leila rispetta sempre gli ordini. Leila non vuole i rimproveri del padrone!"

Apro gli occhi. Deve andare ad Hogwarts. E il legame? Mi raddrizzo e guardo Leila.

"Andrò anch' io ad Hogwarts. Non può lasciarmi sola con il legame che ci unisce."

Leila scuote la testa in negazione.

"No signorina. Il padrone ha detto che a colazione starete seduti accanto per soddisfare l' incantesimo, e che qualche ora di distanza non vi ucciderà. Lui a pranzo tornerà per mangiare di nuovo insieme a voi. Di solito il padrone rincasava la sera."

Annuisco.

"Capisco. Ma dimmi Leila. Il padrone ehm ... riceve mai delle donne qui?"

Dio. Sento la gelosia cogliermi. Spero che dica di no.

"No signorina. Io non ho mai visto una donna venire qui col padrone."

Faccio un sospiro di sollievo. Ma questo non significa che non faccia mai sesso. Un uomo affascinante come lui avrà le sue avventure. Sicuramente non le porta qui in casa.

"E sai se ... va a trovare lui delle donne?"

"No signorina. Non lo so. Cosa fa fuori di qui il padrone è solo affar suo."

Annuisco.

"Se Leila può essere sincera. Credo che lui sia molto solo."

"Certo che lo è. Fare sesso qui e là non può dargli la compagnia che si merita. Voglio essere io a colmare il suo vuoto. Lo amo così tanto Leila. Se solo riuscissi a fargli provare la stessa cosa per me."

Faccio un sospiro triste. Mi metto in piedi. Leila mi osserva con un sorriso.

"La signorina è bella. Molto bella! Se il padrone la vedesse in questo momento, la sposerebbe subito!"

Ricambio il sorriso.

"Grazie Leila. Sai, sto pensando che un modo per farlo innamorare potrebbe essere fare delle belle cose per lui. Mi aiuterai?"

"Ma certo signorina!"

La guardo con riconoscenza.

"Bene. L' accappatoio per favore."

Mezz' ora dopo.

Abbiamo finito la nostra colazione a base di fritelle da un po'. Ci fissiamo in silenzio. L' unico suono è il rintocco di un orologio a dondolo babbano che si trova in fondo alla stanza. Siamo seduti accanto, ma lui è a capotavola, io al posto alla sua sinistra. Avrei voluto essere ancora più vicino. Cielo. I suoi occhi sono così freddi. Mi sento in imbarazzo. Abbasso lo sguardo trovando improvvisamente la gonna a pieghe del vestitino giallo interessante.

"E dunque Granger."

Rialzo gli occhi.

"Dunque cosa?"

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