«Ehm, ragazzi… ragazzi, per favore…» La voce del professore di
fisica Leonard Newton non aveva sortito nessun effetto sul borboglìo di voci che si era sollevato nella 5B dell’Harvard University,
il giorno prima tra i corridoi della scuola si era diffusa la notizia
che, a sorpresa, sarebbero dovuti venire i responsabili di un dipartimento speciale del governo.
Liluth Barkley, reduce da un periodo burrascoso, era quasi riuscita a dare un ordine alla sua vita, e facendosi notare per la sua
intelligenza fuori dal comune era riuscita a ottenere una ingente
borsa di studio, permettendole così di seguire un percorso speciale che prevedeva lezioni sia dell’Harvard Arts and Sciences che
della Divinity School. In merito alle sue doti intellettive Liluth
– ormai soprannominata “Lily” dai suoi compagni di corso – era
tra le favorite della classe quel giorno, anche se non dal professore di fisica per via della sua tendenza a controbatterlo sempre
davanti a tutti gli studenti.
«Ragazzi! Vi prego, un attimo di silenzio!» Questa volta Leonard,
con suo compiacimento, era riuscito a farsi ascoltare quasi da tutti. «Anche lei signorina Barkley, sono a conoscenza del suo deficit
d’attenzione, ma questa non è una scusa plausibile per chiacchierare con la sua compagna.»
Con un sorriso di imbarazzo appena accennato Lily si voltò. «Sì
professore, mi scusi, è che abbiamo saputo che…»
«Sì, lo so» finì la frase il professore. «A quanto pare la notizia infine è trapelata e non siamo riusciti a tenervi all’oscuro. Ordunque
ormai è fatta, tanto vale che ve lo spieghi chiaramente: oggi si terrà una lezione speciale, anzi, è meglio dire che oggi è il giorno più
importante della vostra permanenza in questa scuola. Oggi…»
«Lo sappiamo già professore» si sentì provenire in modo indistinto dal fondo dell’aula.
«Lo so che lo sapete, ma so anche che non sapete la portata della
cosa, l’occasione che vi si presenta…»
«Ce lo spieghi» disse un’altra voce questa volta provenire dal lato
sinistro, vicino alla finestra.
Innervosito per le interruzioni inopportune, Leonard si stoppò un
attimo pulendo con un panno il vetro degli occhiali che si erano
appannati a causa del suo sbuffare per sbollire dalla situazione,
poi, con la sua quasi sempre tenuta aria pacata riprese il discorso,
ma con più fermezza e autorevolezza, riprendendo da dove era
rimasto. «Dunque», prese un grosso respiro, «so che sapete che
è una giornata importante, ma non sapete che è probabile sia la
più importante della vostra vita, quindi chiederei più attenzione
da parte vostra». Il professore si fermò di nuovo per vedere se,
con il suo cambio di atteggiamento, riusciva a farsi rispettare, poi
riprese: «Oggi verranno dei responsabili del governo il cui ruolo
specifico non ci è dato sapere, ma quello che sappiamo è che vengono qua perché cercano l’élite della scuola per inserirli poi in un
progetto sperimentale che, a loro dire, potrebbe cambiare le sorti
dell’umanità… E noi non vogliamo deluderli, giusto?».
«Sì prof!» disse all’unisono tutta la classe, tranne Lily che stava
giocherellando con le dita con il suo ciondolo a forma di stella con
il quale ormai era diventata inseparabile, e guardando fuori dalla
finestra notò che si stava formando un temporale e questo la portò con la mente, dopo 5 anni di stabilità, di nuovo all’accaduto di
13 anni prima e all’unica frase che si ricordò prima di svenire: «Il
tempo del risveglio è giunto, Liluth». Dopo di ciò un vortice di ricordi indistinti baluginarono nella sua mente e sentendo una fitta
forte in mezzo al petto dovette richiamare a sé tutta la forza che
ebbe in corpo per non perire al dolore, non dopo tutto il tempo
che ci aveva messo per riprendere in mano la sua vita. E quando
riprese il controllo e alzò lo sguardo, due uomini in completo nero
con cappello cilindrico del medesimo colore a tesa stretta erano
entrati silenziosamente e nell’aula era calato un silenzio tombale.
«Salve, io sono il signor Smith e lui il signor Brown.»
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L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità
FantasyNelle antiche tavolette sumere ritrovate dagli archeologi si narra che più di 300.000 anni fa, il Dio Enki, propose all'assemblea degli Dei Anunnaki di "marchiare" l'Homo Erectus con l'impronta degli Dei per accellerarne l'evoluzione; ma aveva cosci...