Marilyn 1

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Primo giorno di scuola! Fantastico!
Ho rotto la sveglia, macchiato i vestiti che indossavo e sono arrivata in ritardo. Poteva andare meglio?
Mi scusai con il professore andai verso la mia migliore amica Ennie.
Ennie è alta e rossa, ha gli occhi verdi e le lentiggini sul naso.
È la mia preferita dalla prima superiore.
<< che diavolo hai fatto?>> dice guardando il mio trucco sbafato.
-"Oh.. Semplicemente sta mattina mi sono addormentata, mi sono sporcata i vestiti con la colazione ed ho anche rotto la mia sveglia."
-" Qualcuno ha ascoltato le mie preghiere. Era ora, la tua sveglia di Cenerentola non mi stava simpatica."
-"Non mi importa come ti stava. L'avevo da più di dieci anni." le rispondo io. Tenevo quella sveglia perché era un regalo di mio padre prima che partisse e non tornasse più .
E quella sveglia era l'unica cosa che mi restava di lui.
-"Beh, la ripareremo e poi ne compreremo un'altra. Magari un po' più moderna." disse Ennie per smorzare la tensione creata.
Il professore di filosofia continuava a ripetere parole incomprensibili, e alla fine delle due ore scesi alle macchinette per prendere il primo dei tanti Cappuccini che ogni anno bevevo. Ormai era una tradizione.
Mentre salivo le scale di corsa per arrivare in tempo alla lezione di inglese qualcuno mi si parò contro e il mio cappuccino adorato finì sulla sua maglia mentre il piatto con i colori che aveva in mano era sparso per terra, o mio Dio. Ho l'arcobaleno in testa!
-"Sta attento dove vai stronzo." dissi furiosa
-"mi hai buttato tutto il cappuccino di sopra e ti lamenti pure?"
-"Oh, vero il mio cappuccino.. Mi devi un euro e ora grazie a te ho i capelli color arcobaleno e non ho più il mio cappuccino.."dissi.
-"Non ti stanno così male." mi disse indicando i miei capelli.
-"Oh, ma Vaffanculo." e me ne andai.
MA CHE DIAVOLO MI È PRESO? PERCHÉ L'HO TRATTATO COSÌ? Io non sono una di quelle sciacqette.
Perché quel ragazzo mi fa questo effetto?
Non sono mai stata cattiva con glia altri. Boh.
Andai in bagno e mi raggrupai i capelli in uno tuppo.
Aggiustai il trucco e presi un altro cappuccino. Quando salì le scale lo vidi scendere, di nuovo. No, Non.ci siamo scontrati ma mi rivolse la parole e mi stupì. Lo avevo trattato male e continuava a parlarmi?
Questo è strano, strano forte. Pensai.
Saltai la terza ora è mi diressi in mensa.

**Scusate se è corto. Avevo intenzione di continuarlo ma watpad mi ha dato dei problemi.
Ne pubblicherò un altro domani, prometto.

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