Capitolo 6

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Era il 21 dicembre 2015 e a Mosul, presso l’accampamento dove 

era alloggiato l’Osireion Circus, che sorgeva su una lunga distesa 

di terra fertile, vicino a un lago poco prima che iniziasse il deserto, erano iniziati i preparativi per la festa del piccolo Asura, che 

il giorno successivo avrebbe compiuto 3 anni. Ptah, per far sì che 

la festa riuscisse, si impegnò al massimo per tenere alti gli umori 

di tutti i componenti della compagnia, già provati dalla difficoltà 

economica cui dovettero far fronte tutti, a causa della scarsa affluenza di turisti che diminuiva man mano che la milizia dell’Isis 

prendeva sempre più piede. 

«Su! Su! Gente! Ne abbiamo passate tante! Ma le abbiamo anche 

superate tutte… Tra poco inizia il programma degli spettacoli e 

come sempre finiremo tardi, quindi, dopo, sicuramente vorrete 

coricarvi a letto. Ma non dovrebbe servire ricordarvi che gior-

no è domani, lo so che tutti voi volete bene ad Asura perché da 

quando è nato ha migliorato la vita di tutti noi… So che con il 

suo teatrino a inizio spettacolo e il candore che ha sempre riversato verso tutti senza riserve, è stato un brodo per l’anima sia per 

gli spettatori che per voi, quindi io sono qui a chiedervi di non 

lasciarvi affliggere dai demoni della disperazione e di fare uno 

sforzo per aiutarmi a rendere di nuovo speciali le sue giornate!» 

«Sì capo!» dissero all’unisono con ritrovata motivazione.

Il bene che Ptah voleva a suo figlio era immenso e cercava sempre di avvalorarlo, ma l’assenza di Lily, che mancava da più di un 

anno, aveva portato Asura a un mutismo selettivo. Nell’ultimo 

periodo pochi erano quelli con i quali si confidava, nel sonno ri-

peteva tra un mare di pianti semi-onirico il nome di sua madre. 

Gli unici conforti che gli impedivano un crollo totale e che gli  permettevano di sorridere ancora erano i fumetti che Liluth gli 

spediva periodicamente, come per ricordare i pensieri e l’amore 

che provava per lui. 

«Un giorno diventerai proprio come i tuoi personaggi preferiti 

dei fumetti che leggi!» disse Liluth una sera, mentre gli rimboc-

cava le coperte poco prima di partire. 

«Mamma, io non voglio che tu parta, tu sei l’unica che mi capisce, 

papà mi fa fare solo uno spettacolo all’inizio e io voglio fare di 

più… vorrei domare i leoni come fa lui o fare le acrobazie come 

fa Asat.» 

«Lo so piccolo mio, ma lui lo fa solo per proteggerti.»

«Ma, mamma, se io permetto che mi pongano dei limiti che vanno 

a sostituire le mie convinzioni con le paure degli altri, questo non 

comporta un inevitabile distacco con il mio io interiore? Se è così, 

come faccio a diventare un eroe come nei fumetti che mi regali?» 

L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora