Capitolo 12

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L’incontro si tenne in una struttura occultata, sotto il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, usato da funzionari e politici per 

incontri a scopo decisionale per il futuro dello Stato, a differenza 

di quelle che coinvolgevano anche i capi delle altre nazioni. La 

struttura aveva una forma particolare e riconoscibile. Come le piramidi millenarie sparse per il mondo, in modo particolare quelle 

presenti nella valle del Nilo, anche questa piramide tecnologica 

era basata su un culto che collegava tutte le religioni, il culto più 

misterioso e mistico mai esistito: il culto solare. L’intento voluto 

era quello di portare tutti i simboli religiosi sotto una armoniosa 

e permanente riunificazione. Chiunque vi accedesse intraprendeva un percorso simbolico, fatto dall’uomo, che lo avrebbe portato all’illuminazione; infatti la piramide era simbolo di mistero e 

conoscenza la cui apice, la cuspide, era simbolo appunto dell’illuminazione divina, in dono all’uomo dagli dei. Ma l’elevazione 

dell’uomo a divinità non era in progetto per quelli presenti nella 

sala sotterranea, anzi cercavano a tutti i costi di ostacolarla. Diversamente dalle stanze in superficie, luminose e chiare, ad essa 

mancava il tocco “contemplativo” delle altre. Priva di oggettistiche varie che la facessero risaltare in modo memoriale, le sue pareti erano insonorizzate e ricoperte da un telo aderente di cuoio, 

color rosso bordeaux. Sui muri erano appesi dei quadri che raffiguravano le varie dinastie nella storia dei governatori non rive-

lati in modo ufficioso al mondo, gli illuminati. Foto di famiglie 

come gli Rothschild, Rockefeller e il loro fondatore Johann Adam 

Weishaupt erano disposte in modo cronologico. Ma non erano 

le uniche. Anche quelle di esseri dalle fattezze mostruose erano 

rappresentate.

Narzabaev entrò con passo impacciato e la fronte colma di sudore 

dentro la stanza, assieme all’agente Smith e il signor Brown, anche loro un po’ tesi per l’incontro. Le persone che lo attendevano, 

i cui nomi non gli erano noti, lo squadrarono da cima a fondo 

con aria di superiorità imperiale. Un silenzio tombale si addensò 

nell’aria. Con i loro sguardi fulminei volevano rendere chiaro chi 

comandava lì. Smith e il signor Brown sembravano non preoccuparsene più di tanto, ma Narzabaev vedeva in quei volti quello 

che aveva visto dietro la prima facciata mostrata dai suoi agenti, 

ovvero esseri extraterrestri privi di scrupoli. Se fosse stato libero 

di scegliere non avrebbe mai avuto a che fare con queste entità 

dalle fattezze umane solo per convenienza. Ma grazie all’acquisizione ingente di azioni e società essi erano in forza maggiore, 

così, capaci di influenzare il mercato, l’ordine politico e mondiale. Capaci di decidere con una telefonata chi doveva vivere e chi 

doveva morire, insabbiando molte volte tramite sotterfugi le loro 

azioni. Essi avevano un piano ben delineato per il “nuovo ordine”, ma le ultime vicende prospettavano un cambio di rotta che 

loro non erano intenzionati a prendere

L'orizzonte Dell'anima - Gli Specchi Della Divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora